Anche l’alessandrina Ornella Punzo protagonista in Puglia del progetto Albatros per non vedenti

Anche un’alessandrina sarà tra i protagonisti del Progetto Albatros, promosso dall’associazione barese Paolo Pinto, che porterà cinque persone non vedenti a prendere il brevetto di sub (fino a 18 metri) nell’incantevole scenario delle isole Tremiti. Si tratta di Ornella Punzo, presidente dell’associazione sportiva per disabili della vista “ASD Sportella”, molto attiva sull’intero territorio nazionale, in particolare per la diffusione della disciplina “Showdown”, uno sport simile al ping pong.

“Lo sport per un non vedente acquista un’importanza particolare – afferma Ornella Punzo – rappresenta infatti una grande occasione di socializzazione, ma anche un vero e proprio strumento riabilitativo. Sportella opera proprio per sensibilizzare sull’importanza della pratica sportiva per i non vedenti, al fine di migliorare la loro autonomia e la fiducia in se stessi. Abbiamo fatto tanta strada da quando siamo nati e siamo particolarmente fieri degli ottimi risultati ottenuti nell’ultimo campionato italiano di “Showdown”. Ci siamo infatti aggiudicati, grazie al talento dei nostri atleti, la medaglia d’oro nelle categorie: maschile, femminile e a squadre”.

Il percorso formativo alle Tremiti, che vede il contributo del Dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri ed è patrocinato, tra gli altri, anche dal Coni, si terrà dall’11 al 15 settembre prossimi e prevederà due giorni in piscina e sei immersioni in mare, per un totale di 40 ore di lezione.

I corsisti provengono da Alessandria, Firenze, Verona e Bologna e sono stati selezionati alla luce di un protocollo d’intesa con l’Unione Italiana dei Ciechi e ipovedenti di Roma.

L’associazione organizzatrice è dedicata alla memoria di Paolo Pinto, avvocato barese protagonista di numerose traversate sportive e diventato non vedente a causa di una malattia.

Il corso è stato progettato utilizzando l’innovativa metodologia didattica A.s.b.i, che mira a sviluppare nei corsisti un’autonomia consapevole ed un’efficace conoscenza ambientale, tale da consentire ai non vedenti di compiere senza difficoltà immersioni ricreative e sportive. Si tratta di un metodo che sviluppa infatti la visione tattile e mnemonica, consentendo di vivere l’emozione dell’immersione in sicurezza.