Il sindaco Chiodi: “Sanità, logistica e commercio leve per fare di Tortona una vera eccellenza”. E sul 2024: “Ricandidarmi? Sono a disposizione della mia città”

di Ettore Grassano

Nel 2019 fu eletto sull’onda di un autentico entusiasmo popolare, e in questi primi quattro anni di mandato il suo consenso personale non pare essersi mai offuscato, sostenuto da una presenza costante sui social, autentico ‘filo diretto’ non solo con chi lo ha votato, ma con tutti i suoi concittadini. Federico Chiodi, sindaco leghista di Tortona alla guida di una coalizione di centro destra, viaggia con il vento in poppa: con la sua squadra, e il sostegno di tutta la comunità, ha saputo fare della sua città un simbolo positivo della lotta contro il covid, e ha puntato su logistica e sanità come asset strategici su cui costruire il futuro. E a fine mandato, nel 2024, che farà? Tra le righe in questa intervista lo dichiara senza nascondersi: se i tortonesi vorranno ridargli fiducia, è pronto a guidare l’amministrazione comunale cittadina per un altro quinquennio.

Sindaco Chiodi, partiamo dall’attualità: l’Ospedale di Tortona si apre ad una nuova stagione, e l’obiettivo è fornire ad un bacino di almeno 60 mila persone prestazioni e servizi di maggior qualità. Cosa cambierà davvero, e da quando?
Sarebbe forse più opportuno coinvolgere in questa risposta anche l’ASL AL: da parte nostra l’obiettivo è sempre stato quello di garantire maggiori servizi per i cittadini che ne hanno bisogno. La strada scelta da Regione Piemonte e ASL di coinvolgere il settore privato nella gestione del nuovo reparto di Riabilitazione, nel potenziamento degli ambulatori e nella gestione del Pronto Soccorso mi sembra ragionevole e soprattutto obbligata da alcune circostanze oggettive: la carenza di personale nella sanità pubblica, anche a fronte dei numerosi tentativi di assumere forze nuove purtroppo spesso andati deserti, costringendo al continuo ricorso di medici “a gettone”, impone una riflessione profonda. Ribadisco, la nostra priorità è mantenere e potenziare i servizi offerti dal nostro ospedale e vedere mantenute le promesse che negli anni la Sanità piemontese ha fatto al nostro territorio: ASL e Regione tramite il bando e l’ingente investimento economico programmato sulla tecnologia (nuovo robot chirurgico e ortopedico, adeguamento dell’intera struttura ai più recenti standard di sicurezza, informatizzazione) si stanno muovendo in questa direzione. Ovviamente monitoriamo attentamente la situazione, come credo tutti i tortonesi, per vedere se questo impegno porterà i benefici auspicati e a cui abbiamo lavorato in questi anni in tempi ragionevoli.

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Sullo strumento, ossia la partnership pubblico/privata, le polemiche non sono mancate. Spieghiamo bene i termini dell’accordo: la governance dell’ospedale di Tortona rimane pubblica al 100%?
Assolutamente sì, l’ingresso del privato è stato limitato alla gestione di reparti specifici che restano sotto totale controllo pubblico. L’ospedale quindi non viene né “venduto” né privatizzato, ma vengono affidati servizi che la sanità pubblica non è in grado con le sue sole forze di gestire, in questo particolare momento, chiedendo in cambio l’apporto di professionalità che possa non soltanto garantirne il funzionamento, ma mantenere standard qualitativi adeguati, tenuto conto che il nostro ospedale vanta già notevoli eccellenze. Chiarisco anche di non essere mai stato contrario a priori ad altre ipotesi, pur sempre sotto stretto controllo pubblico, se in grado di garantire un rilancio vero della struttura. Penso però che il compromesso trovato dia maggiori garanzie e confermi la volontà anche politica di ASL e Regione di investire direttamente nell’Ospedale di Tortona, insomma di credere realmente alla sua importanza, dopo che per diversi anni, almeno dai tempi del nefasto “Decreto Balduzzi” e dalla successiva delibera regionale della Giunta Chiamparino, il nostro ospedale era stato progressivamente indebolito.

