Manuela Ulandi, Monica Gasparini, Emanuele Locci: siete voi gli alessandrini da 10 del 2017! [Le pagelle di GZL]

GZLdi Graziella Zaccone Languzzi

 
Per questa prima uscita del 2018, il direttore di CorriereAl mi ha chiesto di individuare (come sempre lasciandomi assoluta libertà di scelta) tre figure che, nei loro diversi settori di attività, si sono particolarmente distinte nel corso del 2017. Partiamo dunque con 3 bei 10 di inizio anno a Manuela Ulandi, Monica Gasparini e Emanuele Locci. Di seguito trovate, come sempre, le motivazioni. Per i 2, vi diamo appuntamento alla prossima settimana. Buon 2018 a tutti. Gzl

 

 

1) A Manuela Ulandi, imprenditrice e presidente provinciale di Confesercenti. Nel 10 a Manuela Ulandi, 9 agli abitanti di via Galimberti [Le pagelle di GZL] CorriereAl 1mio tris di pagelle di inizio anno desidero assegnare il massimo voto ad una rappresentante del settore commercio, un comparto delicato che in questa città soffre da tempo per molteplici motivi. Durante l’anno dal mio “osservatorio” prendo nota delle attività di personaggi di rilievo in campo politico/istituzionale, economico, giornalistico, sportivo, clericale, e cerco di valutare il loro comportamento e impegno fattivo rispetto alla vita di città, provincia, regione. A dir il vero Alessandria non abbonda di eccellenze, ma non mi è stato comunque difficile individuarne 3 figure di qualità e capacità. Manuela Ulandi merita questo massimo voto per il suo impegno a sostegno delle piccole e medie attività commerciali, sempre più prese nella morsa: la grande distribuzione da un lato, la vendita on line dall’altro. Non ho nulla contro la grande distribuzione, ma il “troppo stroppia” e tutto ciò va a discapito del commercio cittadino e del suo servizio anche sociale. I negozi sono l’anima di una città, sono porte aperte e luci che illuminano le nostre vie, sono lavoro ma anche sacrificio, e oggi più di ieri i negozi sono esposti a pericolo. Manuela Ulandi in questa intervista rilasciata nell’ aprile 2017: “Ma l’anarchia è un disastro Servono regole” rende perfettamente la situazione in cui versa il piccolo commercio, a causa di una liberalizzazione indiscriminata che favorisce la grande distribuzione, producendo, per contro, un danno significativo ai piccoli negozi di vicinato, generalmente a conduzione unifamiliare, che non possono assolutamente competere sul fronte degli orari e dei giorni di apertura. Il massimo voto Manuela Ulandi lo conquista anche per il suo lato umano, quando sostiene che il titolare del piccolo commercio non è un robot, e lo stesso vale per i dipendenti della grande distribuzione. Quello che fa capire la presidente di Confesercenti è la necessità di recuperare il rispetto per le festività, perchè commercianti e dipendenti hanno diritto di vivere certi momenti dell’anno, come tutti noi, con le proprie famiglie e non dietro un banco.
Voto: 10

 

