di Anna Sgheiz
Per chi parlava della propria città, Tortona è sempre stata motivo d’orgoglio e fiore all’occhiello dell’alessandrino.
Il centro storico attuale, biglietto da visita per chi viene a passeggiare tra le vie del centro, impone una riflessione per fare luce sui problemi.
Le strade dell’eleganza con le più prestigiose e raffinate vetrine, i negozi dell’eccellenza, i bar, i locali e i ristoranti con le storiche pasticcerie hanno sempre deliziato “il turista” del giro tortonese.
La competenza e gentilezza dei gestori delle varie attività che ancora con idee originali, avvincenti e ricostruttive lottano a fatica per tenere vivo quello che dovrebbe essere il salotto storico, non sembrano più essere elementi sufficienti.
Nessuno possiede poteri magici, ma riformulare le aspettative affrontando temi ambientali e sociali è necessario per investire in un percorso che migliori e valorizzi la parte più antica del paese.
Senza essere filosofi dell’immagine sono sotto gli occhi di tutti i muri e gli arredi urbani “sporchi” e imbrattati da un malcostume che contribuiscono a rovinare le strade storiche patrimonio di tutti.
I beni culturali presenti nel centro devono essere sufficientemente sfruttati anche dal unto di vista economico: farsi conoscere anche da un pubblico vasto per dare il giusto e meritato valore alla città.
Il popolo tortonese ama e rivuole il proprio centro storico con le sue bellezze.
Ognuno di noi può e deve fare qualcosa per far splendere ancora Tortona.