Provincia di Alessandria: inaugurazione Ponte di Capriata d’Orba

“Ritengo che la riapertura del Ponte di Capriata sia un grande risultato per l’Ente e per tutto il territorio, dichiara il Presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino. Si tratta di un’opera molto importante per favorire il flusso della circolazione su strada. Ringrazio pertanto la Regione Piemonte per l’importante contributo, i dirigenti e i dipendenti dell’ufficio tecnico provinciale per il grande lavoro svolto nel portare a compimento l’opera”,

A seguito degli eventi alluvionali del 19/22 ottobre 2019, la piena del Torrente Albedosa ha provocato il crollo del ponte lungo la SP 155 “Novi – Ovada” in comune di Capriata d’Orba.

Il ponte preesistente era costituito da una struttura ad arco ribassato in mattoni di luce netta pari a 15,9 ml e larghezza pari a 9,5 m. La piena del torrente, ed il contemporaneo rigurgito del limitrofo T. Orba, hanno creato turbolenze nelle sezioni a valle del ponte e conseguente erosione della sponda sinistra, che hanno causato il crollo della spalla ed il conseguente crollo dell’impalcato.
Immediatamente è stato creato un by-pass provvisorio necessario a garantire la continuità di servizio all’utenza stradale, il quale è stato utilizzato fino alla realizzazione dell’intervento definitivo.
Il progetto di ricostruzione ha previsto il rifacimento del ponte, l’adeguamento della livelletta stradale ed il rifacimento ed incremento delle opere di difesa spondale.
Il manufatto realizzato è costituito da un impalcato in struttura mista in acciaio-calcestruzzo, poggiante su spalle in cemento armato.

Poiché il nuovo ponte non prevede pile in alveo, è stato previsto l’arretramento delle spalle esistenti e del rilevato rispetto alle sponde naturali, riducendo l’effetto di interferenza della Strada provinciale con il deflusso di piena in golena.

La lunghezza del nuovo impalcato è di 42 m, molto maggiore della precedente, anche al fine di impedire l’ostruzione da parte di alberi flottanti di grandi dimensione, ed è raccordato alla viabilità ordinaria con due rilevati a tergo delle spalle di lunghezza complessiva di circa 240 m.
La sezione idraulica ha un franco idraulico medio di 1,78 m rispetto alla piena duecentennale.
Le sponde sono state inoltre riprofilate per una lunghezza di 150 m a monte e 50 m a valle del manufatto, per permettere un miglior deflusso della piena ed in parte rivestite con massi, con funzione anti-erosiva.
La larghezza della sezione stradale è di 9,50 m, con corsie di 3,5 m e banchine laterali di 1,25 m, in conformità alla sezione C2 del DM 05/11/2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione di strade”.
L’impalcato è costituito da 2 travi principali in acciaio alte 2,10 m e lunghe 43,2 m, rinforzate trasversalmente con 6 traversi. La soletta in c.a. sulla quale transita il traffico veicolare, di altezzavariabile da 30 a 45 cm, è collegata alle travi mediante 1200 pioli.

La scelta dell’utilizzo di un impalcato in struttura mista acciaio-calcestruzzo è dovuta alla migliore versatilità e facilità di montaggio in opera. Le travi, realizzate nelle officine MAEG di Treviso, sono state assemblate a più d’opera mediante saldatura e varate nella scorsa primavera.
Tra le tipologie di acciaio disponibili da utilizzarsi per la struttura, la scelta è ricaduta sull’acciaio COR-TEN, in quanto, oltre a presentare minori problemi di manutenzione, presenta tonalità cromatiche che meglio si armonizzano con il paesaggio circostante.

Le spalle, alle quali le travi sono collegate mediante appoggi elastomerici, sono realizzate con 285 mc di calcestruzzo e poggiano ciascuna su 12 pali trivellati in c.a di 1 m di diametro e lunghezza di 30 m.
La durata per l’esecuzione dei lavori è stata di circa 1 anno, rallentata dalla difficoltà di reperimento sul mercato dei materiali, in particolare dell’acciaio, dovuta dapprima quale conseguenza dell’emergenza sanitaria, poi alla guerra in ucraina e alla successiva instabilità dei prezzi, per il quale solo nell’estate sono state definite dal legislatore le modalità di compensazione.

L‘importo dei lavori, finanziato dalla Regione Piemonte, a consuntivo è stato € 1.800.000, di cui € 1.127.000 per lavori.

I lavori sono stati eseguiti dalla S.I.M.C.O. di Cuorgnè (TO).
Il progetto è stato redatto dall’Ing. Lacava della società ALISEA di Torino, la Direzione dei Lavori ed il Collaudo sono state effettuate dell’Ufficio tecnico provinciale diretto dall’Ing. Paolo Platania con la collaborazione della 3i Engineering relativamente alla sicurezza di cantiere.