L’assessore Ciccaglioni: “Cresce ad Alessandria il numero di persone senza casa: attivate nuove tende in Viale Milite Ignoto, e posti letto da parte dell’Associazione APS Social Domus”

A seguito del perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e delle difficili condizioni metereologiche del periodo invernale, il Comune di Alessandria ha chiesto e ottenuto dalla Prefettura il potenziamento delle strutture per i senza fissa dimora.

“Ci sono state concesse in comodato gratuito – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Piervittorio Ciccaglioni – 4 tende da campo della Protezione Civile, complete di 24 posti letto, da aggiungersi alle 2 tende da campo di pari caratteristiche già attive, da installare in una porzione dell’area demaniale adiacente al parcheggio camper dei giostrai di viale Milite Ignoto, al Quartiere Orti, dotata di servizi igienici, acqua e elettricità”.

L’inziativa, portata avanti dal comune di Alessandria insieme alle associazioni che si occupano della gestione del servizio ai senza tetto, consentirà di offrire ospitalità ad un maggior numero di persone, in considerazione delle richieste di assistenza in costante crescita.

Non solo. Poichè le condizioni climatiche dei prossimi due mesi saranno presumibilmente critiche, i componenti dell’Osservatorio Sociale hanno chiesto di potenziare, in condizioni di sicurezza, l’erogazione dell’energia elettrica per l’illuminazione e il riscaldamento delle tende, e di individuare anche nuove soluzioni abitative più tradizionali, considerato che le strutture della Caritas sono, a causa del covid, a capienza ridotta.

Un segnale importante e immediato è arrivato dall’Associazione APS Social Domus, che ha offerto 10 posti letto per gennaio e febbraio presso l’ex Istituto Suore Immacolatine.

“Esprimo la mia più forte e sincera soddisfazione – sottolinea l’assessore Ciccaglioni – per il grande lavoro di squadra di queste settimane, che ci sta consentendo di fronteggiare con determinazione una situazione certamente molto seria e complicata. L’obiettivo che unisce tutti i soggetti coinvolti nel progetto è riuscire a rendere meno duro l’inverno per tante persone duramente colpite dalla povertà, in un momento in cui freddo e rischi connessi alla pandemia moltiplicano le difficoltà”.