Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), fra le quali PFOA e PFOS sono le più comunemente usate, sono state utilizzate in campo industriale anche nel territorio di Alessandria, in particolare nel Polo Chimico di Spinetta Marengo. Si sono propagate nell’ambiente e nelle falde acquifere defluendo attraverso la Bormida e il Tanaro fino ad inquinare le acque del Po. Sono arrivate ai prodotti alimentari e al corpo delle persone: sono presenti nel sangue dei lavoratori del Polo Chimico e presumibilmente dei cittadini.
Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) sono indiziate di interferire con il sistema endocrino e di essere cancerogene.
Nel 2016, il National Toxicology Program (NTP) ha concluso che il PFOA e il PFOS sono considerati un rischio per la funzione del sistema immunitario sano negli esseri umani. Ricerche condotte su animali hanno dimostrato come PFOA e PFOS possono causare cancro al fegato, ai testicoli, al pancreas e alla tiroide.
Nel Veneto si è sollevata una grande preoccupazione per gli effetti sulla salute degli PFAS a causa dell’inquinamento presente in quelle zone.
E nel territorio di Alessandria?
Incontro pubblico organizzato da Legambiente, Pro Natura e “Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro” venerdì 18 gennaio 2019, ore 21, ex Taglieria del Pelo, via Wagner 38/D.
Intervengono:
Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte VdA
Vincenzo Cordiano, presidente ISDE del Veneto
Piergiorgio Boscagin, presidente Legambiente di Cologna Veneta
Lino Balza, per “Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro”
Claudio Lombardi, già assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria
Gian Piero Godio, per Legambiente e Pro Natura Piemonte
Giorgio Zampetti, direttore di Legambiente nazionale
Sono stati invitati ad intervenire i rappresentanti istituzionali di Comune, Provincia, Regione, ASL, ARPA
Modera: Michela Sericano di Legambiente Ovadese e Valle Stura.
Al termine dibattito pubblico con interventi non superiori ai cinque minuti.