Mascherine a scuola escono dalla porta e rientrano dalla finestra?

Ci viene segnalato dai genitori che in alcune scuole del nostro territorio i dirigenti scolastici, quando vengono riscontrati casi di positività tra gli studenti, impongono agli altri alunni l’uso delle mascherine (non semplicemente chirurgiche ma FFP2) per ben 10 giorni, pena (non esistendo DAD) l’esclusione dalle lezioni per chi non accetta.

Ma la presenza di casi di positività non rappresenta evidentemente un segnale di allarme poiché si tratta di numeri che rientrano nella statistica, presenti tra la popolazione scolastica come in qualsiasi altro gruppo sociale.
Quindi, servirsene per reintrodurre l’uso delle mascherine crea notevoli perplessità, e questo per più di un motivo.

In primo luogo, perché è ormai dimostrata l’inutilità delle mascherine per arrestare il coronavirus, a fronte di danni certi che invece le stesse producono.

In secondo luogo, perché non si comprende quale sarebbe la norma di legge che giustificherebbe questa imposizione, tanto che l’Associazione Nazionale Presidi ha messo in guardia i propri associati sul fatto che difettano le basi normative per imporre tale obbligo.

In realtà, i dirigenti scolastici che stanno attuando questa strategia di reintroduzione strisciante si appellano ad un “Vademecum” diffuso in allegato ad una “nota” del Ministero dell’Istruzione datata 28.8.2022, che richiama la Circolare del Ministero della Salute n. 019680 del 30/03/2022.

Peraltro, appare del tutto inappropriato invocare tale Circolare del 30.3.2022 poiché essa aveva l’espressa finalità di fornire modalità operative relative a quello specifico momento emergenziale, momento chiaramente superato dalla nota del Ministero dell’Istruzione n. 1998 del 19.8.2022 in cui si afferma che le disposizioni emergenziali esauriscono la loro validità al 31.8.2022 e quindi non prolungano i loro effetti all’anno scolastico 2022/23.

L’imposizione dell’obbligo assume quindi l’aspetto di una decisione unilaterale del dirigente scolastico o dell’insegnante.

A fronte di questo inquietante scenario, Italexit esprime la propria solidarietà agli studenti e alle famiglie e si mette a disposizione per ogni azione a tutela che si desideri intraprendere.

Franco Quaglia (Italexit Coord. Circolo Prov. Asti)
Alberto Costanzo (Italexit Coord. Circolo Prov. Alessandria)