Uno dei più importanti, o forse, il più importante Distretto mondiale dell’oreficeria, cambia passo. Dopo anni di crescita contrassegnata da un costante miglioramento qualitativo, dalla concentrazione, spalla a spalla con le botteghe artigiane, di molte aziende dalle radici ancora familiari ma dal respiro internazionale e di brand leader della gioielleria e del design orafo, Valenza spinge sull’acceleratore. E lo fa avviando un piano complessivo di lancio a livello mondiale, che fa perno sul marketing, sulla comunicazione, oltre che sulla formazione (anche con l’avvio a ottobre per primo corso Its del gioiello), sulla ricerca e innovazione tecnologica e sulla logistica di territorio.
È il primo step di questo progetto che è destinato ad accendere i riflettori su un Distretto che per decenni ha operato sui mercati mondiali grazie alle individualità imprenditoriali che hanno fatto, e fanno tuttora, la storia di Valenza, senza però un’identità forte e univoca.
A segnare la svolta sono, da un lato, la Fondazione Slala – Sistema logistico del nord ovest d’Italia, che ha come ragione sociale lo sviluppo del Basso Piemonte e che sino a oggi ha concentrato la sua attenzione sul settore della logistica delle merci e dal 2018 sulla mobilità delle persone, dall’altra la Fondazione “Mani Intelligenti” impegnata sul fronte della formazione continua dei nuovi talenti dell’arte orafa. Attraverso un’adesione incrociata delle due Fondazioni, si apre uno scenario di collaborazione allargata su progetti mirati ad assicurare una visibilità dell’intero Distretto e delle sue aziende, attuare azioni mirate di marketing sui mercati internazionali e non ultimo varare un progetto della “logistica del lusso”. Si tratta di un piano destinato da un lato a semplificare e migliorare la mobilità dei tanti tecnici che ogni giorno raggiungono il posto di lavoro a Valenza, dall’altro di rendere possibile una fruizione intelligente del territorio e delle sue realtà produttive e tecnologiche di eccellenza attraverso itinerari e metodologie di incoming turistico che per Valenza dovrebbero, in queste modalità, rappresentare una innovazione assoluta.
Su questo progetto di “Logistica del lusso”, Slala sta mettendo a punto un piano di “conurbazione” tra Valenza e Alessandria per assicurare una gestione congiunta dei servizi di trasporto pubblico di cui possano usufruire gli addetti che lavorano nelle aziende valenzane e che oggi possono obbligatoriamente contare solo sulle auto private per raggiungere il luogo di lavoro.
“Sarebbe tuttavia profondamente limitativo – afferma Cesare Rossini, presidente della Fondazione Slala – individuare in queste mosse iniziali, lo scopo dell’alleanza fra Slala e Mani Intelligenti: nel mirino è infatti un rilancio complessivo e un coordinamento attraverso il territorio, delle realtà artigianali, aziendali, di design; un piano che trasformi Valenza dall’eccellenza nascosta e sussurrata di oggi, in un grande polo di sviluppo percepibile nel mondo e in particolare in quel mercato del lusso che, secondo le previsioni economiche più aggiornate, dovrebbe subire in modo solo marginale l’impatto della crisi economica mondiale”.
In questa ottica Slala ha anche acquisito il marchio ‘DiValenza – Impronta orafa’ dal Consorzio del marchio di Valenza ed è stata costituita una nuova Commissione interna che si occuperà della ‘Logistica del lusso’. Il presidente è Carlo Frascarolo; coordinatrice, Barbara Rizzi; membri effettivi: Daniele Boccardi, Alessia Crivelli, Marco Novarese, Roberto Re, Piercarlo Rossi, Mara Scagni, Alessia Zaio.
Secondo Alessia Crivelli, presidente della Fondazione ‘Mani Intelligenti’, “questa alleanza fra le due Fondazioni e gli obiettivi che sottende, sancisce per la prima volta, in un’area caratterizzata da sempre da un forte individualismo la volontà di compiere un percorso insieme e di far conoscere Valenza nel mondo, non solo attraverso il prodotto finale delle sue eccellenze, ma in quanto concentrazione unica di professionalità inimitabili, che si esplicitano nei grandi gruppi, che in modo sempre più convinto e significativo, si stanno insediando in questo territorio, ma anche nelle centinaia di eccellenze professionali e artigiane”
“La sinergia fra Slala, fra i cui soci fondatori figurano il Comune di Valenza e la Scuola di formazione, e Mani Intelligenti – conclude Alessia Crivelli – può davvero segnare una svolta epocale, facendo emergere per la prima volta anche a livello di comunicazione e di marketing la realtà di una unione di persone anziché singole individualità; facendo quindi emergere un territorio unico nel mondo in grado di raccontare un mestiere altrettanto unico”.
I numeri del polo orafo di Valenza (rilevazione statistica della Camera di Commercio di Alessandria – Asti aggiornata all’anno scorso): le imprese orafe di Valenza sono 696, pari al 30% del totale delle imprese, e occupano oltre 4.200 addetti. Le imprese artigiane orafe sono 540, pari al 23% del totale imprese. Il Distretto orafo di Valenza (comprende anche i Comuni di Bassignana, Pecetto di Valenza e San Salvatore) conta 743 imprese orafe totali per circa 4.400 addetti.
L’export del Distretto si è attestato nel 2021 su 1.446.000.000 euro contro i poco più di due miliardi del 2019 (fonte: Monitor dei Distretti di Intesa SanPaolo).
Ogni anno vengono lavorate circa trenta tonnellate d’oro e quasi il novanta per cento delle pietre preziose importate in Italia (fonte: Centro estero internazionalizzazione Piemonte)
“In questo quadro di riferimento – conclude Rossini – quadro a oggi poco valorizzato, affermare che il Distretto valenzano dell’oro punta con decisione alla leadership mondiale, è tutt’altro che infondato”. E non a caso il Sindaco di Valenza Maurizio Oddone ha parlato esplicitamente della necessità di rilanciare l’”orgoglio valenzano”.