I recenti incontri svolti alla prefettura di Alessandria alla presenza della Regione e del Ministero dei Trasporti con anche il commissario del terzo valico hanno riportato al centro del dibattito pubblico la questione relativa al terzo valico.
Nella giornata del 26 giugno i circoli del PD interessati dal passaggio del terzo valico nella zona di Novi e di Tortona si sono riuniti per ribadire la necessità che le risorse previste dal CIPE per le opere compensative, circa 49 milioni, siano utilizzate per un piano di sviluppo condiviso del territorio.
I Democratici ribadiscono che le risorse sono giunte a seguito dell’impegno dei sindaci negli anni passati per rendere l’opera un’opportunità per tutto il territorio e che il piano di sviluppo deve essere costruito integrando le necessità degli undici comuni coinvolti (si ricorda, infatti, che i comuni hanno potere di veto su di esso). Le esigenze che sono state sottolineate riguardano logistica e turismo: per questo è fondamentale che si superino i particolarismi di campanile che si faccia squadra.
Per ciò che concerne la logistica occorre costruire un sistema integrato che si articoli sul rilancio di Novi San Bovo, sullo scalo merci di Alessandria e l’interporto di Rivalta Scrivia. La retroportualità di Genova riguarda tutti e un sistema logistico integrato e funzionante è fondamentale per far funzionare la ripresa anche per i settori produttivi.
In merito al coinvolgimento di Slala, si ritiene che sia urgente che essa chiarisca quale sia l’indirizzo che vuole dare allo sviluppo logistico e che non sia semplicemente amplificatrice degli interessi della sola città di Alessandria.
Nel post-Covid risulta necessario per il territorio favorire la crescita della vocazione turistica con interventi mirati.
Siamo consapevoli che le risorse in essere non siano sufficienti, ma se sapremo fare squadra potremo avviare un percorso virtuoso che faccia andare avanti tutti e non solo qualcuno.
Ai temi citati, si aggiunge quello della messa in sicurezza del territorio per quel che concerne il dissesto idrogeologico: troppo spesso ci siamo ritrovati esposti a rischi per calamità ambientali come ad esempio l’alluvione dell’ottobre 2019.
Ad essere interessati sono i Comuni, la Provincia e la Regione: ognuno di questi attori deve fare la sua parte.
Il PD è al lavoro per costruire condivisione e coesione sul territorio a fronte di una destra vorace e aggressiva che sembra voler favorire particolarismi e interventi di corto respiro. Per questo, attraverso il consigliere regionale Ravetti faremo da cassa di risonanza in Regione per la salvaguardia del territorio e nei consigli comunali e in consiglio provinciale presenteremo degli odg per chiedere di non perdere una straordinaria occasione di crescita: ci auguriamo che il centrodestra a trazione leghista non si sottragga.
Partito Democratico di Novi Ligure