Alessandria fra degrado e costi ‘stellari’ dei servizi: in che condizioni arriveremo al 2027? [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Locci: “Abonante in Comune da 500 giorni e non se n’è accorto nessuno”. Quando ho letto questo articolo mi sono trovata in dissenso con il consigliere Locci, capogruppo di Fdi a Palazzo Rosso: secondo me dei 500 giorni della giunta Abonante si sono accorti tutti eccome, a partire da chi li ha votati, e non lo rifarebbe, fino alla maggioranza degli alessandrini che nel 2022 ha pensato bene di non partecipare al voto, e oggi, direi giustamente, si becca questo degrado senza neanche potersi lamentare! Il sindaco, dicevo, ha lavorato eccome. Guardate ad esempio il Gruppo AMAG: piazzate le sue solite stanche pedine ai vertici, il centro sinistra in poco più di un anno è riuscito a far naufragare tutti i progetti di innovazione (non solo la smart citty, ma anche le comunità energetiche, ad esempio), e a far richiudere i rubinetti del sistema bancario. Per fortuna i precedenti amministratori seppero ottenere importanti finanziamenti per riammodernare gli acquedotti: speriamo che l’attuale gestione riesca se non altro a realizzare i lavori. Prossima tappa svendita delle reti? Tanto si parte dai rifiuti, poi vedremo. E intanto la qualità dei servizi erogati è semplicemente indecente: basta chiedere in giro, alla gente per strada, se sia soddisfatta o meno. Dai quartieri cittadini ai sobborghi abbandonati, avrete un coro di no.
Vogliamo parlare di logistica? Stoppata Pam, il sindaco ha cercato di ‘farsi bello’ con Amazon, progetto tutto avviato in precedenza. E poi Ztl pietosa, e Casa delle Donne da abusive a superstar premiate con stabile comunale completamente ristrutturato e mantenuto a spese nostre.
Fino al sublime delirio dell’obbligo per i privati di curarsi del verde pubblico antistante le abitazioni, con minaccia di salate multe per chi non provvede. Evviva.
Ultima ciliegina sulla torta la casa avanzata (strisce rosse ad uso ciclabile) allo scopo di “far godere” gli amici delle bici. “E io me la godo” è la dichiarazione fatta sui social dal vicepresidente dell’associazione Fiab Amici delle Bici di Alessandria, che ha titolato così il video del suo tragitto in bici in alcune vie alessandrine, dotate da qualche giorno di corsie ciclabili le cosiddette case avanzate. Insomma caro consigliere Locci, di questa amministrazione noi cittadini ci siamo accorti eccome, in negativo. Però la maggioranza di noi, che lo scorso anno se ne è lavata le mani, ha in fondo quel che si merita. Ma in che condizioni Alessandria arriverà al 2027? Provate a pensarci…
Voto: 6

Ricette all'Italiana: Acqui, Murisengo e San Sebastiano Curone da lunedì su Retequattro con Davide Mengacci CorriereAl 5

2) Se Alessandria piange, il resto della provincia ha ben poco da ridere. Ecco Italia Oggi, quotidiano economico, giuridico e politico: “Qualità della vita: la classifica di Italia Oggi boccia la provincia di Alessandria”. Alessandria ultima per qualità di vita tra tutte le province del Piemonte. Qualcuno di voi si stupisce? Io per nulla. Alessandria città, peralto, ha un curioso privato…se come qualità della vita siamo a livello di Enna o Reggio Calabria, il costo dei servizi ci fa gareggiare con Milano: “Alessandria la seconda città d’Italia più cara anche a ottobre: peggio c’è solo Milano”. L’Unione nazionale consumatori ha infatti analizzato i dati Istat dell’inflazione di ottobre per capire quale sia il costo della vita nei comuni italiani. Lo studio ha restituito l’amaro responso per gli alessandrini, che hanno la seconda inflazione più alta d’Italia, +2.9% su ottobre 2022 e un incremento di spesa di 644 euro a famiglia. Alla luce dei fatti noi alessandrini siamo “cornuti e mazziati”. Viviamo in una città con ‘le pezze al culo’, con un costo della vita altissimo e che ha come sfondo il dissesto che condanna Comune e cittadini a sacrifici. La dichiarazione di dissesto voluta dieci anni fa dal centro sinistra ha portato al massimo il livello di tassazione locale (addizionale Irpef) e tariffe, Imu e Tasi in testa, accanto ai servizi comunali ‘alle stelle’, e alla dinamica degli investimenti rimasta bloccata per anni. Effetto dissesto e aumenti speculativi su tutto ci stanno svuotando le saccocce e rosicchiando i risparmi. Lor signori dovrebbero andar fieri di tali risultati!
Voto: 2

3) Non spegniamo i riflettori sulla mozione Bianchini (SiamoAlessandria, lista elettorale di Barosini) che obbliga i proprietari degli edifici a rimuovere le erbacce lungo il perimetro tra il muro e il marciapiede, con multa da 25 a 150 euro dopo il primo richiamo. E’ un provvedimento che merita di essere seguito nel tempo, sono certa che ci darà soddisfazioni.
Questo video di Svegliati Alessandria la dice lunga: “Erbacce sul marciapiede: multe, polemiche e perplessità”.

“Via Fiume. Con l’obbligo di “rimuovere le erbacce che crescono nello spazio tra il muro della proprietà e il marciapiede” la maggioranza dei consiglieri comunali ha modificato il regolamento di Polizia Urbana introducendo anche multe piuttosto consistenti. Questa norma ha creato non pochi malumori e perplessità anche all’interno della maggioranza oltre che un acceso dibattito tra i cittadini i quali si domandano se tale obbligo sarà rispettato da tutti i proprietari, istituzioni comprese. Staremo a vedere. Nel dibattito consigliare la minoranza ha formulato inutilmente proposte alternative di buon senso, ma ha altresì promesso [ma anche i cittadini] “di andare a controllare gli immobili comunali” Sicuramente ne vedremo delle belle” . Infatti Svegliati Alessandria ha appena avviato un tour di controllo. Questo video è uscito l’11 novembre sui social, il 14 novembre una cittadina ha deciso di metterci del suo inviando foto del perimetro dello stesso immobile provinciale (filmato da Svegliati Alessandria), alla redazione di Radiogold, che subito ha contattato l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Alessandria, Mazzoni. L’amministratore di lungo corso ha sottolineato che l’amministrazione allerterà la Provincia per sollecitare la rimozione delle erbacce, e se non succederà sarà multata: “Erbacce intorno a un edificio della Provincia, assessore Mazzoni: “Multa? Prima solleciteremo la rimozione”. Dopo l’uscita del filmato di Svegliati Alessandria su Facebook e Youtube e su giornali online, i marciapiedi nel perimetro del muro della Provincia sono stati ripuliti dalle erbacce. Il dubbio che mi viene è: chi ha estirpato in realtà l’erba gramigna? La Provincia o il Comune? Il dubbio che mi sono posta è se la Provincia ha accettato di buon grado il sollecito del Mazzoni o gli risposto “fallo tu” e il Comune per non perderci la faccia ha ripulito l’area di competenza della Provincia. A pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca!

Voto: 2