Vittoria Poggio (assessore Regione Piemonte): “Duc fiore all’occhiello del nostro mandato, ma anche sul fronte turismo e cultura grandi passi in avanti”. Ad Acqui ancora aperta la partita Terme

di Ettore Grassano

Mancano pochi mesi alle prossime elezioni regionali, e per il Governatore Cirio e la sua giunta è il momento dello sprint finale, per complerare i progetti ancora in divenire, e per ripresentarsi a giugno di fronte agli elettori a testa alta, numeri e risultati alla mano, alla ricerca della riconferma.

Vittoria Poggio, figura da sempre notissima ad Alessandra e provincia non solo per il suo impegno come amministratore pubblico, ma per il suo importante percorso di imprenditrice nel mondo del commercio, ha in Regione Piemonte, dal 2018, deleghe importanti in quota Lega come Cultura, Turismo e, appunto, Commercio. Con lei proviamo dunque a ‘tirare le fila’ di un percorso importante, che ha visto passi in avanti significativi (si pensi ai Duc, svolta decisiva, da 23 milioni di euro, a sostegno dei distretti commerciali naturali in tutta la regione), e che la vedrà impegnata senza sosta ancora per tutto il primo semestre 2024. E poi? “Poi si vedrà”, come chiosa l’assessore Poggio alla fine della chiacchierata.

Partiamo dal commercio, assessore Poggio, e dai Duc che sono il vero fiore all’occhiello del suo mandato: diamo qualche numero di sintesi?
Quando sono arrivata i distretti non esistevano. Dunque, abbiamo compiuto un passo storico, molto importante per aiutare il commercio di vicinato e per aiutare indirettamente anche i sindaci che con le risorse assegnate dalla Regione potranno riqualificare aree urbane in disuso o degradate. Stiamo parlando di 23 milioni, non sono pochi. Abbiamo coinvolto oltre 600 comuni piemontesi in 74 distretti, vuol dire più di un Comune su due. Il commercio tradizionale si basa sul contatto tra le persone, aggiunge un dividendo sociale oltre che economico. E poi fa parte del corredo culturale del Piemonte. Dovevamo tutelarlo e questo era il mondo migliore per farlo.

Come è andata in provincia di Alessandria?
Parlano i numeri. Casale Monferrato ha ricevuto 206.643 euro alla fine del 2023, il distretto urbano di Acqui Terme ne ha presi 286.300 euro e al distretto Urbano del Commercio «GO OVADA» con capofila Ovada sono andati 256.229 euro. Mi sembra un buon risultato tenuto contro che nella provincia di Alessandria erano stati finanziati altri 3 progetti nel 2022. Al distretto urbano di Alessandria sono stati assegnati 292.306 euro per il piano di rigenerazione urbana di piazza della Libertà. A Tortona, sempre nel 2022, il distretto urbano ha ricevuto 292.306 per la sostituzione degli impianti di illuminazione in Via Emilia e nelle aree adiacenti; l’installazione di infrastrutture di ricarica per eBike; la realizzazione di un portale di promozione e comunicazione del DUC. Al distretto urbano “La Città dell’oro di Valenza” è stato assegnato un contributo di 291.837 euro per la illuminazione pubblica dell’asse Corso Garibaldi piazza XXXI Martiri, via Po e per la riqualificazione degli ambiti naturali del commercio nell’asse di viale Repubblica. Direi un buon risultato.


I Distretti sono uno strumento straordinario: ma come fare in modo che camminino stabilmente, conclusa la prima fase attuativa?
In realtà siamo già oltre la fase attuativa, sono già stati presentati i progetti in fase avanzata di elaborazione. Il meccanismo è rodato, anche perché gli uffici dell’assessorato stanno facendo un lavoro eccezionale, offrendo praticamente un’assistenza personalizzata. Certo per camminare con le proprie gambe i distretti hanno bisogno di continuità amministrativa. E infatti, nel piano economico 2024 abbiamo previsto un nuovo bando che metterà a disposizione altri 8 milioni.

Turismo, la provincia di Alessandria finalmente ci crede davvero, e i numeri sono confortanti. Quali progetti sono in cantiere per il 2024?
Continueremo a promuovere il Piemonte attraverso le principali borse internazionali del turismo così come abbiamo fatto in questi anni. Quando sono arrivata il Pil regionale del turismo era fermo al 7,4%, oggi stiamo viaggiando intorno al 9,5. Tra un anno ospiteremo in Piemonte le gare di The World’s 50 Best Restaurants che possiamo paragonare al campionato mondiale dei migliori ristoranti del mondo. Quest’anno ospiteremo “Connects 2024” il meeting B2B di riferimento per gli operatori dell’industria aeronautica globale che si terrà in Piemonte dal 7 al 9 febbraio 2024 con la partecipazione di oltre 60 compagnie aeree e 600 delegati, un evento che prevede per gli ospiti internazionali attività esperienziali e visite sui territori e rappresenta un’ottima opportunità di far conoscere la vasta offerta turistica del territorio piemontese. Abbiamo conquistato la giuria europea nella selezione dei migliori progetti enoturistici con le Città del vino che naturalmente avrà un impatto turistico con gli eventi in programma. Con VisitPiemonte incrementeremo ancora di più la visibilità dei nostri percorsi outdoor che sono tra i migliori del Nord Italia.

