Ottria (LeU): “Servizio autoambulanze e 118 a rischio con i nuovi criteri dei rimborsi”

“Con la modifica dei criteri dei rimborsi ai Comitati locali, a rischio i servizi attuali delle autoambulanze e del 118”.
Lo evidenzia con un’interrogazione urgente discussa oggi in Consiglio Regionale il consigliere di Liberi e Uguali, Walter Ottria.

“I nuovi criteri dei rimborsi ai servizi delle autoambulanze e delle associazioni di volontariato che svolgono questo servizio mettono a rischio l’attuale offerta del 118 sul territorio piemontese”. Ad affermarlo è il consigliere di Liberi e Uguali Walter Ottria in una interrogazione urgente all’Assessore alla Sanità Antonio Saitta discussa martedì in Consiglio regionale.

“Secondo le stime della Croce Rossa del Piemonte, con la nuova modalità di rimborso, le associazioni che agiscono con convenzioni in estemporanea avrebbero una diminuzione sostanziale dei trasferimenti: un decremento che varia per Comitato ma che va dal 5% fino, in alcuni casi limite, al 30%: con una media comunque del 10% circa in meno” – afferma Ottria che sottolinea ancora come “questa situazione mette a rischio l’esistenza stessa del servizio che si basa esclusivamente sul volontariato e con mezzi ormai non più nuovissimi”.

Si tratta di servizi che spesso agiscono su territori marginali della Regione e in cui la riorganizzazione della rete ospedaliera del 2014 ha portato ad un aumento del numero delle corse effettuate (in alcuni casi il volume è quasi raddoppiato) e delle distanze percorse per raggiungere i pazienti.

Nella sua risposta, l’Assessore Saitta ha ricordato come tali rimborsi, secondo il codice del Terzo Settore “possono avvenire solo ed esclusivamente attraverso il riconoscimento delle spese effettivamente sostenute e documentate” assicurando che “la configurazione operativa dei convenzionamenti in estemporanea assicurerà la capillarità del servizio sul territorio”.

Affermazioni che non convincono il consigliere Ottria che ha raccolto, unico per ora, le preoccupazioni dei Comitati e chiede all’Assessore di rivedere il metodo dei rimborsi “affinché i volontari possano continuare a dare il proprio fondamentale contributo ai piemontesi in un quadro anche di sicurezza economica che non metta a rischio l’esistenza stessa di un servizio importantissimo – quello svolto dai presidi delle autoambulanze e dei volontari – per i cittadini sull’intero territorio”.