Centri comunali alessandrini: figli e figliastri? Nuovo ponte sulla Bormida campa cavallo: la giunta Abonante riuscirà a perdere anche i fondi già a disposizione? [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Non passa settimana senza che il sindaco Abonante e la sua giunta ci regalino nuove ‘chicche’: “I Centri comunali di Alessandria devono 4 mila euro a testa a Palazzo Rosso per le spese del 2023: tutti, tranne uno ?” Si legge della Determina Dirigenziale Generale n. 26, del 11/01/2024 del Comune di Alessandria che richiede la somma di 16 mila euro da dividere in parti uguali tra i centri d’incontro comunali a titolo di “reintegro” per le spese di acqua, energia elettrica e gas dell’anno 2023 da trasferire al Comune di Alessandria. Si tratta di 4 mila euro a testa per il “Circolo Culturale Ricreativo Europa – La Casetta” (Centro di via San Giovanni Bosco n. 63), per il “Centro d’Incontro Galimberti” (Centro di via Pochettini n. 12), il “Centro Incontro Rione Cristo” (Centro di via San Giovanni Evangelista n. 8) e “Orti in Città” (Centro di viale Milite Ignoto n. 1/A). Nulla di che: tale richiesta è stabilita dal Regolamento Generale Comunale sui Centri di Incontro approvato con la Delibera n.29/352/406/3310OP del 28/02/2012 del Consiglio Comunale. Peccato però che manchi all’appello il Centro d’Incontro più recente e discusso di quest’ultimo anno, ossia la nuova sede della Casa delle Donne/Non Una di Meno di via San Giovanni Bosco in Pista, in immobile comunale di 1.892 metri quadri valore stimato nel 2012 di circa 1.295.964 euro: tanto per rendere l’idea. L’assessore alle Politiche Sociali, Giorgio Laguzzi in risposta ad un’interpellanza della Lega (e non solo) in merito, è parso di capire che abbia parlato di regolare reintegro dovuto dal centro transfemminista, alla pari con le altre strutture citate …alla pari? Nella Determina Generale 26 del 11/01/2024 pubblicata all’Albo pretorio dal 23/01/2024 al 07/02/2024 non viene citato alcun regolare reintegro dovuto dal centro trasfemminista. La domanda è: se gli altri quattro centri sono tenuti, per il 2023, a trasferire al Comune di Alessandria 4 mila euro a testa, sarebbe corretto o no che la nuova struttura corrispondesse le spese delle utenze per i mesi dell’anno 2023 in cui ha regolarmente usufruito di immobile e servizi? Mah! Ho recuperato on line il testo della Convenzione per il Comodato d’Uso della palazzina ex mensa Guala stipulata il 01/09/2023 tra il Comune (per mano dell’allora dirigente Marco Neri ) e l’associazione “WELCOME ODV”. Lo trovate tramite Google con questi riferimenti: Albo Pretorio 000017791_001_230812_convenzione_casa_delle_donne_ (1) –, da leggere perché dice molte cose utili anche per gli altri Centri, se le loro Convenzioni hanno lo stesso trattamento. Ad esempio si legge: “i costi per le forniture di acqua, energia elettrica, gas, sono primariamente sostenuti dall’Amministrazione Comunale”. Altro esempio: “si stabilisce fin d’ora che, in riferimento allo stesso art. 19 del citato Regolamento, l’importo della quota di reintegro non potrà eccedere €. 2.000,00 annui. La rimanente parte dei predetti costi rispetto alla quota di reintegro rimane a carico del Comune di Alessandria, configurandosi come beneficio economico attribuito all’Associazione a titolo di compartecipazione comunale per le spese complessivamente sostenute dalla medesima relativamente alle attività poste in essere in funzione del buon andamento del Centro d’Incontro. Il Centro d’Incontro “Casa Delle Donne TFQ” potrà corrispondere al Comune di Alessandria la specifica quota di reintegro, come sopra stabilita, mediante pagamenti in natura …” Mi fermo qui ma questa Convenzione va analizzata a fondo: si evince un trattamento privilegiato o forse sono io incapace di leggere le formule burocratesi degli Enti pubblici?
Voto: 2

