I cittadini tirano la cinghia, sindaci e assessori no: in tre anni raddoppiata la paga! Poi parliamo di senza tetto e di strade [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) La notizia che sta passando in sordina sui media nazionali e locali, ma mi sembra degna di nota. I sindaci e gli assessori dei nostri comuni, Alessandria inclusa ovviamente, hanno risolto (almeno loro, beati loro) il problema del caro bollette e caro carburante, del carrello della spesa sempre più oneroso, della sanità a pagamento (quella pubblica gratuita non funziona più da tempo). Dal 1 gennaio 2024 infatti avrà pieno compimento il percorso di progressivi aumenti dei compensi (indennità di funzione) degli amministratori di enti locali sancito dal Governo Draghi. Bei soldini eh….mica i bruscolini da zero virgola che con gran fatica il Governo Meloni sta cercando di concedere a pensionati e lavoratori. Per stare sul locale: il compenso del sindaco di Alessandria passa da 6.800 a 9.660 euro lordi, al netto è sempre una cifra mensile ragguardevole se si confronta con stipendi che dalle nostre parti stanno sotto i 1.300 euro. Aumenti stratosferici? A mio avviso sì, e assolutamente inopportuni dati i tempi: però sono stati stabiliti dalla Legge di Bilancio 2022 stilata dall’allora governo Draghi, e ovviamente chi mai ha interesse ad opporsi? Le retribuzioni dei sindaci verranno parametrate su quella dei presidenti di Regione, in relazione alla popolazione del Comune che amministrano. Per effetto della norma, già nei due anni precedenti 2022 e 2023, gli stipendi sono cresciuti, ma sarà dal 2024 che gli aumenti arriveranno a regime, portando, in tre anni, dal 2021 al 2024, in alcuni casi al raddoppio dell’importo. Si legge qui: “Le nuove indennità degli amministratori locali 2022/2024”. Non saranno solo i sindaci ad avere un sostanzioso aumento sulle indennità di funzione, ma anche vicesindaci, assessori, presidenti del consiglio comunale. Consiglieri molto meno: 10% in più, su cifre oggi molto basse.
Ma siamo pragmatici: zero ideologia, zero invidia. Beccheranno più soldi? Beati loro, anche se a pagare siamo sempre noi cittadini. Controllate il vostro cedolino di stipendio o pensione, alla voce addizionali Irpef, e vedrete. Ma pragmatismo, dicevo: questo raddoppio delle indennità dei sindaci in tre anni, alla comunità porterà un beneficio in termini di maggior efficienza, e qualità dei servizi? Solo questo conta. Se la vostra risposta, come la mia, è ASSOLUTAMENTE NO, facciamo le nostre riflessioni.
Voto: 2

2) Siamo entrati in autunno da pochi giorni, per ora il clima è perfetto, ma il freddo arriverà inesorabile.
E’ già partita la richiesta di aiuto dalle varie associazioni ed organizzazioni caritatevoli: “Emergenza senzatetto ad Alessandria: Aumento senza precedenti. Servono sacchi a pelo, tende, coperte e cellulari”. Impegno lodevole da parte di chi fa queste richieste.
Ora tocca al Comune: la giunta alessandrina con ampia generosità ha offerto non un locale sfitto o un appartamento ma un intero immobile di ben 1.892 metri quadri (con spese di gestione a carico dei cittadini) all’ormai celeberrimo collettivo tranfemminista, con spazio esterno pure recintato, luce, acqua, riscaldamento a spese quasi totalmente della città. Perchè non condividere allora quegli spazi con chi, nei prossimi mesi, avrà necessità di un tetto per difendersi dalle intemperie invernali? Sarebbe davvero un bel gesto da parte di sindaco, giunta e transfemministe generosamente ospitate gratuitamente nell’immobile comunale di via San Giovanni Bosco.
Voto: 2

3) Parliamo di strade alessandrine in dissesto: “Ripristini strade, assessore Serra: per la prima volta pugno duro coi manomissori, controlli triplicati”. Domanda: non c’è proprio modo di obbligare chi lavora sulle strade per fare allacciamenti vari a lasciare le strade in condizioni decenti? Questo argomento l’ho trattato in altre pagelle, ora si spera sia la volta buona perché il degrado, i rischi e i costi li subiranno i cittadini. In bocca al lupo all’assessore Serra: non gli sarà facile abbattere quel ‘muro di gomma’ a cui si erano abituate tutte le imprese che negli anni hanno tagliato e perforato il manto delle nostre strade lasciando rattoppi precari. Soprattutto l’assessore dovrà ricordare agli uffici tecnici preposti che esiste un Regolamento Comunale composto da atti normativi, approvati dal Consiglio comunale, contenenti obblighi, divieti, regole e prescrizioni, che sono definiti nel Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, qui quello generale. Sono solo 64 pagine che vanno rispettate articolo per articolo, con il regolamento per l’esecuzione delle manomissioni e dei ripristini di suolo pubblico aggiornato e approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.83 del 30/09/2020: “Settore Lavori Pubblici, Infrastrutture, Disability Manager e Smart City”. Da pag. 18, l’art.17 tratta i depositi cauzionali e garanzie, all’art.18 vengono trattate le spese di ricostruzione della sede stradale e i criteri e contabilizzazione. Agli art. 19 e 20 si parla di azioni di verifica e sanzioni.
Ormai il passato è passato, ma da oggi il Comune di Alessandria intende controllare ogni fine lavori e imporre la conclusione dei lavori rimasti incompleti? I rattoppi dopo gli scavi dovuti ai mancati ripristini rappresentano in alcuni casi, un vero e proprio rischio per pedoni, ciclisti, motocicli e automezzi. Quali sono i termini di tutela, sia economica che giuridica se dovessero verificarsi denunce per danni a persone o cose derivanti dalla insidia di tracce stradali persistenti e non ripristinate? Ora si spera che il Comune vigili sul rispetto del regolamento, che impone a chi effettua i lavori il ripristino dopo una scavo dell’intera carreggiata o l’intera corsia di competenza.
Voto: 5