I fondi per far ripartire il cantiere del Terzo Valico ferroviario dei Giovi devono essere sbloccati dal Governo. Lo chiede il senatore di Forza Italia, Massimo Berutti, il giorno dopo la protesta di circa 200 operai che si sono mobilitati prima in centro a Genova e che poi si sono diretti sotto il palazzo del Consiglio regionale della Liguria, che a sua volta si è impegnato a fare pressioni sull’esecutivo per smuovere la situazione dall’impasse.
“Sarebbe una follia bloccare il cantiere – precisa il senatore – e uno spreco senza precedenti, per una delle infrastrutture fondamentali per il Paese”. “Dopo la tragedia del ponte Morandi – prosegue Berutti – il Paese ha un bisogno impellente di grandi opere, a supporto e sostegno delle imprese che operano tra Piemonte e Liguria. Ma senza la garanzia dell’avanzamento dell’opera, tutto è fermo”.
Berutti, che sta seguendo da tempo la spinosa vicenda, esprime “non solo solidarietà per i 50 dipendenti alessandrini, che avrebbero dovuto ricevere lo stipendio lo scorso 15 ottobre e così non è stato, ma anche un preciso impegno politico, già manifestato attraverso la presentazione di due atti di sindacato ispettivo indirizzati al ministro Toninelli”. La protesta dei lavoratori, indetta dalle principali sigle sindacali di riferimento, sta proseguendo senza manifestazioni plateali, senza bloccare l’autostrada, per non penalizzare gli automobilisti. Un atteggiamento “responsabile”, secondo Berutti, che ribadisce la necessità di proseguire nell’ultimazione di questa grande opera, per la quale sono già stati completati il 40% dei lavori tra Tortona e Genova.