Ma che problemi hanno i giovani turisti tedeschi? [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

Noi italiani.
Da sempre denigriamo i nostri comportamenti incivili.
Gli italiani non rispettano la coda.
Gli italiani gettano le cartacce a terra.
Gli italiani schiamazzano per strada.
Solo per citarne alcuni.
E quando ci rechiamo all’estero i nostri vizi si amplificano poiché all’estero tutti sono più ordinati, più rispettosi delle regole, più attenti all’ambiente, all’altro, al bene comune.

Finalmente quest’estate ci ha sollevato.
Non siamo soli.
Non siamo gli unici responsabili della distruzione della civiltà.
Quei giovani turisti tedeschi così perbenino che stanno in coda, hanno i capelli in ordine e il sorriso sbiancato, gettano le cicche nell’apposito contenitore, sanno fermarsi dopo la settima pinta di birra, hanno svelato la propria fragilità: odiano l’arte e la storia.

Ad inizio agosto un turista tedesco, con il solo scopo di girare un video, danneggia un’opera d’arte nel giardino di un lussuoso hotel in provincia di Varese.

Dopo ferragosto due turisti tedeschi imbrattano le colonne del Corridoio Vasariano a Firenze. Hanno usato bombolette spray per scritte a caratteri cubitali.

Arriva settembre e un turista tedesco sale sulla Fontana del Nettuno, sempre a Firenze, e provoca il distacco di alcune stuccature dell’ultimo restauro e – cosa ancor più grave – rovina una porzione del carro in marmo rosso.

Se è vero come è vero che un indizio è un indizio e due indizi sono una coincidenza, è anche vero (santa Agatha Christie, che il Signore ti abbia in gloria) che tre indizi sono una prova.
Dunque esiste un problema tra i giovani turisti tedeschi.
Cultura?
Sensibilità?
Educazione?
Tutto può essere.
Unica cosa, teniamo gli occhi sulla palla anche sui giovani italiani perché – a ben vedere – abbiamo altri problemi ma non siamo messi meglio.