Rossella Gatti (Lega): “A Valenza un’esperienza amministrativa dalla parte dei più deboli. Mi candido in Regione per dare voce ai territori”

di Ettore Grassano

“Non sono un politico di professione, amo il nostro territorio, e amo la Lega. Quando mi è stato chiesto di impegnarmi in prima persona nella corsa per le regionali non ho avuto esitazioni, così come nel 2020 per le comunali a Valenza”. Rossella Gatti, assessore nella ‘città dell’oro’ con deleghe vaste e significative (Politiche Sociali – Welfare Animale e Ambientale – Associazionismo e Volontariato – Famiglia – Casa – Pari Opportunità – Coesione Territoriale Monferrato Casalese e Terre del Po; rapporti diretti con Proloco), ci racconta in questa chiacchierata perchè una professionista conosciuta e apprezzata (di mestiere Gatti è commercialista, con avviato studio di famiglia) ha deciso di impegnarsi nell’amministrazione della sua città, e cosa la spinge ad essere protagonista in una campagna elettorale, come quella alle porte, che si annuncia certamente impegnativa, in un momento in cui l’entusiasmo per la politica pare ‘scemato’ in tanti cittadini.

Assessore Gatti, si presenti a chi, extra valenzano, magari ancora non la conosce: la politica per lei è stata passione giovanile, o illuminazione dell’età matura?
La prima sicuramente no, anche se mio papà è leghista da sempre, e quindi in casa ho sempre ‘respirato’ politica, condividendo con lui discorsi e riflessioni. Personalmente però mi sono sempre occupata di altro, dalla mia professione al volontariato. Nel 2020 mi fu proposto un impegno personale in occasione delle elezioni comunali a Valenza, e accettai, non senza dubbi: vede, a me piace davvero poco comparire, mettermi in mostra, e questo certamente per chi fa politica è un limite. Ma ho trovato nel sindaco Oddone, oltre che nelle militanti e nei militanti della Lega, una squadra davvero unita e coesa, che hanno reso gli ultimi quattro anni, per quanto impegnativi, anche estremamente stimolanti.

Il volto di Valenza in questi anni è cambiato in meglio?
Non mi sembra ci siano dubbi su questo, anche se un’altra cosa che detesto è criticare l’operato degli altri, anche se avversari politici, e anche se siamo in campagna elettorale. Diciamo che Valenza si è davvero rimessa in moto, prima di tutto sul fronte della progettualità legata alle attività economiche, gioielli e non solo: penso alla valolizzazione del nostro territorio attraverso la coesione, ai prodotti tipici, al mondo dei trasporti su cui sono stati impostati percorsi interessanti, in termini di conurbazione con Alessandria ma anche, in prospettiva, di collegamenti più rapidi con Milano.

E poi c’è tutto il mondo del sociale, ossia le sue deleghe più specifiche….
Una realtà complicata, all’inizio mi veniva da piangere confrontandomi, praticamente ogni giorno, con situazione complicate, assurde, drammatiche. Spesso non ce ne accorgiamo, ma nelle nostre città vivono persone molto meno fortunate di noi, che devono affrontare situazioni di disagio non solo economico, ma relazionale e umano. Il mio sforzo in questi anni è stato prima di tutto di ascolto, insieme agli addetti del Comune abbiamo cercato e stiamo cercando di essere il più possibile vicini a chi soffre, e di intervenire per quanto possibile, sempre con grande concretezza.

Quando siete stati eletti, autunno 2020, si era in pieno covid: tutti ricordiamo una campagna elettorale con comizi in mascherina….
Situazione drammatica, che Valenza grazie soprattutto allo spirito di iniziativa del sindaco Oddone ha saputo affrontare nel modo migliore. Il nostro hub vaccinale fu apprezzato e utilizzato da tutta la provincia, e ancora prima, appena eletti, ci siamo messi fisicamente a disposizione dei valenzani in difficoltà, soprattutto anziani o comunque persone sole, che avevano bisogno di tutto, a partire dalla spesa a domicilio. La nostra comunità in quel frangente diede veramente il meglio di sé.

Assessore Gatti, tra i tanti progetti realizzati in questi quattro anni ce n’è uno che le sta particolarmente a cuore?
Sono tanti in realtà, ma ne cito uno su tutti, il canile municipale. Era chiuso da anni, e la vecchia struttura appariva fatiscente e non a norma: inutilizzabile insomma. Abbamo fatto credo un ottimo lavoro, mettendo a disposizione della nostra comunità una struttura moderna, accogliente, all’onor del mondo. Ce l’abbiamo fatta nonostante la burocrazia, se posso aggiungerlo: non per criticare le persone che lavorano nell’ente, che sono in gran parte eccellenti: ma sono proprio le procedure autorizzative che vanno snellite. Proviamo a metterci nei panni di chiunque debba aprire un’attività, magari piccola: in Italia si fa davvero di tutto per dissuadere imprenditori o professionisti, e il risultato finale poi è sotto gli occhi di tutti.

Su cosa punterà per raccogliere preferenze personali alle elezioni regionali di giugno?
(ci pensa su un attimo…ndr) Sarò me stessa, perchè altro non saprei essere. Ai valenzani che mi hanno vista all’opera in questi quattto anni, e sanno che non mi tiro mai indietro di fronte a difficoltà o ostacoli, chiederò un sostegno anche per questa nuova avventura. Altri altri elettori della provincia cercherò di arrivare anche attraverso una serie di iniziative comuni che, come Lega, stiamo organizzando per i prossimi due mesi. Il recente voto sardo dimostra che nulla va dato per scontato, e che se si vogliono i voti, e le preferenze personali, bisogna impegnarsi a pancia sotto, e occorre far circolare le nostre proposte, molto concrete, il più possibile. Il 50% dell’elettorato ormai appare stanco, e rischia di abbandonare le urne per sempre. Sarebbe una sconfitta, sia per gli astenuti che per tutto il sistema democratico. La Lega, partito di popolo da sempre dalla parte dei più deboli, deve cercare di recuperare il più possibile quell’ampia fetta di elettorato, che ci ha votati in passato, e che a questo giro appare tentato dall’astensione.