Ad Alessandria le nomine si fanno, ma non si dicono [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

I nuovi vertici delle società controllate del gruppo Amag: Rava a Reti Gas, Ronchetti a Reti Idriche. In prospettiva torna l’ipotesi dell’ingresso di Iren?

Adesso viene da pensare che quella di non comunicare e, tanto meno, aggiornare il sito internet nel rispetto della norma sulla trasparenza sia una scelta precisa. Rispetto alla quale certo Palazzo Rosso non può dirsi estraneo, visto che è il socio di maggioranza (finora l’amministrazione comunale non ha nemmeno informato ufficialmente della nomina di Mauro Bressan alla presidenza del Consorzio di Bacino dei rifiuti, benché ci sia un preciso decreto del sindaco, Giorgio Abonante).

E così, al termine del primo Consiglio di amministrazione del Gruppo Amag di Alessandria ecco ufficializzate le nomine: Emanuele Rava, classe 1978, alla guida di Amag Reti Gas e Paolo Ronchetti, tortonese, classe 1962, amministratore unico di Amag Reti Idriche.

Claudio Perissinotto, presidente del gruppo Amag, conserva temporaneamente la reggenza di Amag Ambiente. Le nomine sono state portate in cda e subito votate. A favore la maggioranza con Perissinotto, Claudio Biestro, torinese, amministratore delegato (esperienza in ambito Human Resources) e Melania Monaco, alessandrina, esperienze nel campo delle risorse umane e del management, che hanno votato a favore, mentre si sono astenuti i consiglieri di minoranza: Paolo Arrobbio (già presidente del gruppo), indicato dal Comune di Acqui Terme, e Maria Rapetti, consigliere espressione dei piccoli Comuni e riconfermata nell’incarico.

Ovviamente inutile cercare atti, delibere, documenti, curriculum o altre informazioni sul sito. Benché il rispetto delle norme sulla trasparenza sia un obbligo, niente di tutto questo si può ancora leggere.

Sarà interessante capire come si muoveranno i nuovi responsabili delle società controllate del gruppo Amag di fronte alle sfide di un mercato sempre più complicato e a impegni importanti come la ‘Smart City’, gli investimenti sulle reti, la filiera dei rifiuti.

E visto che la politica è ovviamente dietro a ogni singola nomina (sarà interessante vedere chi rivendicherà pubblicamente l’indicazione di Ronchetti) e a ogni scelta di politica industriale, torna ad affacciarsi il possibile interesse del gruppo Iren nei confronti della capogruppo alessandrina. Peraltro, Iren Mercato ha acquisito l’ottanta per cento di Alegas e il ritorno di una progettualità industriale che vede Iren Spa al centro di una operazione con Amag non sarebbe poi molto peregrina. Durante l’amministrazione comunale guidata da Rita Rossa era stata data una indicazione chiara all’allora vertice di Amag che con Stefano De Capitani ha avviato la prima ricerca di un partner industriale.

Comunque vada, si vedrà. In ogni caso, l’ingresso di un socio privato sarebbe destinato a cambiare tutto, con conseguenze al momento difficili da mettere a fuoco. Per ora la gestione dei servizi avviene ‘in house’ (quando le pubbliche amministrazioni svolgono attività di competenza attraverso propri organismi, senza ricorrere al mercato), ma se entra un socio privato, anche con una quota di minoranza, le concessioni decadono e devono essere messe a gara. Con risultati anche imprevedibili. Non bisogna dimenticare che per un gruppo come Amag i valori patrimoniali sono in larga misura rappresentati proprio dalle reti.