Roggero (Lega): “Perché il sindaco Abonante non si cura almeno del decoro quotidiano? Sui progetti di sviluppo abbiamo già capito che aria tira…..”

di Ettore Grassano

“Sto facendo un giro serale in bicicletta per Alessandria: parliamo pure, così nel mentre descrivo in tempo reale il degrado che sto osservando: è una desolazione che fa male al cuore”. Comincia così, in maniera spiritosa ma anche caustica, la lunga chiacchierata telefonica con Mattia Roggero, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Palazzo Rosso, rientrato in città dopo pochi giorni di pausa ferragostana, e subito alle prese con interpellanze e incontri con i cittadini (“i commercianti del centro sono furiosi per questa Ztl improvvisata sulla loro pelle”), in attesa del prossimo consiglio comunale.

Presidente Roggero, come vede Alessandria dopo aver ‘staccato la spina’, sia pur brevemente?
Una città spettrale, in cui incuria e trascuratezza la fanno da padrone quasi ovunque, con cittadini ahimè sempre più scoraggiati. E in questo badi bene recito anche un mea culpa: chi oggi sta all’opposizione deve saper incidere di più, dar voce e speranza alla grande maggioranza di alessandrini rassegnati. Come si fa a dire ad un ragazzo di vent’anni che deve costruire il proprio futuro qui, o ai turisti che Alessandria merita di essere visitata? Esci dalla stazione ferroviaria, e ti accoglie un livello di degrado e trascuratezza che ti invogliano a ‘girare subito i tacchi’, e a ripartire. Settimana scorsa ho anche pubblicato un po’ di foto su facebook, decisamente eloquenti. Ma gli alessandrini la situazione la conoscono bene, purtroppo.

Dopo più di un anno di amministrazione di centro sinistra, ancora qualcuno prova a dire ‘è colpa di quelli di prima’…..
Chi usa simili argomenti fa ridere, oltre a stravolgere la realtà. L’amministrazione Abonante merita zero in pagella, purtroppo, sia sul fronte dell’ordinaria amministrazione e della manutenzione cittadina, che sono importantissime, sia sul fronte dei progetti strategici. Quel poco o tanto che andrà in porto lo si deve alla programmazione della giunta Cuttica, là dove non sono riusciti a bloccare tutto. Penso a Aperto per Cultura: possono inventarsi tutte le narrazioni che vogliono, ma i fatti sono che la manifestazione è stata organizzata fino al 2022, l’ultimo anno in cui noi abbiamo avuto l’onore di amministrare la nostra Città. Quest’anno il sindaco Abonante ha pensato bene di fermare le macchine, rimandando l’appuntamento al 2024, affidandosi ad un ipotesi di crowdfunding. In compenso però hanno deciso di spendere circa 20 mila euro dei cittadini per affidare ad una società di Mogliano Veneto la messa a punto di un progetto per la realizzazione di eventi espositivi e culturali. In sostanza come strutturare un appuntamento espositivo cs “di grande rilievo”. Nulla da eccepire sui professionisti ingaggiati: non li conosco, e saranno certamente validi. Ma spendere queste risorse per programmare un progetto preliminare di massima su un’ipotesi di evento tutto da costruire mi sembra quantomeno bizzarro. Perché non usare queste risorse per sostenere e puntare su eventi presenti nel calendario già da anni invece di annullarli?

5 domande a... Monica Moccagatta CorriereAl 2

Ztl: i commercianti si lamentano, ma la giunta va avanti. Ci abitueremo presto anche in questo caso?
Ho avuto un nuovo incontro con alcuni commercianti delle vie interessate, e dire che non sono soddisfatti significa utilizzare un eufemismo. Ci sono attività che già faticano per la situazione generale del mercato, e che nonostante questo continuano a crederci, e ad investire. Temo che una Ztl improvvisata e mal strutturata possa portare loro più danni che benefici, e francamente non mi aspetto che via San Giacomo si trasformi nella via del passeggio delle famiglie. Il rischio di una ‘desertificazione’ commerciale invece esiste: basti pensare a come in passato il centro sinistra ha ridotto via Dossena.

Parliamo di Europista: il quartiere nel 2022, terrorizzato dalla campagna di piddini e grillini contro l’insediamento della logistica, votò in maniera compatta per Abonante. Ora lì arrivano Centro Islamico e, notizia degli ultimi giorni, il Collettivo Non Una di Meno, che per anni ha occupato abusivamente l’Asilo ex Monserrato, e da alcuni mesi, sempre in maniera illegale, si è trasferito in un immobile dell’Università agli Orti……
Beh, fosse stato per il sindaco e la sua giunta in Europista ci avrebbero edificato anche il nuovo ospedale, in realtà. Evidentemente sono refrattari sono alla logistica, e ai posti di lavoro. Sul centro islamico, con parcheggio annesso praticamente gratuito, si è già detto tutto, comprese perplessità legate al Piano Idrogeologico. Per quanto riguarda la decisione di realizzare, nei magazzini comunali ex Guala, un Centro di incontro femminile, che è poi la modalità con cui trasferire lì il collettivo transfemminista Non una di Meno, abbiamo presentato un’interpellanza per sapere quanto costerà questa operazione agli alessandrini, e come mai vengono invece ignorate le esigenze di associazioni perfettamente regolari che attendono pazientemente una sede da anni, rispettose delle regole e senza un pedigree di occupazioni abusive alle spalle. Chi urla e occupa ottiene, che messaggio si vuole dare?

