Il primo ‘assaggio’ del terzo valico [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

Lunedì 15 gennaio riprende il servizio passeggeri tra Novi Ligure e Tortona. Potenziata la connessione di Rivalta Scrivia. Fra qualche settimana “la gara per lo scalo ferroviario di Alessandria”

Partenza da Tortona alle 11,42 e arrivo a Novi Ligure alle 12,12 con sosta a Pozzolo Formigaro alle 12,04. Era il settembre 2017 quando la linea ferroviaria è stata chiusa per i lavori del terzo valico. E venerdì 12 gennaio 2024 il primo treno è tornato a percorrere la tratta, ma solo con a bordo i rappresentanti delle istituzioni e delle imprese che stanno realizzando l’opera: Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti; Calogero Mauceri, Commissario del Terzo Valico, Nodo di Genova e Campasso e scalo di Alessandria; Alberto Cirio, presidente della giunta della Regione Piemonte: Giovanni Toti, presidente della giunta della Regione Liguria; Franco Lucente, assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile Regione Lombardia; Marco Gabusi, assessore ai Trasporti Regione Piemonte; Enrico Bussalino, presidente della Provincia di Alessandria; Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale di Rfi (Rete ferroviaria italiana); Marco Rettighieri, presidente del General contractor guidato da Webuild; i rappresentanti di Trenord (gestisce la tratta ferroviaria), i sindaci e gli amministratori dei territori.

Il treno, un ‘Caravaggio’ con la livrea bianco – verde brillante – blu di Trenord, sarà poi regolarmente in servizio da lunedì 15 gennaio con tre coppie al mattino e la sera in fasce orarie pendolari. I regionali di Trenord circoleranno tra Tortona e Novi Ligure, e viceversa, lungo la Milano – Novi Ligure – Arquata Scrivia con fermata a Pozzolo Formigaro, stazione che riapre dopo la chiusura necessaria per gli interventi di potenziamento infrastrutturale e i lavori di restyling. Fra Novi Ligure e Arquata Scrivia le corse fermeranno a Serravalle Scrivia.

Al servizio delle aree interportuali

Il viaggio inaugurale dei primi 8,5 chilometri della nuova linea ferroviaria del terzo valico, tra Rivalta Scrivia e Tortona che costituiscono il tratto finale in direzione nord della linea alta velocità – alta capacità, ha permesso di vedere da vicino la complessità dell’intervento all’altezza del polo logistico di Rivalta Scrivia dove l’interconnessione favorirà, questo è l’obiettivo ribadito durante l’inaugurazione, lo sviluppo dell’Interporto, fondamentale snodo logistico per il territorio. Gli interventi realizzati a Rivalta Scrivia con quattro binari lunghi settecentocinquanta metri e il doppio accesso ai raccordi del Rivalta Terminal Europa (Rte) e dell’Interporto gestito da Katoen Natie consentono “il potenziamento della capacità dello scalo esistente e la sosta di treni più lunghi”. Gli interventi proseguiranno “dotando lo scalo ferroviario di un moderno impianto antincendio per gestire il trasporto di merci pericolose, ampliando così ulteriormente la potenzialità di mercato”.

Se per Strisciuglio il terzo valico “è l’opera simbolo del processo di trasformazione delle infrastrutture del paese”, per Alberto Cirio “si tocca con mano un’opera che restituisce il collegamento con un’area che aspettava da anni di risalire sul treno, sia rispetto ai pendolari, sia alle merci che percorreranno l’asse Genova – Rotterdam. Il lavorare insieme sta dando i risultati e la coesione del territorio è dimostrata anche dal rientro della Regione Piemonte nella Fondazione Slala che svolge un lavoro di raccordo territoriale con enti pubblici e imprese private che si sviluppa in Piemonte e in Liguria”.

La gara per lo scalo di Alessandria

L’annuncio di Rixi su Alessandria è però quello che apre a uno scenario di ulteriore svolta, rispetto al quale, comunque, resta comunque un po’ di incertezza. “Il prossimo mese lanceremo le gare per lo scalo ferroviario di Alessandria”. E Riccardo Molinari, parlamentare, aggiunge: “Al momento si può stimare un investimento di circa trecento milioni”. Mauceri, dal canto suo, ribadisce che “è stato definito il progetto di fattibilità tecnica ed economica ed è pronta l’analisi costi benefici”. Il documento, previsto dal ‘Protocollo di intesa per lo sviluppo per masterplan relativo all’hub intermodale’, deve mettere a fuoco un polo “di interscambio modale efficace, moderno, conveniente e di qualità, capace di gestire in forma coordinata e integrata i flussi delle diverse modalità di trasporto”, capace di “fornire servizi moderni ed efficienti in risposta ai potenziamenti del traffico merci dei porti di Savona e Genova” al cui interno verranno avviati “processi di rigenerazione urbana dello scalo attraverso la valorizzazione delle aree vicine al terminal merci che si distinguono per potenzialità di sviluppo urbanistico e intermodale sia su scala urbana, con la vicinanza alla stazione ferroviaria di Alessandria, sia su scala extraurbana con i vicini svincoli autostradali per l’A26 (Genova – Gravellona Toce) e l’A21 (Torino – Brescia)”. Come? Su questo fronte le bocche sono cucite. E al Comune di Alessandria al momento non sembrano risultare ulteriori atti, sebbene lo stesso Mauceri parli di procedure “ormai definite”. L’amministrazione del capoluogo, come è previsto dal protocollo, deve “adeguare le previsioni urbanistiche per le aree oggetto del masterplan in coerenza con lo sviluppo dello stesso”. Però al momento “non ci sono ancora state presentate ufficialmente le linee guida del masterplan” dicono a Palazzo Rosso.