Il Cesena batte 3 a 1 un’Alessandria con poche idee

di Pier Luigi Cavalchini
 

Nuova sconfitta esterna per i Grigi che complica la situazione di classifica. A Cesena i Grigi prendono tre “papeini” che sarebbero potute essere anche di più. Specie i primi dieci minuti dei due tempi di gioco sono stati fatali per la squadra di Rebuffi che, assolutamente, deve rinforzarsi a breve per evitare guai seri. 

Inizio difficile per l’Alessandria con il Cesena che va a mille e rende difficile la vita alla retroguardia grigia. Già nei primi tre minuti di gioco si registrano tre azioni pericolose dei padroni di casa.

Bianchi mette in grosse difficoltà il portiere dell’Alessandria Marietta che esce a valanga per tamponare i ritardi di posizione in difesa. Sia Adamo che Corazza fanno il bello e il cattivo tempo. Due calci d’angolo ravvicinati mettono Mercadante e Adamo in condizione di calciare. Ma Marietta c’è. Nepi, su contropiede impostato dal “grigio” Nichetti, prova ad allentare la pressione dei “bianchi” romagnoli, ma non riesce a tirare in modo efficace. A sbloccare la situazione ci pensa il cesenate Zecca che sfugge a Nunzella, lo costringe al fallo e guadagna un prezioso calcio di punizione. Il cesenate Brambilla pennella all’estremo dell’area piccola e Prestia si fa trovare presente all’appuntamento di testa. Giocata imparabile per Marietta e “uno a zero” per il Cesena. E siamo solo al dodicesimo del primo tempo.


L’Alessandria resta sulle gambe e subisce ancora la velocità e l’organizzazione del centrocampo romagnolo. È Ferrante al quattordicesimo minuto a sfiorare il gol e a confermare una superiorità netta del Cesena con i suoi Brambilla, Shpendi, Chiarello, Corazza e Adamo. Dal ventesimo minuto, però, si comincia a rivedere l’Alessandria ed è Nepi al minuto 24 a impegnare Tozzo, portiere dei “bianchi” con una bella rovesciata. L’Alessandria pian pianino prova a reagire e con Rota e Nichetti prova a contendere gli spazi cruciali di centrocampo, quelli che possono fare la differenza per il lancio delle punte. Note positive, finalmente, per il 2002 Marietta, ottimo in almeno tre occasioni fino al rigore che porterà al temporaneo pareggio dei Grigi. Prima su Ferrante, poi su Corazza e Adamo. E come spesso succede, ad occasioni sbagliate (per il Cesena) può seguire l’imprevisto. E il grigio, di origine rumena, Rota concretizza una delle poche puntate a rete oropiziate dagli instancabile Martignago e Galeandro. Viene agganciato da dietro in area e si trova protagonista del più classico dei rigori. Siamo al trentacinquesimo e dal dischetto Martignago non sbaglia. Pareggio insperato e speranze riaperte per i Grigi.

Bene in questa fase anche Pellegrini e Galeandro, sempre pronti a pressare e a cercare di far ripartire l’Alessandria. Niente di particolare fino al riposo e ripresa con, di nuovo, il Cesena all’arrembaggio. Per dare più incisività alla sua squadra il trainer dei romagnoli Toscano inserisce un altro ex (ben quattro in campo) Coccolo. Riprendono le corse sulle corsie laterali e su una di queste scorribande si fa trovare pronto Ferrante che, con una giocata da biliardo, spiazza Marietta e insacca giusto all’incrocio dei pali. Il Cesena insiste e non si accontenta del “due a uno”, tanto che i primi dieci minuti del secondo tempo sono una vera sofferenza per la retroguardia grigia. Di nuovo bravissimo Marietta su Zecca e Adamo. Non può nulla, però, sulla correzione a rete di un liberissimo Corazza che corona una buona prestazione con una sua realizzazione personale. Dov’erano Baldi, Sini, Nunzella, Nichetti, in occasione di quel perfetto cross, appena deviato da Zecca e ripreso da Corazza? Difficile a dirsi.

Comunque questo calo di attenzione a inizio tempo, questa difficoltà a coordinarsi e a giocare in scioltezza come se il motore dei Grigi fosse un vecchio diesel… deve far riflettere. Praticamente la partita finisce qui con la mazzata finale dell’uscita di Rota per doppia ammonizione. Non si è nemmeno al ventesimo ma si capisce che con il risultato di 3 a 1 e con un uomo in meno, il destino della partita era ormai segnato. A nulla sono valsi gli sforzi di Nichetti, Galeandro e Martignago per cercare di scuotere i compagni, cercando un recupero impossibile. Al ventiseiesimo è Nepi a mangiarsi il più facile dei gol di testa mandando a lato giusto dalla linea dell’area piccola di Tozzo, praticamente in totale libertà. Un grave errore in attacco che, forse, è stato un chiaro indice del fatto che sarebbe stato inutile illudersi e, così, senza scossoni si arriva alla fine della partita e alla decima sconfitta dell’Alessandria. Cesena indubbiamente superiore ma Alessandria poco “dentro” all’evolversi del match. Troppa superficialità e tecnica approssimativa completano una prestazione da dimenticare. E meno male che Marietta, fra i pochi più che sufficienti, ha limitato i danni.
 

Con il prossimo incontro con l’Imolese inizierà il girone di ritorno e le attese di Alessandria e del suo pubblico sono ben conosciute. Solo che l’insufficienza complessiva di prestazioni come questa presentata all’ “Orogel Stadium” di Cesena…. non promettono nulla di buono. Vedremo. 

Cesena 3 – Alessandria 1

Marcatori: 11′ Prestia (C), 35′ Martignago (A), 49′ Ferrante (C), 57′ Corazza (C)

Mister Rebuffi dopo Cesena Alessandria