Rimaniamo sempre più esterrefatti dalle dichiarazioni del segretario della lega Novese: ripetere in modo stucchevole ed ossessivo “chi c’era prima” serve solo a nascondere il vuoto di idee e di visione per il nostro territorio.
Non abbiamo trovato un’idea che sia una su logistica, mobilità, sviluppo.
Abbiamo letto che è amico di Molinari, buon per lui, ma è di Novi e degli interessi dei novesi che si deve occupare non della visione del capogruppo della Lega in Parlamento.
Ci risponda su San Bovo, sulle crisi industriali; difendere le nostre industrie, difendere il rilancio di San Bovo non è campanilismo ma è difendere il lavoro e la ricchezza dei cittadini di Novi e del territorio.
Sul CIT esiste una sola grande verità: salvaguardare i posti di lavoro e i livelli occupazionali e garantire il funzionamento del trasporto pubblico locale che è essenziale soprattutto per i collegamenti extraurbani.
Farebbe bene, invece di lanciare proclami a mezzo stampa, a chiarire cosa intendono fare nelle sedi preposte, come il consiglio comunale, sul piano industriale (che loro hanno commissionato mentre perdevano mesi sulla nomina del nuovo Presidente del CIT dopo che quella del neo-consigliere Bonvini è risultata incompatibile).
Sulle partecipate non a Perocchio, ma agli amministratori nominati vogliamo dire una cosa: buon lavoro.
Le parole del nuovo AD di Acos S.p.A., Giorgio Pafumi (che consiglieremmo al giovane segretario leghista di leggere) confermano la buona gestione di una macchina complessa, chi ha la responsabilità di gestione adesso ha il compito di mantenere i risultati ottenuti, perché sono patrimonio e ricchezza per tutto il territorio: altro che scatole cinesi.
Come PD di questo vogliamo discutere: del futuro.
Ci sembra che però la Lega preferisca stare in campagna elettorale permanente discutendo del passato e tralasciando il fatto che al governo della città ci siano loro.
Ricordiamo che nei momenti di emergenza il PD ha sempre rifuggito la polemica perché riteniamo che ci siano momenti in cui ci si deve mettere a disposizione della propria comunità con proposte e umiltà: chi è maggioranza nel senato cittadino ha preferito ignorare e far da sé.
Tuttavia, quando si governa non si invoca il destino cinico e baro ma si cercano, talvolta si inventano, le soluzioni per gestire l’emergenza.
I democratici novesi sono in campo con la forza della loro tradizione ma anche con una nuova generazione e nuove idee: la smettano quindi Perocchio e i “suoi” di provare a trascinarci in una discussione sull’ieri perché non ci troveranno.
Noi siamo già in cammino verso il futuro…
Pd Novi Ligure