Semaforo verde dal consiglio regionale del Piemonte per la trasformazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria in Azienda Ospedaliera Universitaria

Conti ‘ballerini’ in corsia. E ad Alessandria c’è chi si insospettisce…[Centosessantacaratteri] CorriereAl

Il Consiglio regionale del Piemonte ha deliberato martedì pomeriggio di avviare il percorso che consentirà la trasformazione dell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria in Azienda Ospedaliera Universitaria, come proposto dalla Giunta regionale, d’intesa con l’Università del Piemonte Orientale e sentita la stessa Azienda Ospedaliera.

«Si tratta di un provvedimento complementare a quello della Giunta regionale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – che ha già consentito l’inoltro al Ministero della Salute dell’istanza di riconoscimento dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria quale Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) per “patologie ambientali: malattie oncologiche e patologie d’organo”. L’obiettivo strategico di questo doppio percorso – sottolinea l’assessore Icardi -, è di garantire una fattiva integrazione tra assistenza, didattica e ricerca, per offrire ai pazienti opportunità di cura sempre migliori, con eccezionali prospettive di crescita per la Sanità e il territorio non solo di Alessandria e Casale Monferrato, ma di tutto il Piemonte. Ringrazio il Consiglio regionale per aver colto fino in fondo e all’unanimità l’importanza di questa iniziativa, confidando ora nel buon esito dell’iter ministeriale per il riconoscimento di quello che sarebbe il primo Irccs a carattere pubblico del Piemonte».

Apprezzamento per l’esito del voto in Consiglio regionale viene espresso anche dall’assessore regionale Vittoria Poggio, alessandrina, che sottolinea l’importanza per Alessandria e per tutta la Regione del progetto Irccs e Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria: «Ringrazio l’assessore Icardi – dichiara l’assessore Poggio – per aver tenacemente portato a compimento il percorso politico di questa iniziativa fortemente attrattiva per il territorio, sia sul piano sanitario, sia su quello della formazione di alta specializzazione, con notevoli benefici per i cittadini e i professionisti sanitari. Un risultato che premia l’impegno della filiera politica a livello regionale e nazionale».