Grigi, punto prezioso sul campo della Pro Patria

di Pier L. Cavalchini

Allo Speroni di Busto Arsizio finisce 1 a 1 e chi deve recriminare è l’Alessandria. Finalmente una prova convincente e volitiva della compagine di mister Pirozzi che sembrava ancora, per fortuna, quella di mister Banchini. E questo deve essere un complimento per il nuovo allenatore.

Cambi azzeccati a metà del secondo tempo, piccole modifiche nell’assetto di gioco, forse troppo difensivo nella prima metà del primo tempo, hanno permesso ai Grigi di portare a casa un punticino, ben più importante del valore specifico che muove la classifica e ci permette di guardare avanti.

Questa volta, però, si sono visti davvero undici leoni che hanno risposto nel modo migliore alle richieste della Gradinata Nord e di tutti i veri sportivi alessandrini. Il pareggio definitivo di Foresta al minuto 29 del secondo tempo ha suggellato una supremazia netta, mantenuta per tutta la seconda frazione e a tratti anche nella prima. Per cui, e lo scriviamo con piacere, il pareggio sta stretto all’Alessandria, anche perché la Pro Patria vista allo Speroni non era poi gran cosa, e i tre punti ci sarebbero stati tutti.

Cominciano bene i Bustocchi, reduci da una vittoria di blasone sull’AtalantaU23, e già al terzo minuto impegnano in un difficile intervento l’attento Liverani.

L’Alessandria fatica a centrocampo e Ciancio, su un disimpegno impreciso, offre la palla buona all’ex grigio Renault che segna con il suo tiro deviato da una involontaria strisciata di Gega. Uno a zero. E non siamo nemmeno al decimo minuto.

La reazione dei Grigi non è immediata e solo al diciassettesimo mettono paura a Mangano, portiere lombardo, su azione da calcio d’angolo. Poca cosa, per il momento. E’, infatti, il centrocampo dei padroni di casa a riproporre azioni pericolose e Pitou, Ndrecka e Ferri si fanno apprezzare per più iniziative di qualità. Su una di queste discese sulle ali Bertoni imbrocca un cross a rientrare e Ciancio, forse spinto da Parker alle spalle, devia con la mano costringendo l’arbitro Totaro a fischiare la massima punizione.

Dal dischetto lo stesso Parker, solitamente micidiale, si fa però ipnotizzare da “superLiverani” che, con un balzo leonino (visto che da questo momento comincerà la partita degli “undici leoni”) riesce deviare la palla verso l’esterno. In questo modo salva letteralmente l’Alessandria da una probabile situazione irrecuperabile.

I Grigi sembrano rinfrancati per il pericolo scampato e iniziano a premere con convinzione, quella “convinzione” che più volte è stata loro richiesta…. perché il pubblico alessandrino sa riconoscere quando una squadra dà tutto, ma proprio tutto, e sa essere riconoscente.
Oltretutto la tattica della Pro Patria, in qualche modo, favorisce l’avanzata della squadra in maglia grigia…praticamente si affida a due punte isolate in avanti, arretrando sempre più il baricentro di gioco.

Mister Colombo si sbraccia per far cambiare atteggiamento ai suoi ragazzi ma la musica non cambia praticamente fino a fine partita. Da segnalare la tendenza dei locali a fare molti falli, solo alcuni sanzionati dall’arbitro, e a perdere tempo per colpetti da poco o per discussioni inutili. Siafa e Mastalli sono fra coloro che ci rimettono di più, in quanto i calci e gli spintoni dei difensori bustocchi sono sempre tollerati ben oltre le norme di regolamento. Si arriva all’intervallo con tre calci d’angolo effettuati dalla squadra di Pirozzi e qualche problema causato da tiri di Sepe, Mastalli e Gega, sistematicamente rimpallati. Nient’altro di particolare anche se, su Mastalli, c’è un dubbio rigore per una spinta furbetta. Ma il signor Totaro fa proseguire.

Si ritorna in campo con Anatriello al posto di un inconsistente Gazoul e con Ciancio, Foresta, Nichetti, Ercolani e Gega a cercare in continuazione il varco giusto per Mastalli o Siafa. La Pro Patria si limita a difendere e, alla fine, questo atteggiamento rinunciatario le costerà caro. Siamo quasi al trentesimo della ripresa ed è il trottolino Foresta a smarcarsi nel modo migliore su un appoggio perfetto proveniente dalla sinistra. Perfetto stop di petto e tiro al volo di sinistro. Imparabile per Mangano. Uno a uno e Grigi finalmente degni della maglia che indossano, autori di un secondo tempo magistrale che hanno dominato fino al novantatreesimo.

Anzi, alla fine ci sarebbe scappata pure la vittoria con i tre punti di rito se, al momento della presa imperfetta di Mangano, quasi a tempo scaduto, ci fosse stato qualcuno pronto a riprendere la palla rovinosamente caduta a terra.
Ma, per il momento, va bene così. Si è dato un segnale di vita e si è dimostrato al mondo che l’Alessandria c’è. Ora ci aspettano due prove importanti con Legnago e Vicenza. Gli “undici leoni” visti in campo a Busto chissà che, in queste due ultime partite del girone di andata, riescano a sorprendere ancora.

Pro Patria 1 – Alessandria 1

Marcatori: 8′ Renault (PP), 75′ Foresta (A)