Ospitiamo volentieri la lettera/sollecito di Medicina Democratica: corrisponde al vero il dato sui rilevamenti della centralina del 2 agosto? Saremo lieti di pubblicare replica/chiarimento di Arpa, anche per tranquillarci come alessandrini. A partire da spinettesi e ‘fraschettari’, ma non solo.
Alberto Maffiotti magari ci considera un po’ prevenuti nei confronti dell’Arpa da lui diretta, però per le deludenti esperienze passate ci sentiamo immuni da critiche.
Ad esempio, per quanto riguarda la Solvay, gli abbiamo chiesto, più volte, di fornirci e rendere pubbliche le ultime analisi che per la loro gravità il pm Ghio intendeva produrre al processo di appello a Torino, e invece ha fatto orecchie da mercante.
Sempre restando nell’orbita dell’azienda chimica di Spinetta Marengo, malgrado ripetuti solleciti anche per quanto riguarda il Pfoa è caduto in un catatonico silenzio, proprio mentre in Veneto è in corso una emergenza sanitaria regionale e nazionale.
Siamo estremamente perplessi anche per quanto riguarda le sue non-dichiarazioni in merito alla fuga del pericolosissimo PFIB, tossico e cancerogeno.
Nella mattina del 2 agosto 2018, in fase di controllo giornaliero dei dati forniti dalla stazione di monitoraggio urbano di Solvay Specialty Polimers destinata ai monitoraggio delle emergenze esterna allo stabilimento, i tecnici Arpa hanno trovato valori gravemente anomali registrati dalla centralina posta nei pressi della scuola elementare comunale Caretta in via del Ferraio, a Spinetta Marengo, per una fuga di gas addirittura avvenuta il giorno prima, taciuta dall’azienda e da noi denunciata.
Poniamo una domanda a Maffiotti che non dovrebbe essere troppo imbarazzante.
Se a 1 Km di distanza avete trovato Pfib, che non usciva da camini alti 40m ma da altezza uomo, quali concentrazioni spaventose erano presenti in stabilimento e nelle zone confinanti? O Maffiotti ritiene che il micidiale Pfib sia salito in verticale sullo stabilimento, poi abbia proceduto in orizzontale per un chilometro e infine sia ricaduto in verticale proprio sulla centralina di via del Ferraio? Se invece il gas ha proceduto in orizzontale ad altezza d’uomo, come da logica, Maffiotti si è informato all’Asl quali effetti sanitari sono stati possibili per i cittadini di Spinetta Marengo? Attendiamo riscontro.
Sempre a proposito del direttore dell’Arpa. Alberto Maffiotti ha tranquillizzato – non noi – dopo l’incendio all’impianto Aral di Castelceriolo: “Nessun rischio per la popolazione, nessun dato tenuto nascosto”. I fumi martedì 21 agosto hanno prima transitato sulla zona artigianale D5, per poi proseguire verso Spinetta Marengo e Litta Parodi. In un secondo momento i venti lo hanno trasportato verso Alessandria, poi il vento è ancora cambiato e ha riguardato Lobbi e la frazione Pagella. Considerando questo lungo tragitto, considerando i tempi di rilevazione dell’Arpa, e considerando che stavano bruciando già da sabato 18 materiali indifferenziati tra cui plastica, leggi diossina, quanti e quali cittadini hanno respirato i valori a quota 4 mila registrati dentro Aral mentre sono andati a spasso per la Fraschetta? Per essere tranquilli non basta assicurare che “non c’è stato alcun pericolo immediato di esposizione acuta”, cioè nessuno è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale.
* Medicina democratica Movimento di lotta per la salute Sezione di Alessandria
A stretto giro di posta (su facebook, come si usa oggi) la replica del dottor Maffiotti, che volentieri pubblichiamo:
Caro giornalista Grassano magari solo per il diritto di replica sarebbe stato il caso,in contemporanea alla pubblicazione di questo articolo,di chiedere anche al sottoscritto qualcosa in merito a “questa finta lettera” finta perché, per quanto mi consta, attualmente il sig .Balza di medicina democratica è un ologramma che non invia lettere agli enti ma scrive solo ai giornali. Nel merito abbiamo risposto ieri attraverso una conferenza stampa organizzata dal comune( dove Lei Grassano non era presente), prima di sapere delle “lettterine” di Balza.
Per quanto riguarda la pubblicazione o meno di dati inerenti il processo mi dispiace ma dopo richiesta per la divulgazione il PM non ha acconsentito.Il sottoscritto non può divulgare atti che sono stati richiesti dalla magistratura ,atti che a quanto mi consta sono stati negati anche a Medicina Democratica dallo stesso magistrato. Non sto qui a raccontare che il sig. Balza ha più volte cercato di avere dal sottoscritto quanto gli era stato negato …rassicurandoche “tanto sarebbe stato un segretuccio tra me e lui”… cordiali saluti.
Alberto Maffiotti
Grazie per la precisazione dottor Maffiotti, che pubblico subito anche su CorriereAl, in calce alla lettera di Medicina democratica. Così i lettori potranno leggere le due posizioni, e farsi la propria idea sul tema.
Mi spiace il suo tono un po’ risentito: Medicina democratica (a firma Tartaglione, in questa lettera) non mi risulta essere associazione fuorilegge, e Balza (che può essere simpatico o meno) non è proprio l’ultimo arrivato su questi temi: dovrei censurarlo? Ovviamente, se sulla questione specifica della centralina e dei dati rilevati il 2 agosto Medicina democratica ha scritto inesattezze ce lo faccia sapere, e lo pubblicheremo. Quanto alla conferenza stampa di venerdì mattina, non sono riuscito ad esserci, ma ne abbiamo ampliamente letto oggi su tutti i media locali. Buon week end e buon lavoro. E. G.