Anche la Pro Patria vince al Moccagatta mettendo a nudo le pecche dei Grigi

di Pier L. Cavalchini

“Si gioca, ci si prova ma…se non si segna…non serve a nulla”. Così si espresso un affranto Jonathan Binotto in sala stampa Moccagatta immediatamente dopo la fine della partita tra Alessandria e Pro Patria, termina “uno a due” a favore dei lombardi. E non si può che dargli ragione visto che le occasioni, almeno per pareggiare, l’Alessandria le ha avute. Niente di particolare, intendiamoci. I limiti di questa squadra li conosciamo e non sono alcuni escamotages tecnici a varie gli equilibri.

Rispetto ai Grigi di Banchini si gioca di più “su largo” cercando l’intera estensione del campo. Rossi e Nunzella interpretano al meglio queste funzioni, con l’aggiunta di alcuni giocatori, fra questi Mastalli, che hanno come ordine preciso quello di operare fra le linee, raccordando centrocampo e attacco. Ma gli uomini all’ “attacco” ci devono essere e devono essere capaci di farsi valere perché, come sentito dire sia da mister Banchini che da mister Binotto “nessuno regala nulla”. E ce ne siamo accorti con la Pro Patria che, con poche azioni offensive è riuscita a vincere al “Moccagatta”.

Si parte con Mastalli, Sepe, Nichetti, Ciancio e Rossi. Rientra Rota per dare maggior compattezza alla difesa ma, a partita finita, non si può certo affermare che il reparto arretrato sia stato granitico. Doudou Mangni e Foresta in panchina per eventuali utilizzi nella ripresa con Femia e Gazoul da utilizzare in seconda battuta.

L’Alessandria affronta la Pro Patria a testa alta e già al terzo minuto Siafa potrebbe liberarsi al tiro ma la difesa del trio Saporetti, Minelli, Moretti, chiude tutti gli spazi. Siafa gioca per circa settanta minuti alternando buone idee a interventi fuori misura che, spesso, hanno permesso agli avversari rapide ripartenze. Ma comunque ci ha messo del suo, per quanto poteva. Su una di queste sgroppate il “bustocco” Ndrecka dribbla capitan Ciancio e prova un cross basso al centro. Lestissimo un ottimo Castelli si lancia sul pallone e segna. 1 a 0. L’Alessandria questa volta non si disunisce e prova a reagire. Raccimola due punizioni in posizioni pericolose e, con Mastalli, prova a sfondare con corse palla al piede, fermate sul più bello dalla retroguardia in maglia bianco-blu. In una di queste incursioni, al sedicesimo, è proprio Mastalli a girare in rete un perfetto assist di Siafa, ottenendo così il pareggio. Siamo solo al quarto d’ora e si sono già visti due bei gol, praticamente su azioni fotocopia. Per qualche minuto diminuisce il tifo sostenuto della curva ospiti occupata da un centinaio di ”bustocchi” tutti per la Pro Patria, ma la calma relativa dura poco. Già al minuto 23 Stanzani scalda le mani a Spurio con un bel tiro su punizione e, soprattutto, il lombardo Citterio con un tiro da lontano, costringe Spurio ad una ribattuta corta. Sulla palla si avventa l’attento Castelli e in rovesciata insacca alle spalle del portiere dei Grigi. Proprio sotto la curva nord, orfana dei suoi sostenitori soliti, evidentemente non più in grado di sopportare una situazione assurda che si protrae dall’inizio del campionato. Resta un gruppo di sostenitori sulle gradinate di fronte alla tribuna che non smettono di sostenere i Grigi nemmeno per un minuto. Neppure con il nuovo vantaggio dei “bustocchi” interrompono il loro incitamento e di questo bisogna dar loro atto.

Di nuovo l’Alessandria prova a reagire ma Samele tira alto al minuto 28 da buona posizione e ripete lo stesso errore di mira al trentacinquesimo. Va vicino al pareggio, però. Mastalli deviando un calcio di punizione sulla parte superiore della traversa. Peccato, perché avrebbe meritato miglior fortuna. D’altra parte lo stesso Mastalli, con Ciancio, Gega, Sepe e, a tratti, Nichetti, si sono dimostrati “in palla” e ben consci del compito gravoso a cui sono chiamati. Non è infatti facile giocare, sapendo che si è già retrocessi, con una piazza sostanzialmente fredda se non ostile e con il futuro – come giocatori – totalmente imprevedibile. Il primo tempo, comunque, si chiude con un nuovo tiro al volo di Castelli fuori di poco. Giusto per allentare un po’ la pressione dell’Alessandria che, anche se non trascendentale, qualche problemino a Saporetti e compagni, lo ha causato.

E proprio Saporetti sarà colui che ne pagherà le conseguenze. Dopo un primo fallo sanzionato a metà primo tempo con il cartellino giallo, farà seguito, al ventesimo del secondo tempo un secondo cartellino, con espulsione conseguente. Quest’ultimo sgambetto non è stato particolarmente evidente ma l’arbitro – a due passi – non ha avuto dubbi sul da farsi. L’Alessandria fa alcuni cambi sperando nel pareggio e inserisce Gazoul, Laukzemis e, dopo poco, il debuttante Deponti. Proprio l’attaccante di origine lituana avrebbe la palla buona del 2 a 2 ma spreca incredibilmente da due metri a porta praticamente sguarnita. Un errore che dà ulteriore forza ai lombardi che portano a termine una partita non facile ottenendo i tre punti in palio. Solo un ultimo brivido, per gli ospiti, giusto al novantesimo con Gazoul, autore di una buona prova, che fa tutto da solo, scarta, rimpalla, riprende la sfera e tira forte a colpo sicuro ma Rovida, forse con l’aiuto del palo, riesce a respingere, salvando il risultato. Nient’altro da aggiungere. “Si gioca, ci si prova ma…se non si segna…non serve a nulla”. Già.

Alessandria 1 – Pro Patria 2

Marcatori: 5′ e 25′ Castelli (PP), 15′ Mastalli (A)

Mister Binotto dopo Alessandria Pro Patria