di Graziella Zaccone Languzzi
1) Eccirisiamo: l’Istituto Saluzzo-Plana di Alessandria è destinato a cambiare nome per diventare Istituto Umberto Eco: “Da Saluzzo-Plana a liceo “Umberto Eco”? Ora anche il Comune di Alessandria ha detto sì”. In sintesi: “Il collegio docenti della scuola superiore alessandrina ha infatti deciso all’unanimità il cambio di denominazione, chiedendo poi il parere alla Giunta Comunale e alla Prefettura. Da Palazzo Rosso, ora, è arrivato il sì della Giunta Abonante, all’unanimità. Cinque anni fa era stata proprio la posizione dell’amministrazione Cuttica, contraria, a rendere più difficoltoso l’iter. Dopo il sì del Comune di Alessandria dovrà arrivare anche il placet della Prefettura e, poi, del Ministero dell’Istruzione che, di conseguenza, autorizzerà l’Ufficio Scolastico Regionale a procedere” .
Si mettano in pace i tanti ex allievi del liceo Plana: collegio docenti e nuova giunta procedono all’unisono, come una sola armata. Liceo Eco sarà!
Vi chiedete se non ci siano altre urgenze, per la città e i suoi sobborghi? Ma che c’entra, la propaganda culturale non deve mai passare in secondo piano. Mai! Già dal giorno dopo del funerale di Umberto Eco ad Alessandria scattò la frenesia: che gli intitoliamo? A nessuno viene in mente le volontà di Eco nel suo testamento? “Il testamento di Umberto Eco: Per 10 anni non parlate di me”. Nel 2017, un anno e mezzo dopo la morte di Eco, in Alessandria scoppiò il caso dell’Istituto che porta il nome del matematico e astronomo dell’Ottocento, l’eroe risorgimentale Giovanni Plana: “La paradossale disfida tra Giovanni Plana e Umberto Eco per intitolare un liceo”. Se ad ogni Istituto dalla scuola materna ai licei italiani dovessero cambiare il nome per ogni personalità di grande rilievo passata tra quelle mura staremmo freschi: si pensi alla confusione che si creerebbe. Chi si può vantare di aver ottenuto il diploma nel prestigioso Liceo Plana e chi ha insegnato in tal liceo è contento che diventi altro? Sicuramente lo è il collegio dei docenti di oggi, e tanto basta. Mi piacerebbe tanto che si provasse a capire cosa ne pensano i cittadini: non è la partecipazione/consultazione del popolo uno dei cavalli di battaglia del ‘campo largo’ che amministra Alessandria?
Voto: 2
2) Deposito Nazionale Scorie Nucleari e rischio alluvioni. Da anni viene evidenziato che il temuto ‘sarcofago’, pericoloso per secoli e secoli, deve stare lontano da corsi d’acqua e falde importanti. Non sanno gli esperti della Sogin che l’Alessandrino è soggetto ad alluvioni, e che le nostre acque sotterranee sono essenziali per la vita delle nostre comunità?
Da Agenzia Ansa: è notizia di maggio 2022 che la Pianura Padana resta ad alto rischio sismico, perché nel sottosuolo esistono strutture tettoniche in grado di generare dei terremoti con alta vulnerabilità di beni e insediamenti produttivi. In merito alla nostra provincia, qui l’elenco dei Comuni in percentuale rischio 3, che significa zona che può essere soggetta a forti terremoti. Rari, però il rischio esiste. L’elenco comprende risorse agricole, aree naturali protette, industrie soggette a “Direttiva Seveso” , urbanistica e tutela del paesaggio. Il contenuto del deposito sarà di oltre 100mila tonnellate di scorie nucleari, e con esse i rifiuti del settore medico-ospedaliero. Dopo una prima selezione emerge che la nostra provincia rientra ancora nell’elenco con ben 6 siti idonei, e se il nostro territorio tace ce lo rifileranno. La notizia per niente rassicurante è del 13 ottobre : “Deposito scorie: la carta Cnai conferma i timori dei cittadini. Tutte idonee le aree della nostra provincia già al centro di un’accesa contestazione”. Promemoria delle aree: AL-1 tra Alessandria, Bosco Marengo e Novi Ligure; AL-2 tra Bosco Marengo e Frugarolo, AL-3 tra Alessandria e Oviglio; AL-8 tra Alessandria, Castelletto Monferrato e Quargnento; AL-14 tra Alessandria, Fubine e Quargnento e anche AL-13, tra Castelnuovo Bormida e Sezzadio. Per queste aree gli ettari da destinare al Deposito andrebbero a impattare negativamente su ambiente, salute, agricoltura e turismo. La scorsa settimana ho iniziato a ricevere informazioni sul rischio maltempo qui al nord, Piemonte e Lombardia sono tra le regioni europee che potrebbero subire i danni economici più gravi a causa delle alluvioni causate dal cambiamento climatico. E’ quanto emerge da Bruxelles dal Rapporto annuale Ue sullo stato delle Regioni e delle città europee: “Ue: Lombardia e Piemonte altissimo rischio alluvione”. Auspico che sia tenuto conto di questa forma di fragilità territoriale da parte di tutti, visto che ci sono stati mesi di battaglie, studi geologici e una mozione unica parlamentare a prima firma dell’On. Riccardo Molinari, e sottoscritta da altri parlamentari del territorio, risalente all’aprile 2021.
Secondo il Ministero della Transizione Ecologica “l’istruttoria è ancora in corso”, nulla di concreto e ufficiale, quindi mi rivolgo alla politica locale e nazionale: è meglio non abbassare la guardia e riprendere il fronte del NO come stanno facendo a Viterbo.
Voto: 2
3) Giorni fa mia figlia mi ha accompagnata in ospedale per una visita, e le è stato chiesto di presentare “ancora” il green pass, oltre all’utilizzo della mascherina. Tutto legittimo, si intende: si tratta del ‘colpo di coda’ del Ministro Speranza, per fortuna al capolinea del suo pessimo percorso ai vertici della Sanità. “Da molti è considerato il peggior Ministro della Salute di sempre, fa parte di un Governo in formale scadenza tra pochi giorni, ma ancora sa farsi sentire, e amare. Ecco di seguito i risultati dell’ultima ordinanza del Ministro Speranza. Ultima davvero, speriamo”.
Per fortuna gli italiani, con il loro voto democratico, si sono liberati di questo personaggio, e dello schieramento di cui è espressione. Pessima la sua gestione dell’emergenza Covid, queste le ultime news sulla validità del vaccino: “Vaccini, chi sapeva dell’inefficacia e ha taciuto dovrà pagare”. E’ l’intervista all’avvocato altoatesino Renate Holzeisen dopo l’ammissione di Pfizer sui vaccini non sterilizzanti, dove si dichiara che: “Il Governo col ministro della Salute Roberto Speranza, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Aifa e il Parlamento sapevano che i vaccini erano inefficaci nell’interrompere il contagio. Ora si aprono prospettive a 360 gradi su risarcimenti a danneggiati e lavoratori discriminati che hanno perso il lavoro. È stato un crimine contro l’umanità”. Ora, io i vaccini li ho accettati obtorto collo, ci ho guadagnato alcune reazioni avverse, problemi che prima non avevo e mi sono presa pure il Covid. Questo è tanto per capire. A Speranza ormai libero da impegni ministeriali un consiglio: si dia alla scrittura, sperando gli vada meglio dello scorso anno, con il libro sul Covid precipitosamente ritirato dalle librerie: il quadro complessivo di un fallimento.
Voto: 2