Pretendere «impegni e responsabilità certe» alle realtà associative che da anni occupano le palazzine della fortezza «usufruendo pure di contributi pubblici». L’ennesimo furto (un portoncino in ferro dell’entrata), avvenuto nei giorni scorsi, rilancia il problema della sicurezza, della conservazione e della valorizzazione della Cittadella di Alessandria. Maurizio Sciaudone, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia a Palazzo Rosso, lo dice chiaramente. «Quello che posso fare in qualità di consigliere dell’amministrazione pubblica alessandrina è chiedere ufficialmente e pubblicamente alle autorità competenti in Cittadella di pretendere impegni e responsabilità certe alle realtà associative che da anni occupano alcuni spazi interni, usufruendo pure di contributi pubblici (vedi le utenze pagate dai cittadini). Questo – ribadisce – senza garantire né la custodia, né l’ordinaria manutenzione, se non con interventi sporadici e personalistici. Altrimenti se non ci si vuole fare carico, chiedo sempre a chi ha il dovere di intervenire, di fare cessare la gestione privatistica del bene (con addirittura interventi abusivi sulle strutture) e individuare chi può garantire la custodia e la cura della Cittadella. Sempre notizia di questi giorni – è l’altra novità che il consigliere comunale denuncia – è quella che si vorrebbe realizzare, probabilmente all’esterno della Cittadella, una statua che ricordi un corpo militare avulso alla storia secolare della fortezza».
E mentre c’è chi pensa di dedicare un’opera di questo tipo, le lapidi e i sacrari che ricordano i reparti e i soldati che hanno dato vita per la Patria «giacciono nel degrado e nei tempi, preda di vandali e ladri. Non possiamo rimanere inerti e impassibili di fronte a queste nefandezze! Quindi esorto tutti gli alessandrini a sensibilizzarsi e intervenire per difendere il nostro bene pubblico più importante».
La fortezza alessandrina per la sua importanza architettonica e storica dovrebbe dare valore al capoluogo e all’intero territorio, ed essere conosciuta in tutto il mondo, invece «continua a rimanere in balia di ladri e approfittatori senza che nessuno di coloro che ne hanno responsabilità giuridica e di custodia – conclude Sciaudone – faccia qualcosa di concreto e risolutivo».