Villaggio Fotovoltaico di Alessandria: l’inizio dei lavori di bonifica del laghetto e la messa in sicurezza della fauna ittica

Giardino “il Laghetto” è il nome della struttura di via Pietro Nenni posta all’interno del “Villaggio Fotovoltaico” di Alessandria che nei giorni scorsi è stata al centro dell’attenzione dell’Amministrazione Comunale, «interessata a promuovere e coordinare un intervento che abbia tutte le caratteristiche della “buona amministrazione”».

Lo dichiara Giovanni Barosini, Assessore comunale dalla molteplici deleghe afferenti il caso (ossia Lavori e Opere Pubbliche, Verde Pubblico, Valorizzazione del Patrimonio comunale e Welfare animale) che prosegue sottolineando come «questa area della Città è particolarmente importante sia come realtà sociale e demografica dato l’alto numero di residenti, sia come ambito nel quale è stato costruito un Villaggio (quello Fotovoltaico) che ha attirato nei decenni scorsi l’attenzione anche internazionale su Alessandria per le scelte urbanistico-architettoniche e di efficientamento energetico che sono state realizzate, sia infine per la presenza del Laghetto quale complemento di grande efficacia per una vivibilità complessiva di piacevolezza e di pregio architettonico».

Per questi motivi, il progressivo ammaloramento delle condizioni del Laghetto non è passato inosservato a Palazzo Comunale, soprattutto quando – a causa della straordinarietà delle condizioni climatiche di questa estate e delle eccezionali temperature registrate – la situazione dell’acqua contenute nel piccolo bacino e quella della fauna ivi presente hanno fatto scattare le doverose azioni di contrasto del problema.

Già il 26 luglio scorso intervenivano sia il personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che quello del Servizio Veterinario dell’ASL AL, cui faceva seguito l’avvio di una serie di interventi e misure adottate dall’Amministrazione Comunale, mediante il Settore competente (quello dei Lavori Pubblici, Infrastrutture, Manutenzioni e Verde Pubblico) per la messa in sicurezza della infrastruttura e la tutela degli animali rinvenuti nell’area.

Più specificamente, il Comune provvedeva, nei giorni immediatamente successivi al 26/07/2019, a delimitare l’area, ad apporre di apposita segnaletica di avviso di pericolo e di divieto di abbandono di animali (inclusi quelli esotici ivi rinvenuti), alla ricarica di acqua depurata all’interno dello specchio d’acqua (ove gli impianti esistenti di depurazione risultavano guasti e pertanto non attivi).

Le operazioni di monitoraggio e ricarica periodica di acqua depurata sono state ripetute nelle settimane successive e contestualmente è stata posta all’attenzione della Giunta Comunale la necessità di adottare misure risolutive sia del problema legato all’emergenza di questi giorni estivi, sia – in prospettiva – per individuare le modalità più opportune per la gestione e manutenzione dell’area stessa.

«Abbiamo svolto accurate valutazioni e approfondimenti nell’ambito della Giunta Comunale su questo punto — sottolinea ancora l’Assessore Giovanni Barosinie, insieme alla Direzione del Settore comunale competente, stiamo individuando le possibili soluzioni su cui tuttavia non ci siamo ancora definitivamente espressi, data sia la rilevanza del tema, sia il rispetto dovuto alla comunità che risiede al Villaggio Fotovoltaico, sia il valore urbanistico complessivo dell’area. Due, a questo riguardo, parrebbero le strade percorribili ossia o il ripristino della funzionalità degli impianti esistenti e la complessiva riqualificazione del Laghetto o, in alternativa, la riconversione dell’area a Parco pubblico. Stiamo peraltro valutando anche una terza eventuale possibilità».

Nella seduta del 22/08/2019, la Giunta Comunale ha deciso – preliminarmente ad ogni altra decisione in merito – di autorizzare una prima operazione di svuotamento dello specchio d’acqua (circa 800 mc) al fine di recuperare la fauna selvatica presente (peraltro frutto di abbandono non autorizzato da parte di persone ignote) e per valutare dettagliatamente lo stato di conservazione della infrastruttura e le eventuali misure di riqualificazione dell’area che potranno successivamente essere adottate.

In coerenza a tale decisione della Giunta, la Direzione del Settore comunale competente ha provveduto nei giorni scorsi a inviare una formale nota indirizzata sia al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, sia alla Prefettura, sia al Servizio Veterinario dell’ASL AL con cui si comunicano le seguenti azioni:

 

  • verranno ulteriormente rafforzate le misure di interdizione all’area per evitare pericolo e si valuterà una ulteriore eventuale ricarica di acqua, oltre ad un prelievo della stessa per valutarne la carica batteriologica;
  • si procederà allo svuotamento del laghetto e al recupero di tartarughe e pesci ivi presenti, che verranno collocati presso il Giardino Botanico Comunale “Dina Bellotti” di via Monteverde, in collaborazione con la Direzione Ambiente della Provincia di Alessandria, la Protezione Civile e il Personale stesso operante presso il Giardino Botanico;
  • successivamente, mediante auto-spurgo, si procederà quindi alla pulizia del fondo del laghetto e si avvieranno gli approfondimenti conseguenti per definire lo stato di danneggiamento alle strutture e agli impianti e valutarne i costi di eventuale ripristino;
  • contestualmente, verranno mantenute le misure di interdizione all’area interessata, al fine di garantire la pubblica incolumità, anche attraverso un’apposita segnaletica informativa.

«Si tratta di misure — conclude l’Assessore Barosini che mettono in evidenza l’approccio che, come Amministrazione Comunale, abbiamo inteso avere per affrontare al meglio questa situazione di emergenza, consapevoli che la Cittadinanza non solo chiede tempestività negli interventi, ma anche lungimiranza, concretezza e capacità di interpretare al meglio il principio della “buona amministrazione”. Noi ci adoperiamo convintamente in questo senso e, al contempo, chiediamo una sorta di alleanza civica con gli alessandrini, residenti della zona coinvolta e non solo, affinché in futuro possano essere evitati sul nascere comportamenti di degrado, di abbandono inappropriato di rifiuti e di animali, quali le tante tartarughe che oltre ai pesci abbiamo rilevato nel Laghetto e portato in salvo presso il Giardino Botanico. Mi auguro che, a breve, si possa veramente individuare, con realismo e lucidità, la soluzione migliore per questa bella area della nostra Città».