di Ettore Grassano
“Lavoro, lavoro, lavoro: è questa la ricetta su cui punteremo nel prossimo quinquennio per la crescita di Alessandria. Ma se ripenso alle condizioni in cui abbiamo trovato la città, e l’ente comune, nel 2017, non posso che vedere il bicchiere mezzo pieno. Ora avanti tutta, con fiducia: in altri cinque anni completeremo i tanti progetti in corso d’opera”.
Un Gianfranco Cuttica di Revigliasco in splendida forma, che sa alternare ironia ed entusiasmo, infiamma la platea del centro destra alessandrino, e lancia ufficialmente una lunga campagna elettorale.
Al suo fianco, dopo i non pochi patemi dei giorni scorsi (“Conseguenza di ‘frizioni’ e schermaglie tattiche tra Lega e Fratelli d’Italia a livello nazionale, qui su scala provinciale i rapporti sono sempre stati eccellenti”, hanno ribadito sia Federico Riboldi che Alessandro Traverso, coordinatore provinciale il primo e comunale il secondo del partito di Giorgia Meloni), c’erano tutti: gli esponenti dei tre partiti principali del centro destra, Lega, Forza d’Italia e Fratelli d’Italia, e la lista civica Per Alessandria, rappresentata dal consigliere comunale Elisabetta Onetti e dall’assessore Silvia Straneo. E più volte è stato ribadito che, nelle prossime settimane, l’alleanza potrebbe allargarsi ad altri soggetti che, in questi giorni, si stanno organizzando.
Al tavolo dei relatori prima i segretari cittadini Giampaolo Lumi (Lega), Davide Buzzi Langhi (Forza Italia), Alessandro Traverso, poi i provinciali Daniele Poggio (Lega), Ugo Cavallera (Forza Italia) e Federico Riboldi (Fratelli d’Italia) hanno ribadito un concetto fondamentale: si può e si deve vincere al primo turno. Ed è stato Davide Buzzi Langhi, in particolare, ad evidenziare da un lato gli enormi passi in avanti compiuti in questi anni sul fronte di progetti realizzati, o di prossima realizzazione. Dall’altro la fortissima empatia umana del sindaco Cuttica, uomo del dialogo, capace di ascoltare, e di trovare la necessaria sintesi.
E’ toccato poi all’on. Riccardo Molinari, in video collegamento, ribadire quanto Alessandria sia cambiata, in meglio, in questi anni, e soprattutto come il sindaco Cuttica e la sua giunta, in piena sintonia con la Lega in Parlamento, abbiano saputo ‘disinnescare’ le mine finanziarie ereditate dal centro sinistra (“ma non basta ancora, siamo già al lavoro sul nuovo regalo del tandem Rossa Abonante: i 23 milioni di debito nell’ambito del fallimento ATM”), ma anche al contempo lavorare su un’immagine positiva e internazionale della città, ‘senza andare a piangere o a strillare in tv, ma lavorando sodo, e con idee chiare”. Qualsiasi riferimento al recente passato, che gli alessandrini ben ricordano, è assolutamente voluto.
Poi la scena è stata tutta di Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che ha sedotto la platea, da grande affabulatore, raccontando aneddoti sul suo ingresso, nel 2017, in un Palazzo Rosso fatiscente e in abbandono, con consegna delle chiavi da parte di dirigenti ‘in fuga’. “Ma non ci siamo persi d’animo, e anche il covid ci ha visti qui, in trincea, perché non si poteva fare niente di diverso, per dare un segnale forte a tutta la nostra comunità. Possiamo dire di aver realizzato in cinque anni tutto ciò che ci eravamo prefissati? Non del tutto, per i tanti imprevisti sopraggiunti: penso alla pandemia, ma soprattutto ai macigni finanziari ereditati dal centro sinistra. Ma se penso a tutti i progetti che stiamo realizzando, dal campus universitario all’ospedale con Irccs, dal ponte Bormida al rilancio della logistica e delle attività produttive, non posso che dire a tutti voi non fermiamoci, non adesso. Non per vanità, ma perché ho davvero timore che tanta progettualità potrebbe andare perduta, e sarebbe un danno enorme per questa comunità”.
Il primo cittadino di Alessandria lo ribadisce ulteriormente, si capisce che gli sta a cuore: “Noi siamo per una comunità attenta ai deboli, pronta a sostenere gli ultimi: ma in contesto di economia sana, dinamica. Diffidiamo da chi ci propina un modello fatto di assistenzialismo, sussidi, assegni di cittadinanza: quella sarebbe una comunità di sudditi, o quanto meno di clienti. Alessandria e gli alessandrini meritano lavoro, lavoro, lavoro. Non assistenza fine a se stessa”.
Avanti con fiducia dunque, come recita lo slogan della campagna elettorale. Da oggi il sindaco Cuttica e il centro destra al completo (o quasi, attendendo ancora qualche new entry) sono ufficialmente in campo.