Cultura, la Regione Piemonte ha un patrimonio immenso, non solo a Torino. Quali le leve su cui puntare nella nostra provincia, quali i progetti avviati in questi anni?
La Cittadella è stata inserita nel percorso di valorizzazione dei forti con l’iniziativa Forti Fortissimi. E poi c’è la partita degli eventi e delle fiere che sono forse la leva più importante dal punto di vista delle ricadute perché, anche in questo caso, aggiungono un dividendo non soltanto sociale ed economico ma anche culturale e turistico. Un recente studio di Ires ha rilevato che ogni evento è capace di generare fino a sette volte l’investimento pubblico in termini di ricaduta sul territorio. La provincia di Alessandria è tra le più attive da questo punto di vista, tanto è vero che il ministero del Turismo e noi come Regione con l’ultima graduatoria abbiamo finanziato ben 11 rassegne. Vuol dire che il tessuto è sano. Ne cito alcune: la Festa del vino del Monferrato Unesco 2023 di Casale Monferrato; la Fiera nazionale del tartufo bianco d’alba e nero pregiato di San Sebastiano Curone; Cioccolato nel Monferrato organizzato dal Comune di Altavilla Monferrato; Fubine porta aperta al Monferrato organizzato dal Comune di Fubine; meravigliose esperienze itinerari enogastronomici tra i castelli del Piemonte, organizzata dall’associazione Amici Castelli Aperti. E poi il Festival dello sport, benessere e movimento di Alessandria; la seconda edizione della rassegna Oltregiogo day; Axchristmas stai con noi organizzata dalla Confcommercio di Alessandria. Tutti questi eventi sono stati riconosciuti di qualità, e quindi finanziati garantendo in questo modo la continuità della programmazione tenuto conto che, come dicevo prima, questi eventi non solo hanno un impatto di natura sociale ma anche economico.

Il suo mandato è stato caratterizzato anche dall’epidemia Covid, che ha portato alla paralisi temporanea, e in qualche caso anche permanente, di tantissime imprese del commercio, ma anche del mondo turistico/ricettivo e culturale. La Regione ha cercato di sostenere la ripartenza del sistema Piemonte: obiettivo centrato appieno?
L’assessore Icardi ha fatto un ottimo lavoro sul fronte della sanità, siamo stati una delle regioni più performanti dal punto di vista del numero di vaccinazioni e questo ha consentito di tornare più velocemente alla normalità senza cadere nelle insidie delle ricadute. In parallelo abbiamo cercato di sostenere le nostre imprese, per esempio, con iniziative come il voucher vacanza che ha rianimato i movimenti turistici ed è stato poi copiato anche da altre regioni. Gli uffici hanno lavorato benissimo per quanto riguarda il recupero dei fondi del PNRR: musei, residenze storiche che avevano bisogno di adeguamenti tecnologici hanno potuto accedere alle risorse che serviranno a rientrare nei parametri di sostenibilità ambientale. Stiamo facendo i calcoli ma al momento siamo vicini a 130 milioni assegnati tra teatri, musei, biblioteche e edifici rurali.

Assessore Poggio, per lei volge al termine un mandato in cui non si è certamente risparmiata: se dovesse fare un bilancio, cosa non rifarebbe, o cosa farebbe di diverso? C’è una questione irrisolta che più di tutte le sta a cuore, guardando alla nostra provincia?
Come diceva Shakespeare “piangere sopra un male passato è il mezzo più sicuro per attirarsi nuovi mali”. E poiché i mali dobbiamo tenerli lontani direi di adottare il metodo Shakespeare. Diciamo che l’unica partita ancora aperta è quella delle Terme di Acqui che ci auguriamo di risolvere già a partire da quest’anno tornando gradualmente alla normalità in attesa di riassegnare le concessioni. È una situazione che abbiamo ereditato su cui la politica deve fare le opportune valutazioni, soprattutto quando impegna le istituzioni a spogliarsi di alcune prerogative come appunto quella del controllo di beni fondamentali come l’acqua.

Domanda finale obbligatoria, con risposta facoltativa: si candiderà alle prossime elezioni regionali?
Ci sono delle valutazioni in corso ma non mi sono ancora posta il problema. Per adesso cerco di portare a termine il lavoro iniziato nel 2019. Arriva sempre un momento in cui occorre lasciare il passo alle generazioni più giovani che ambiscono a ricoprire cariche importanti. E giovani validi ce ne sono tanti.