Berutti: “Noi Moderati quarto pilastro dell’alleanza di centro destra. Alle regionali lista a sostegno di Cirio, nei comuni valutazioni in corso”. Uno sguardo a Tortona

di Ettore Grassano

Obiettivo Regionali 2024, con un occhio attento anche allo scenario dei diversi centri zona che andranno alle urne in primavera. “Noi Moderati – spiega il senatore Massimo Berutti, coordinatore regionale del partito – è con i suoi gruppi parlamentari a tutti gli effetti il quarto soggetto dell’alleanza di centro destra a livello nazionale. Certamente il Piemonte, come sottolineato recentemente a Torino dal coordinatore nazionale Maurizio Lupi, rappresenta per noi una sfida importante, che ci vedrà al fianco del Governatore Alberto Cirio, per un secondo mandato che porti avanti i tanti progetti di rilancio, in chiave economico produttiva ma anche, per fare un esempio non casuale, di rilancio del sistema sanitario”. Proviamo allora a capire in questa chiacchierata non tanto dove Noi Moderati intende orientarsi (è già esplicito nel nome), ma come procederà nei prossimi mesi l’organizzazione sul territorio piemontese, e su quali temi soprattutto si farà leva per conquistare i (tantissimi) elettori oggi indecisi e delusi.

Sen. Berutti, lei è alle prese in queste settimane con una mission impegnativa: strutturare un partito, di questi tempi, non è questione da poco…..
Infatti sono in moto perpetuo, ma è anche estremamente stimolante. Diciamo innanzitutto che non partiamo da zero: Noi Moderati può contare su due gruppi parlamentari che non sono lì per caso, ma rappresentano il frutto di un percorso politico pluriennale, che oggi vede la sintesi nel nuovo partito. Che ambisce ad essere soggetto nazionale, con solide radici territoriali e culturali: vogliamo essere la casa di quell’elettorato moderato, liberale e cattolico, che ha sempre guardato a destra, e che magari da qualche tempo si è un po’ scoraggiato, e sta alla finestra.

Il famoso Centro, senatore Berutti: se ne parla dai tempi dello scioglimento della Dc, e si fatica sempre ad intercettarlo…..
Certamente oggi sono in tanti a provarci, anche in maniera un po’ confusa, o impropria. Penso al fallimento del percorso di Renzi e Calenda, che è sotto gli occhi di tutti. Noi Moderati è invece, senza ambiguità, un partito che si riconosce pienamente nei valori e nei progetti del centro destra, sosteniamo convintamente il Governo Meloni, ed esperienze di governo regionale di eccellenza come quelle di Cirio e Toti. Siamo assolutamente convinti che un’Italia in mano a figure come Schlein e Conte scivolerebbe rapidamente nel caos e nella povertà: e di questo mi pare siano pienamente consapevoli anche la gran parte degli italiani.

Tanti, troppi elettori però stanno rinunciando al diritto/dovere del voto. Quello dell’astensione è ormai il primo partito, e questo rischia talora anche di alterare i risultati, se ad astenersi è appunto spesso l’elettorato moderato. Come farete a riconquistarlo?
Bisogna stare tra la gente, città per città, quartiere per quartiere, fino ai piccoli e piccolissimi comuni. Costruire una rete di reale presenza, e ascolto. Che è quel che stiamo cercando di fare in questi mesi in Piemonte: senza aprire sedi fisiche faraoniche, perché le risorse per fare politica oggi a disposizione dei partiti sono modestissime. Ma cercando di essere ovunque, e di essere costantemente raggiungibili da tutti.

Qualche nome piemontese, o meglio ancora alessandrino?
Ci stiamo strutturando lavorando in silenzio, e vogliamo evitare campagne acquisti eclatanti, men che meno a danno di alleati del centro destra. L’ambizione vera, ma ovviamente per questo ci vuole tempo e tanto lavoro sul territorio, è portare in politica volti nuovi, e quei pezzi di società civile e professionale che oggi si sentono poco rappresentati. A tempo debito faremo anche i nomi.

Senatore Berutti, nel 2024 si andrà alle urne per Europee e Regionali, ma anche per rinnovare le amministrazioni di tanti comuni. Nell’Alessandrino andranno al voto tre centri zona, ossia Casale Monferrato, Ovada e la sua Tortona. Ci sarete?
Nei comuni ci saremo sicuramente in termini di sostegno concreto ai candidati sindaci di centro destra. Tra l’altro a Casale Monferrato e Tortona i sindaci uscenti hanno lavorato benissimo, per cui il clima è estremamente positivo. Quanto al presentare una nostra lista, sono in corso valutazioni caso per caso. Siamo un partito che si sta strutturando, e vogliamo evitare ‘fughe in avanti’, che sono sempre pericolose.

Diamo uno sguardo a Tortona, dove lei fu sindaco dal 2009 al 2014: quali sono le priorità di cui oggi si avverte l’esigenza?
Premesso che l’attuale amministrazione Chiodi ha lavorato molto bene, e credo abbia le carte in regola per chiedere ai tortonesi un rinnovo di fiducia, certamente le priorità sono sanità e lavoro. Non apriamo qui la parentesi sulla sanità pubblica nazionale, e sui macroscopici errori del passato: dico solo che il sistema sanitario pubblico fu, nel 1978, una grande conquista di questo Paese, e va difeso e rafforzato, rimediando a clamorose scelte negative dei governi di centro sinistra. Ma torno all’ospedale di Tortona: dopo la dura esperienza come covid center sta tornando ad essere un punto di riferimento per il territorio, anche con novità importanti. Purtroppo anch’io ho pagato in passato le conseguenze di certe scelte, ma oggi dobbiamo guardare al futuro: l’ospedale di Tortona va aiutato a crescere anche perché, non dimentichiamolo, parliamo di un presidio ‘di frontiera’, fondamentale sul fronte della mobilità passiva, soprattutto verso la sempre attrattiva Lombardia.

Sul fronte lavoro, in pochi anni Tortona ha visto un vero e proprio exploit di strutture legate alla logistica…
Giusta e inevitabile ‘ricaduta’ del progetto Terzo Valico. Ora la sfida però è duplice: da un lato occorre fare in modo che la logistica non sia solo stoccaggio di merci, ma logistica evoluta, di secondo e terzo livello. Dall’altro Tortona e tortonese possono e devono, per la loro posizione strategica, ambire ad ospitare anche attività produttive, magari particolari e specializzate, in cui naturalmente anche la sinergia con la logistica diventa importante. E poi i colli tortonesi sono attrattivi anche sul piano turistico e enogastronomico, con una proposta che sta puntando sempre di più sulla valorizzazione delle sue eccellenze.