Un palleggio contro il bullismo [Buongiorno Tortona]

di Anna Sgheiz

 

La Regione Piemonte con legge regionale nel 2018 ha previsto una normativa su bullismo e cyberbullismo che prevede di promuovere e sostenere interventi e azioni di prevenzione, gestione e contrasto al fine di tutelare e valorizzare la crescita educativa e psicologica dei minori in particolare dei soggetti più fragili.

Per questo venerdì 7 febbraio, con il progetto promosso dal Derthona Basket e l’Istituto Santachiara chiamato “Un palleggio contro il bullismo”, patrocinato dal Comune di Tortona, sono stati previsti diversi incontri per ragazzi e genitori che hanno visto la partecipazione di scuole e Istituti della città e un flashmob in Piazza Duomo.
In un periodo di profondi rivolgimenti sociali e culturali spesso capita di sentire casi di cronaca di bullismo.

Le norme legate al rispetto degli altri e alla convivenza civile sono sacre ma purtroppo spesso azioni meschine ed egoiste inflitte da chi si sente più forte verso chi è più debole, sono all’ordine del giorno.
Le parole e i gesti hanno un grande potere: servono per comunicare con gli altri e usate in maniera corretta possono generare gioia e amore o al contrario distruggere le speranze e l’autostima ferendo chi ci vive accanto.
Nessuno può essere sottoposto a giudizio degli altri e quindi non può essere offeso con gesti e parole.

 

Ognuno di noi deve fare del proprio meglio per non infliggere comportamenti deplorevoli, e per non subirli.
Il bullismo e il suo gemello in chiave moderna sono problemi sempre attuali attraverso i quali ognuno di noi, anche solo in minima parte, é passato.

Le argomentazioni di un bullo (che non è solo il ragazzetto presuntuoso delle medie ma può avere qualunque età, sesso e colore) sono le più diverse: l’aspetto fisico, l’orientamento sessuale, una condizione personale, il proprio pensiero e le vittime certamente sono quasi sempre i soggetti più deboli o coloro i quali hanno il coltello puntato contro perché la codardia è compresa nel pacchetto.
Il bullo va aiutato perché rispecchia e mostra lo stato d’animo di chi, anche inconsciamente ha subito nel suo vissuto la rigidità e la freddezza affettiva ed emotiva.

Questi casi ci offrono un alto stimolo di riflessione per migliorare la nostra vita e la nostra società.
La manifestazione è stata significativa, Tortona si è proposta di impegnarsi a non permettere che si possa essere oppressi e ha urlato di non essere vittime in silenzio.

Nella vita non bisogna accettare la definizione di chi siamo e come siamo da nessuno, possiamo farlo solo noi stessi.