In questi giorni, nonostante il periodo estivo ferragostano, sono ripresi i lavori di restauro a San Giovannino, la chiesa di cui è titolare la Confraternita del SS. Crocifisso, che si affaccia sul corso Roma e che moltissimi alessandrini visitano soprattutto durante la Settimana santa per il caratteristico cosiddetto S. Sepolcro del Giovedì e Venerdì Santi ed il “Cristo morto” del Sabato Santo.
Programmati già negli scorsi mesi, è stato indispensabile acquisire le autorizzazione della competente “Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio” con l’approvazione dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi che compiono la necessaria vigilanza su tutta l’operazione.
L’intervento permette di aggredire tutte le parti interne dei muri ammalorate dall’umidità di risalita mediante la pulizia dei sali solubili ed, infine, il recupero degli intonaci e delle decorazioni. Attualmente i muri si presentano i mattoni “a vista” e presumibilmente nel prossimo mese di settembre sarà concluso.
Ma la parte più importante riguarda il pavimento della Chiesa.
Originariamente si trattava di rimuovere le mattonelle di graniglia degli anni ’50, ormai in parte deteriorate, sostituendole con mattonelle in cotto.
E qui si è avuta una grande sorpresa.
Alcuni saggi effettuati hanno messo in evidenza che tale pavimento in realtà copriva una prima pavimentazione settecentesca ed un ulteriore pavimentazione precedente, presumibilmente seicentesca se non addirittura quella iniziale.
Iniziata la rimozione, inaspettatamente si è trovato il pavimento settecentesco completamente intatto, soltanto qualche piccola sbrecciatura qua e là.
In Alessandria è sicuramente la prima volta che si compie un ritrovamento così importante ed è sicuramente merito della “Consulta per la valorizzazione per i beni culturali dell’Alessandrino” – presieduta dall’ing. Piergiacomo Guala – che si fa carico di tali opere, se ciò si è potuto realizzare.
Si ricorderà che la Consulta interviene ormai a S. Giovannino da oltre dieci anni: è stato restaurato l’apparato pittorico, i grandi gruppi lignei, l’organo, sono stati rifatti gli impianti, insomma un intervento lungo e complesso che sta consentendo il recupero globale di un importante monumento del barocco alessandrino.
I lavori avvengono con la direzione l’arch. Andrea Milanese quale tecnico nominato dalla Consulta, e sono effettuati dalla “Nelson restauri” di Torino.
Attualmente le celebrazioni liturgiche sono sospese e riprenderanno nel prossimo mese di settembre.