Terme Acqui precisa: “Rimane aperto il centro termale curativo in via XX Settembre”

Riceviamo e immediatamente pubblichiamo. Precisando che l’affermazione, tra virgolette, è da attribuirsi a Uiltucs Alessandria.

 

Vi scrivo dalla Terme di Acqui per evidenziare un grossolano errore su un articolo comparso ieri sul Vostro quotidiano di cui Vi inserisco sotto link:

https://mag.corriereal.info/wordpress/2020/10/27/uil-chiudono-le-terme-di-acqui-subito-misure-a-sostegno-dei-lavoratori-quali-prospettive-per-il-futuro/?fbclid=IwAR0Srh6-ULO3IiVvymyl71ABkUAh2jPAlwn9QMk6nIvKpOzWjTr_bL2RuSg

In questo articolo così scrivete:” la direzione del Grand Hotel Nuove Terme di Acqui Terme ha deciso di chiudere a partire da mercoledì sia l’hotel che il centro termale”

in realtà è assolutamente indispensabile chiarire che le uniche strutture in chiusura saranno il Grand Hotel Nuove Terme con la sua SPA benessere, mentre come da ultimo DPCM resterà aperto  il centro termale curativo in Via XX Settembre ad Acqui Terme poichè effettua prestazioni curative.

Tale precisazione è necessaria perchè il Vostro articolo ha ingenerato fraintendimenti e dubbi sulla clientela che usufruisce delle cure termali.

Cordiali saluti

Terme di Acqui

 

 

 

 

La Uil di Alessandria lancia l’allarme: “Arriva da Acqui una nuova notizia che desta grande preoccupazione sul fronte occupazione. Infatti, a seguito dell’entrata in vigore dell’ultimo DPCM e del conseguente crollo delle prenotazioni, che va di pari passi con l’aumento delle cancellazioni dei soggiorni precedentemente prenotati, la direzione del Grand Hotel Nuove Terme di Acqui Terme ha deciso di chiudere a partire da mercoledì sia l’hotel che il centro termale”.

Ovviamente non si sa quando la struttura riaprirà alla clientela.

“Sperando che si tratti di una misura temporanea, come Uiltucs abbiamo già provveduto alla richiesta di incontro con la direzione della struttura, mettendo a conoscenza di questo anche il sindaco della città termale”.

Maura Settimo, Segretario Uiltucs Alessandria: “Il nostro obiettivo è ovviamente valutare le misure di sostegno al reddito e lavorare per la garanzia dei posti di lavoro per i circa 35 dipendenti della struttura. Ricordiamo che il personale dell’hotel era stato già messo in cassintegrazione a seguito del lockdown dei mesi scorsi”.