Progetto Forte Acqui presentato in comune ad Alessandria. L’Associazione Commercianti del Cristo: “Siamo pronti a partire”

Due progetti importanti quelli seguiti in questo periodo nel Quartiere Cristo.
Il primo riguarda il punto D le aule Musica e Dj che il gruppo giovani dell’Associazione dei Commercianti del Cristo intende riaprire ai giovani di tutta la Città entro la primavera con la preziosa collaborazione del Cissaca.

In questi giorni è stata inviata una richiesta di velocizzare i tempi proprio al Cissaca per tornare ad offrire un punto di riferimento storico per i giovani, le due aule musicali di Via Parini sono chiuse oramai da moltissimi anni e con la riapertura si offrirebbe l’opportunità di tornare a suonare per band e dj.

Il secondo riguarda Forte Acqui, il quartiere vuole “gestire” questa importante realtà di oltre 4000 mq, è stato ufficialmente presentato il progetto con una richiesta di convenzione di 9 anni.

La proposta partita dall’Associazione dei Commercianti del Cristo con il supporto del Gruppo Giovani, della Commissione Alessandria Sud e di diversi partner pronti a sostenere il progetto.
L’idea (emergenza covid permettendo) è di organizzare un primo grande evento per Pasquetta.

Un progetto a Lungo termine restituito ai cittadini che possa diventare un punto di ritrovo per tante idee. Primi interventi: illuminazione, videosorveglianza e valorizzazione area verde. Inviato il Progetto ora si attende un cenno dall’Amministrazione.

“In riferimento agli scopi statutari dell’Associazione, si propone quanto segue relativamente alla proposta di cura dell’immobile comunale Ex-Forte Acqui sito nel quartiere Cristo di Alessandria.
L’Associazione Commercianti si propone come unico interlocutore nei confronti dell’Amministrazione comunale al fine di risultare gestore dell’area di cui al precedente comma, operando su di essa una serie di attività di seguito descritte, finalizzate alla conservazione ed alla valorizzazione non solo dell’immobile, ma anche delle aree di pertinenza.

In riferimento a precedenti sopralluoghi effettuati nel 2021 congiuntamente a tecnici e funzionari dell’attuale Amministrazione cittadina, si identificano di seguito una serie di aree oggetto di intervento, ed in particolare ci riferisce all’attuale struttura del Forte, identificabile nella seguente planimetria generale di cui allo stralcio catastale.”

Rif.
Descrizione
A Ingresso veicolare da strada Casalcermelli
B Area ingresso / sosta
C Immobile ex associazione Diritti Globali
D Ingresso al Forte Acqui
E Area verde interna
F Fortini di recinzione
G Fortino di recinzione accessibile da area ingresso
H Zona porta secondo accesso
I Zona insediamento giardini assegnati a Caritas
L Zona insediamento apicoltura APS Cambalache
M Zona percorso di accesso verso via Maria Bensi
P.C.
Area destinata alle attività della Protezione Civile.

“In considerazione delle finalità sociali dell’Associazione Attività e Commercio Quartiere Cristo, si propone di collaborare con l’Amministrazione comunale al fine di realizzare una serie di interventi a breve, medio e lungo termine, in grado di conservare l’attuale struttura e generare al suo interno dei servizi da dedicare agli abitanti del Quartiere Cristo e dell’intera cittadinanza di Alessandria.
Nel dettaglio si propone quanto segue in considerazione del pregio storico dell’immobile, ed in considerazione degli eventi spesso dannosi che si sono rilevati negli anni, sia per la struttura che per il decoro cittadino:

Interventi conservativi e migliorativi ai fini della sicurezza

– la realizzazione di un impianto di illuminazione tale da permettere una migliore sorvegliabilità, e per garantire un sufficiente livello di sicurezza per i fruitori della struttura nelle ore pre-serali sia estive che invernali. A meno di esigenze tecniche di installazione, risulterebbe un ridotto impatto architettonico, in quanto si potrebbero impiegare strutture di supporto per i corpi illuminanti già esistenti e presenti nell’area verde;

– la realizzazione di un impianto di videosorveglianza finalizzato a permettere la sorvegliabilità da remoto dell’area all’aperto, in particolare durante gli orari di chiusura per evitare accessi fraudolenti o comunque non autorizzati da parte di coloro che potrebbero arrecare danno a sé stessi ed alla struttura;

– l’identificazione e la messa in sicurezza tramite la creazione di segregazioni invalicabili delle aree identificate come “fortini” e comunque di tutte le zone che potrebbero fornire rifugio per persone o animali, tali da costituire un pericolo per i fruitori dell’intera area;
identificazione e messa in sicurezza delle zone pedonabili, sentieri e passaggi che saranno resi disponibili ai fruitori della struttura, al fine di permettere movimenti in sicurezza, evitando danni da inciampo provocati da buche, tombini e quant’altro ad oggi rilevato sul sedime“;

– messa in sicurezza tramite la creazione di segregazioni invalicabili dell’area identificata alla lettera “G” della planimetria generale, in quanto risulta essere una costruzione di non accertata stabilità strutturale, con dislivelli, ostacoli e buche, tali da generare gravi conseguenze a coloro che dovessero muoversi all’interno.

