Campo aperto ai camion per il trasporto del materiale proveniente dagli scavi del terzo valico. COCIV non sta infatti rispettando le prescrizioni indicate dalla Regione Piemonte nell’ambito del Piano cave e del relativo Piano del traffico che prevedeva la “modalità combinata ferro gomma”. Lo ha confermato oggi l’assessora De Santis a seguito di un’interrogazione sul tema comprovando ciò che temevamo. La Regione Piemonte si è dimostrata impotente di fronte al consorzio nonostante il giudizio del TAR che ha contestato il ricorso di COCIV per annullare le prescrizioni.
La giunta conferma quindi la mancata ottemperanza del consorzio ma la beffa è dietro l’angolo. A quanto sostiene l’assessora, il tribunale avrebbe considerato la questione come non “passibile di mettere in discussione la struttura dell’opera in quanto approvata dal CIPE” e ciò ha portato a decidere di non agire contro COCIV perché non sussistente il presupposto per applicare la sentenza.
A supporto di questa ingarbugliata difesa vengono portate in aula le indicazioni dell’Osservatorio Ambientale che avrebbe già discusso il 10 settembre scorso i dati del traffico frutto di un monitoraggio di flussi “largamente inferiori ai massimi valori di progetto attesi nelle sezioni considerate”. Peccato che i risultati siano stati presentati proprio da COCIV che a questo punto ha incassato un via libera a svincolarsi da ogni prescrizione alla faccia di un piano che dovrebbe essere studiato per ridurre l’impatto ambientale di una grande opera sul territorio.
Paolo Mighetti
Consigliere Regionale M5S Piemonte