Logistica: mentre la vicina Alessandria si distingue per capacità ‘respingente’ ogni volta che all’orizzonte si affaccia un’opportunità (oggi Pam, in passato Outlet e Amazon, per fare esempi eclatanti), Tortona le occasioni sa coglierle al balzo…
Sappiamo bene che non può esserci sviluppo senza lavoro, e favorire insediamenti che portino occupazione è e rimane un obiettivo primario. Tortona per tutta la sua lunghissima storia ha sempre avuto una vocazione per la logistica e sappiamo di doverla sfruttare per attrarre nuovi investimenti, soprattutto in un momento storico dove molti grandi opere viabilistiche (penso al Terzo Valico, ma anche agli importati interventi infrastrutturali nei porti liguri e al quadruplicamento della linea ferroviaria Tortona-Milano) possono avere ricadute importanti per la nostra zona. La logistica è un settore in grande crescita e abbiamo fatto il possibile per cogliere le occasioni che derivano da questo sviluppo. In questo senso è stata fondamentale l’approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale, dopo 27 anni, un percorso particolarmente complicato ma che è, credo, un esempio di buona amministrazione, avendo scelto di proseguire il complesso iter avviato dai nostri predecessori per giungere ad una approvazione unanime in Consiglio Comunale. Gli effetti positivi dell’aver rinnovato il nostro principale strumento urbanistico si stanno vedendo in questi mesi con l’apertura di nuovi insediamenti sul territorio, in gran parte nel settore logistico, che porteranno sviluppo e occupazione sul territorio.

Il Terzo Valico in che tempi sarà completato?
Allo stato attuale ci risulta che il 2025 sia la data della conclusione lavori, ribadita anche dal Commissario di Governo Calogero Mauceri in un recente incontro con i Sindaci dei Comuni alessandrini interessati. E’ una scadenza che interessa direttamente anche il nostro Comune per il completamento delle opere finanziate proprio dalle economie derivate dal Terzo Valico e che il Governo ha recentemente rifinanziato con ulteriori 15 milioni complessivi per far fronte all’aumento dei costi, intervento ottenuto grazie all’impegno dei nostri Parlamentari ed in particolare del Presidente dei Deputati della Lega, Riccardo Molinari. Sul nostro territorio è peraltro in corso l’importante opera di rifacimento del cavalcaferrovia in strada per Alessandria che dovrebbe essere completato quest’anno e la costruzione del nuovo cavalcavia in strada Savonesa, proprio a servizio di alcune eminenti aree logistiche del nostro territorio. Due interventi molto importanti per la viabilità di Tortona.

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Si è aperto anche un dibattito sul potenziamento della linea ferroviaria Tortona Voghera: questo significherà essere sempre più periferia di Milano?
Anche in questo caso si tratta di un’opera che avrà sicuramente ricadute davvero significative per il nostro territorio, riducendo di molto i tempi per raggiungere Milano: viaggiare da Tortona al capoluogo lombardo in poco più di mezzora di tempo, che ci renderebbe quasi una fermata della metropolitana, presenta notevoli opportunità per chi lavora a Milano, ma anche per aziende interessate a spostare gli uffici al di fuori della metropoli, con ovvi vantaggi in termini economici: minore costo degli immobili, migliore qualità della vita e un collocamento strategico anche nei confronti della vicina Genova.

La sua amministrazione è molto attenta anche alle esigenze di chi usa la bici. Quando sarà inaugurata la ciclopedonale per Viguzzolo, e a che punto sono anche i progetti ‘pro ciclisti’ interni alla città?
I lavori sulla ciclopedonale Tortona-Viguzzolo sono praticamente conclusi e già da qualche settimana, approfittando delle giornate di sole, diverse persone hanno già potuto sperimentarla. La nostra intenzione è quella di organizzare anche una sorta di inaugurazione ufficiale in primavera, coinvolgendo le associazioni ciclistiche locali e legandola alle iniziative per il Giro d’Italia. A questo proposito ricordo che quest’anno il Giro farà tappa, mercoledì 17 maggio, nella nostra città e per questo saranno diverse nei prossimi mesi, gli eventi che celebreranno la bicicletta e, naturalmente, il campionissimo Fausto Coppi a Tortona e in tutto il nostro territorio. Dal punto di vista più pratico abbiamo alcuni progetti per incentivare l’uso delle due ruote, in particolare legate al Distretto Urbano del Commercio, oggetto di un recente importante finanziamento da parte della Regione, anche per la realizzazione di stazioni di ricarica per bici elettriche che saranno realizzate in centro.