Copia di Progetto Marengo Hub da periferia a comunità: alcune riflessioni critiche sul fronte energia

2) Si riparla del secondo ponte sulla Bormida, sulle colonne del bisettimanale Il Piccolo, nella rubrica Cartavetrata: “A vedere le condizioni dei ponti Tiziano e Meier di Alessandria, arriviamo a una ferale conclusione: il secondo ponte sul Bormida (chimera di tante amministrazioni) non si farà per il timore di doverlo poi tenere in ordine. Perché un conto è tagliare il nastro e prendere gli applausi, un altro è fare la necessaria quanto noiosa manutenzione”. A Cartavetrata calza a pennello questo aforisma di Thomas Mancin: “Mai fu scritta più grande verità: la percezione forma la realtà”. Aggiungo che oltre alla noiosa manutenzione ci sarebbe poi da fare il collaudo finale, e non solo quello statico ma anche quello tecnico amministrativo che suppongo fornisca garanzie sulla bontà e fedeltà del lavoro eseguito e dei materiali utilizzati. Di fronte al silenzio sul progetto del secondo ponte sulla Bormida del sindaco Abonante, dell’assessore ai Lavori Pubblici Serra, di tutta la Giunta e della maggioranza consiliare chiedo: che fine farà il gruzzolo di 14 milioni e 187 mila euro costituito dai fondi compensativi del Terzo Valico, preziosa eredità della Giunta Cuttica? Il rischio è, quantomeno, che quella cifra si svaluti, o che addirittura venga destinata ad altri, o peggio ancora non erogata per scadenza dei termini di utilizzo. L’immobilismo e la mancanza di progettualità della giunta Abonante sono sotto gli occhi di tutti: la conta dei danni subiti dalla nostra comunità la faremo a fine mandato.
Voto: 2

3) Alessandria e la sua provincia perderanno anche la Motorizzazione Civile? La notizia: “Autotrasportatori protestano: Revisioni alla Motorizzazione ora solo ad Alba. Grave danno economico”. Improvvisamente gli uffici della Motorizzazione Civile del capoluogo hanno comunicato che le prenotazioni delle revisioni saranno accolte solo ad Alba e non verranno più svolte nella sede alessandrina. La causa sarebbe un serio problema di organico, che ad Alessandria è passato da 60 a 18 dipendenti. Per ovviare ai tempi di prenotazione troppo dilatati (circa sei mesi) si è preferito dirottare le revisioni ad Alba, dove le tempistiche sarebbero ridotte a 15 o 20 giorni. Ma questa non può essere la soluzione: se manca il personale un servizio pubblico deve integrarlo, per rispondere alle esigenze dei cittadini di un territorio. La notizia arriva dagli autotrasportatori e sono gli unici che finora hanno reagito. Ora è necessario capire se il problema si presenta solo per i mezzi pesanti, ma comunque sia parliamo di un servizio che viene a mancare. Perché ad Alessandria questo crollo di personale? Leggo su internet che il Centro Collaudi e Revisione Autoveicoli di Alba ospita settimanalmente gli addetti della Motorizzazione Civile di Cuneo per verifiche e prove sia sulle autovetture che sui mezzi pesanti, ed è un punto di riferimento e servizio per le zone di Alba, Bra, Langhe, Roero e parte dell’Astigianp: e ora Alessandria. A leggere gli articoli in rete i problemi non mancano neppure là: “Motorizzazione Civile: “Nell’era dell’AI per le revisioni si prenota solo di persona”. Un lettore segnala l’impossibilità di prenotare online la revisione del rimorchio: “Nel 2023 è semplicemente assurdo doversi recare due volte negli uffici di Cuneo, che osservano orario ridotto”. Dunque? Auguriamoci che i nostri rappresentanti all’interno delle istituzioni si attivino al più presto, e riescano a conservare sul territorio questo servizio fondamentale per dare dignità ad Alessandria e la sua provincia.
Voto: 2