– ripristino della chiusura della zona del secondo accesso identificabile alla lettera “H” in planimetria generale, in quanto il precedente portone è stato divelto in seguito ad atti vandalici, e ad oggi ne risulta un accesso non gestibile, sempre fruibile. Tale intervento potrà garantire la creazione di un varco sorvegliabile e soprattutto garantire un secondo accesso in sicurezza, da utilizzarsi come varco di soccorso per mezzi e uomini delle pubbliche assistenze, nel caso in cui si procedesse all’organizzazione di eventi pubblici o più in generale qualora l’accesso principale non risultasse utilizzabile.
Interventi conservativi e migliorativi ai fini ambientali

– l’identificazione della piantumazione presente nell’area interna del Forte, al fine di effettuare le dovute manutenzioni ordinarie per la valorizzazione floristica di quanto esistente, rispondendo pertanto ad un criterio di conservazione dell’ambiente;
esecuzione delle operazioni di sfalcio dell’erba nell’area centrale del Forte e nei sentieri perimetrali, ai fine di mantenere la fruibilità dell’area entro livelli di decoro e sicurezza, onde evitare accumuli di materiali ancorché combustibile, specie nella stagione estiva;

Interventi conservativi e migliorativi relativi all’immobile “C”
Per quanto riguarda l’immobile sito nell’area di ingresso e sosta, identificato nella planimetria generale alla lettera “C”, potrebbe risultare idoneo per la realizzazione di un punto di aggregazione per coloro che usufruiscono dell’area del Forte Acqui, mettendo a disposizione un punto di ristoro, i servizi igienici, nonché uno spazio da dedicare ad attività di tipo associativistico.

Questo permetterebbe altresì non solo di disporre di un presidio continuativo, ma anche di disporre di punto di aggregazione anche per la stagione invernale.

In funzione delle attività che verranno sviluppate sarà ipotizzabile la risistemazione degli ambienti interni, apportando le necessarie integrazioni a livello impiantistico, nonché provvedere al mantenimento della struttura attraverso interventi di manutenzione ordinaria e, qualora sostenibili, anche di manutenzione straordinaria.
Attività relative all’area verde interna
In riferimento alle attività che si propongono relativamente all’area verde interna, rif. “E” in planimetria, queste saranno finalizzate alla realizzazione di ripartizioni che possano ospitare sia attività continuative, sia eventi occasionali. La proposta si articola proponendo l’attrezzaggio di aree specifiche distanziate tra loro, al fine di ospitare:

– attività sportive,
– attività ludico ricreative per bambini con l’installazione di un’area giochi ecosostenibile,
– creazione di percorsi a contatto con la natura per coloro che intendono semplicemente svagarsi in un ambiente extra urbano,
– attività di educazione ambientale a favore di bambini ed adulti condotte da soggetti specializzati,
– attività individuale con animali da compagnia ed affezione.

Queste risultano essere solo alcune delle iniziative che si intende proporre al fine della presenza continuativa nell’area verde centrale del Forte Acqui.

Attività nel campo sociale
In considerazione degli sviluppi sociali che la gestione di Forte Acqui potrebbe creare, ed in considerazione di alcuni rapporti già avviati con le associazioni già insistenti sul sedime, l’Associazione Attività e Commercio Quartiere Cristo si propone di collaborare con l’APS Cambalache e l’ente CARITAS in quanto risultano essere soggetti che sviluppando le loro iniziative nelle aree identificabili in planimetria generale alle lettere “L” ed “I”, e pertanto dalla valorizzazione dell’area dell’intero Forte, si potrebbe sviluppare una nuova coscienza sociale basata sulla reciproca collaborazione.
Si segnala altresì che sarà prioritario da parte dell’Associazione, il coinvolgimento degli abitanti senza alcuna discriminazione riferibile a fattori associativistici, etnie, origini, né genere. Soprattutto la base di tutte le attività che verranno sviluppate risulterà essere quella della più ampia inclusione sociale che si possa offrire, non solo per le persone fisiche ma anche per tutte quelle associazioni che ad oggi incontrano difficoltà di vario genere nella prosecuzione delle loro attività per mancanza di spazi idonei.
Qualora l’Amministrazione giudicasse positivamente quanto sopra descritto, si provvederà a redigere un programma dettagliato, anche in relazione al carattere temporale di applicabilità (progettazione a breve, medio e lungo termine), delle attività che sono state sommariamente descritte ai punti precedenti e che vedranno quale punto baricentrico il Forte Acqui.”

http://wikimapia.org/24072569/it/Forte-Acqui

Il Forte Acqui era la più meridionale tra i forti eretti nel XIX secolo a protezione di Alessandria, allora la più importante base militare del Regno di Sardegna. Come dice il suo nome era destinato a proteggere la strada tra Alessandria ed Acqui Terme, che garantiva il collegamento con la Riviera Ligure attraverso il Sassello ed il colle di Cadibona verso Savona. Da tempo dismesso sorge al centro di una leggera depressione ed è circondato da alberi e vegetazione, che ne fanno una piccola oasi di verde, putroppo poco conosciuta ed utilizzata, all’interno della città.