Manuela Ulandi, Monica Gasparini, Emanuele Locci: siete voi i migliori alessandrini del 2017 [Le pagelle di GZL] CorriereAl 12) A Monica Gasparini, giornalista investigativa e d’inchiesta del bisettimanale “Il Piccolo” di Alessandria. Ho “scoperto” Monica Gasparini nel mese di agosto 2017 in una paginata dove trattava l’argomento manutenzione in ambito sicurezza idrogeologica. In quella pagina un box mi colpì per l’argomento trattato, da sempre tabù: la rilocalizzazione. E’ materia di cui sono a conoscenza nei minimi particolari sia legislativi che metodologici, in molti casi non correttamente applicati. Mi meravigliai che se ne parlasse dopo anni, quindi la contattai e da lì è nata una forma di collaborazione. Coraggio e determinazione: l’ho vista all’opera, e Monica Gasparini non ha nulla da invidiare a giornalisti di trasmissioni come “Le Jene” o “Striscia la Notizia”, scava e va a fondo nello stile della grande Gabanelli, e non credo di esagerare. Il giornalismo investigativo e d’inchiesta è qualcosa di diverso dal normale giornalismo d’informazione, è un lavoro di ricerca della notizia che richiede un approfondimento superiore rispetto a qualsiasi altra notizia o evento di cronaca. Si tratta di giornalismo che non si ferma solo a dichiarazioni ufficiali o a comunicati stampa, ma scava in profondità ricercando notizie dettagliate, per fornire un’informazione puntale e corretta alla collettività. Questo tipo di giornalismo non è facile e in molti casi pericoloso: é il nemico di qualsiasi potere in cui si va a ‘ficcare il naso’, sollevando il tappeto del loro “conquistato salotto”, per cercare la polvere. Monica Gasparini oltre a coraggio e determinazione ha dalla sua parte la libertà, riconosciuta dal lettore, della sua redazione che non le impone veti per non disturbare il “manovratore” sotto lente del momento. Concludo questa pagella con una frase di Papa Francesco agli oltre 300 rappresentanti delle testate giornalistiche aderenti all’Uspi – Federazione italiana settimanali cattolici: “Voi avete un compito, o meglio una missione, tra le più importanti nel mondo di oggi: quella di informare correttamente, di offrire a tutti una versione dei fatti il più possibile aderente alla realtà”. Già Santo Padre, fallo capire al potere politico, agli editori e a certi direttori delle testate giornalistiche. Voto: 10

 

 

3) A Emanuele Locci, Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria. Il 2017 Locci candidato sindaco a Palazzo Rosso? CorriereAlper la nostra città è stato l’anno del rinnovamento in ambito amministrativo-politico. Nuovo “colore” in Provincia e nuovo “colore” in Comune. Abbiamo un ottimo Presidente in Provincia, un signor Sindaco, alcuni nomi dei nuovi amministratori che stanno dimostrando impegno e che auspico possano dare molto ad Alessandria. Tra loro c’è Emanuele Locci, che a mio pensare è un raro esempio di politico coerente, non solo per quanto fatto nel 2017, ma anche negli anni precedenti, quando sedeva sugli scranni della minoranza, ed era Presidente della Commissione per il Controllo di Gestione del Comune di Alessandria. Per fare un esempio nel giugno 2015 denunciava: “Accesso agli atti spesso negato o ostacolato: Comune di Alessandria in una coltre di nebbia!”
Negli anni pregressi questa è stata una delle sue innumerevoli fatiche; non ottenere atti, documenti, risposte da chi aveva il dovere di fornirle in ambito comunale e neppure prefettizio. Ma torniamo al 2017. Per la politica locale che conta e decide, i cosiddetti “padroni del vapore”, Emanuele Locci è stato ritenuto troppo giovane per essere il candidato Sindaco di tutta una coalizione, ma come già scrissi tempo fa Locci fa politica da quando era in culla, ha titoli di studio non indifferenti, è preparato, va a fondo su ogni situazione, non si preoccupa di toccare argomenti o persone pur di compiacere o non disturbare qualche potente “manovratore”. E’ dinamico, battagliero e ha voglia di fare bene. Nel 2017 ha voluto dimostrare forse anche a se stesso quale fosse il suo peso politico anche fuori dai partiti, rinunciando ad ogni tipo di appoggio. Si è candidato a Sindaco e ha ottenuto un significativo consenso, grazie ad elettori attenti che hanno ben valutato il suo modo di fare politica. Oggi ha un incarico importante e sono certa che rispetterà ciò che ha dichiarato in questa bella intervista: “Locci: “In consiglio comunale avrò un ruolo super partes: ma non smetto di fare politica”. E sull’affaire Aral….” A differenza di altri, quel ruolo super partes lo porterà avanti con onestà e trasparenza, a garanzia di tutto il Consiglio e di noi cittadini.
Voto: 10