Cari ciclisti alessandrini, stavolta un bel 2 ve lo prendete voi! Intanto ecco il mio sindaco ideale [Le pagelle di GZL] CorriereAl

La Lega ha anche presentato, nei giorni scorsi, una mozione sul caso della pista ciclabile che collegava il Cristo al centro città, e che da alcuni mesi si interrompe bruscamente in via Borsalino, all’altezza di un dehors….
Chiariamo: non siamo contro quel dehors, e abbiamo sempre cercato e cercheremo di sostenere e agevolare le attività economiche in città. Ma le specifiche modalità utilizzate per ‘bloccare’ quella pista ciclabile fanno riflettere. Data la sensibilità che centro sinistra e grillini hanno sempre dichiarato sul tema, almeno a parole, auspichiamo un sostegno anche ‘trasversale’ alla nostra mozione.

Centrale del Latte di Alessandria e Asti: "l'offerta presentata testimonia il nostro valore" CorriereAl

Ogni tanto si torna a parlare delle quote della Centrale del Latte: si uscirà definitivamente anche da lì?
Mi faccia intanto dire che l’attuale compagine societaria, e il presidente Ricagni, stanno facendo un buon lavoro, amano la Centrale e sanno bene che non è solo un’azienda, ma molto di più per il nostro territorio. La riduzione di quote del comune di Alessandria è stata dettata dal fatto che si è deciso di non partecipare alla ricapitalizzazione, ma sappiamo bene che, grazie ad un apposito atto del legislatore fortemente voluto dall’on. Molinari, le partecipazioni comunali in aziende come le centrali del latte possono essere mantenute. Per altro nel caso della Centrale è stato avviato un importante percorso di risanamento e innovazione, che ci auguriamo diamo presto i suoi frutti.

Sul Gruppo Amag, invece, aleggiano venti di tempesta: smart city a rischio, comunità energetiche mai partite, ora anche la ‘grana’ non da poco sulla possibilità per Amag Ambiente di continuare a svolgere le sue attività per il comune di Alessandria ‘in house’, ossia senza una gara……
Durante gli anni dell’amministrazione Cuttica il Gruppo Amag è stato non solo completamente risanato sul fronte dei rapporti con il sistema bancario, grazie alla professionalità e alla credibilità personale del suo Presidente, Paolo Arrobbio, ma ha messo in campo progetti strategici e orientati al futuro, come appunto smart city e comunità energetiche. Il management individuato nel 2022 dal sindaco Abonante è immobile da un anno, tra ‘fughe’ invernali mai davvero chiarite e ipotesi di presunti costi aggiuntivi causati dal comportamento di un amministratore (mi riferisco ad Amag Reti Idriche in particolare) ‘ventilati’ dall’attuale Presidente Perissinotto, ma mai presentati al consiglio comunale. Un management, per quanto ci riguarda, assolutamente inadeguato insomma, al pari della classe politica che lo ha nominato. Ora abbiamo anche la ‘tegola’ del ‘contratto’ a rischio con Amag Ambiente per la raccolta rifiuti, e qualcuno già ventila l’ipotesi non solo di gare, ma anche di cessioni di quote del Gruppo. Ricordo che infrastrutture dell’acqua e del gas, le cosiddette reti, rappresentano in realtà oggi il principale, se non l’unico, vero valore economico del Gruppo Amag. E rammento altresì che già a fine 2016 il centro sinistra (sindaco Rita Rossa, con Abonante assessore alle partecipate e Bressan amministratore delegato) fece elaborare da professionisti liguri una due diligence del Gruppo, finalizzata alla vendita. Le conclusioni le traggano i lettori.

Insomma Presidente Roggero, già dal prossimo consiglio comunale ne vedremo delle belle a quanto pare: farà ancora ‘perdere le staffe’ al sindaco, come è successo a luglio?
(ride mentre pedala, ndr) Cercherò di essere preciso e corretto, come sempre. Ma non possiamo tacere, o essere superficiali, a fronte di un comune capoluogo gestito in questo modo: senza bussola, senza strategia, o forse con progetti che ci sono, ma non vengono esplicitati ai cittadini. Non voglio far arrabbiare Abonante: gli chiedo semplicemente di essere chiaro con gli alessandrini, e di lavorare di più e meglio. Altrimenti la nostra città rischia davvero di schiantarsi.