Sul fronte del commercio, Tortona ha visto approvato e finanziato in Regione Piemonte il progetto di Distretto Urbano del Commercio: via Emilia tornerà ai fasti di un tempo?
E’ un progetto in cui crediamo molto: recentemente sono state presentate le prime azioni del DUC che comprendono un progetto per una nuova illuminazione delle vie del centro, l’abbellimento delle aree esterne ai negozi, anche tramite un contributo a fondo perduto per gli esercenti (comprese nuove aperture) per cui saranno investiti 110.000 euro dei 365.000 euro assegnati dalla Regione al nostro Distretto. Un bell’investimento che ha fin qui visto la partecipazione attiva di associazioni e commercianti. Ci auguriamo che la via Emilia torni ai fasti di un tempo, sì, ma siamo consapevoli che il mondo del commercio è cambiato moltissimo negli anni per cui l’obiettivo è quello di farlo con iniziative e collaborazioni che siano al passo con i tempi. Per questo fra gli indirizzi del DUC si pone particolare attenzione alla digitalizzazione ed all’aspetto di comunicazione”.

‘Se hai un problema, il sindaco Chiodi sui social ti risponde in tempo reale, e lo risolve’. Tanti tortonesi lo dicono e pensano davvero: alla lunga non è pesante per un amministratore locale un rapporto così diretto con i cittadini?
Essere eletti Sindaco rappresenta un onore e impone la grande responsabilità di essere sempre disponibile ad ascoltare tutti i cittadini, possibilmente trovando soluzioni ai problemi che pongono e garantendo il massimo dell’impegno. Non sempre è possibile risolvere tutto, ma credo sia nostro dovere fornire comunque delle risposte. I canali ufficiali sono sempre attivi, ovvio, ma non possiamo per questo ignorare anche le segnalazioni che arrivano in maniera più informale, anche tramite i social network che sono un fenomenale strumento di comunicazione per gli amministratori e in generale per i politici, ma che giustamente funzionano a doppio senso. Cerco sempre di rispondere a tutti personalmente, occasionalmente coinvolgendo anche gli altri membri della Giunta in base alle loro deleghe. Nella maggior parte dei casi funziona e ci aiuta anche il polso della situazione aggiornato. Apprezzo anche molto che i cittadini si prendano la briga di comunicare quello che non va, perché dimostra grande senso civico e amore per la propria città.

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E’ inevitabile chiederlo, a questo punto. A Tortona si voterà per il rinnovo del consiglio comunale nel 2024: avremo un Chiodi bis, o lei coltiva altre ambizioni?
Nel 2019 mi sono candidato perché amo la mia città e volevo mettermi a disposizione per migliorarla. Sono stati annui molto impegnativi ma anche gratificanti e se il panorama che ci prospettavamo allora è cambiato radicalmente per eventi di portata internazionale che nessuno poteva prevedere, credo che comunque il lavoro mio e della mia squadra sia stato molte volte premiato dal raggiungimento di obiettivi importanti. Siamo stati anche in grado di creare una progettualità che si estende ben oltre a quello che può essere il mandato di una singola Amministrazione e mi piacerebbe veder portato a compimento tutto questo lavoro. Mancano ancora 15 mesi alle prossime elezioni e alcune cose potrebbero ancora cambiare in tanti ambiti, ma il mio impegno resterà invariato fino all’ultimo giorno. Personalmente non ho mai fatto politica per ambizione personale e quindi non ho particolari velleità di raggiungere altri più alti uffici, almeno per il momento. Credo inoltre che in democrazia i cittadini abbiano il diritto di poter dare una valutazione sull’operato e sulla volontà dei propri amministratori. Per questo resto ancora a disposizione della mia città qualora i Tortonesi volessero confermarmi la loro fiducia.