“Se il consigliere comunale del Pd Giorgio Abonante intende candidarsi alla guida della città almeno si informi sui fondamentali: non solo ovviamente AMAG non è mai stata venduta, come egli afferma nell’intervista pubblicata sabato scorso su un quotidiano, ma negli ultimi anni l’unico ad aver valutato questa ipotesi è stato proprio lui, nella sua veste di assessore al Bilancio e alle Partecipate, durante l’ultimo anno di mandato della Giunta Rossa. Poi per fortuna nel 2017 gli alessandrini hanno fatto scelte diverse, e il Gruppo AMAG è rimasto sotto saldo controllo comunale: e così sarà anche nel prossimo quinquennio”.
Il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, commenta con un po’ di ironia un’affermazione davvero senza fondamento (ansia da campagna elettorale? Al voto mancano ancora tre mesi..) del candidato sindaco in pectore di centro sinistra e 5 Stelle (ormai ‘stampella’ di seconda fila del Partito Democratico), relativa ad una inesistente cessione del Gruppo AMAG.
“Legittima la critica rispetto alla decisione di cedere le quote di maggioranza di Alegas – sostiene il sindaco di Lega e centro destra -, anche se più volte è stato dimostrato, nelle diverse commissioni come in consiglio comunale, come si tratti in realtà di operazione molto vantaggiosa per la città, poiché realizzata a condizioni economiche complessive eccellenti, a fronte di un’attività, quella della commercializzazione del gas, dalla redditività sempre più risicata, e dagli altissimi rischi. Insomma ha senso investire sulle reti del gas, e quello AMAG sta facendo e farà, mentre la vendita del gas stesso sarà sempre più un business nelle mani di pochi player nazionali. Ma se Abonante intende candidarsi sindaco non parta con il piede sbagliato, mistificando la realtà. L’unico ad aver ipotizzato, negli anni in cui il Gruppo AMAG era guidato dal suo compagno di partito Mauro Bressan, di vendere AMAG fu proprio l’allora assessore Abonante, affidando ad una società genovese una costosa due diligence (oltre 100 mila euro) per valutare il valore di mercato delle diverse società del Gruppo, e dell’intera multiutility. A noi di vendere AMAG francamente non è mai venuto in mente, e anzi stiamo lavorando a progetti innovativi, dalla smart city alla produzione di energia sfruttando i principi dell’ecosostenibilità e dell’economia circolare, che intendono puntare proprio sull’assoluta centralità della stessa AMAG”.
“Proprio in questi giorni peraltro – conclude il sindaco Cuttica – siamo alle prese con l’ennesimo ‘regalo’ della gestione Rossa Abonante: il tribunale civile di Torino, sezione imprese, ha condannato il nostro comune a pagare circa 23 milioni di euro nell’ambito del fallimento ATM: una cifra folle, che significherebbe dissesto per la città e danni enormi per i cittadini. Frutto, come evidenzia la sentenza, delle scelte fatte dal centro sinistra, in riferimento agli esercizi ATM 2012-2015. Confidiamo che il Pd rinunci alla disinformazione da campagna elettorale, e anteponga il bene della comunità alessandrina agli slogan e alla propaganda”.