Ciccaglioni: “Sosterremo i più deboli, tornando ad essere una vera comunità”. E a proposito di migranti….

Piervittorio Ciccaglioni è il nuovo assessore della giunta Cuttica CorriereAl“Sono arrivato qui nel 1963, a 21 anni, per amore di Vilma, all’epoca la mia fidanzata, alessandrina: oggi mia moglie. In tasca avevo 10 mila lire, meno i soldi del biglietto del treno da Rieti. Alessandria mi ha dato tutto: famiglia, lavoro, serenità. Da un po’ di anni cerco di sdebitarmi per quel che posso, attraverso il mio impegno pubblico”. Piervittorio Ciccaglioni, neo assessore della giunta Cuttica, ha 75 anni, e lo sguardo fiero, ostinatamente proiettato nel futuro: “la vita è un rettilineo, su cui incontri anche ostacoli terribili: l’importante è superarli, e affrontare ogni giorno con entusiasmo e positività”. Prima agente di commercio, poi dipendente ATM (“dal 1975 al 1997”), Ciccaglioni si presenta alla nostra chiacchierata vestito in maniera impeccabile, e da leghista doc: spilla di Alberto di Giussano sulla giacca, fazzolettino verde che spunta dal taschino (“sono simboli per me importanti, ma che non ostento: perché va rispettata la sensibilità di tutti”). Eppure nel suo percorso la Lega è stata la scelta dell’età matura: “In precedenza ho avuto simpatie per il partito socialista, ma mai militanza politica attiva: nel 2000, grazie al mio vecchio amico Dino Foresto (all’epoca direttore Amiu), mi avvicinai alla Lega, con assoluta convinzione, anche se senza smettere di pensare con la mia testa, perché sono fatto così. Bossi ad esempio, che ho incontrato tante volte e per il quale ho stima infinita, dopo la malattia non è stato più lui, ostaggio del cerchio magico. Salvini ha fatto un miracolo, e oggi abbiamo il vento in poppa: ma i piedi sempre ben piantati per terra, perché siamo prima di tutto gente comune, popolo. Quando mi danno del populista mica mi offendo, anzi sono orgoglioso: anche se cercano di farci passare per beceri, sanno benissimo che su tante cose abbiamo sempre avuto e abbiamo ragione. Tanto che gli illuminati progressisti quasi sempre poi si accodano, e anni dopo cercano di impossessarsi delle battaglie della Lega”.

Piervittorio Ciccaglioni a Palazzo Rosso avrà tutte le deleghe del sociale, Sindaco Rossa a ruota libera: bilancio di fine mandato e 'trailer' del programma elettorale CorriereAl 1immigrazione compresa: “comparto delicato, che peraltro già ben conosco fin dai tempi in cui sono stato nel cda del Cissaca (dal 2007 al 2010), sia alla presidenza dell’ATC (2010-2014): ci sarà molto da lavorare, i nostri poveri sono sempre di più, e sempre più disperati. E non credo di dire un’eresia se ribadisco “prima gli italiani, o anche gli stranieri che sono comunque qui da tanti anni, e hanno dato già molto a questo paese. Nessun paese civile accoglie tutti i migranti economici senza poter dare loro una prospettiva: è il suicidio di una comunità, e noi non lo vogliamo”. Insomma, Ciccaglioni non sarà un assessore ‘ombra’, o assente: questo appare certo.

 
Ma poi cosa succede fra Tanaro e Bormida? [Centosessantacaratteri] CorriereAlAssessore, pochi alessandrini doc mostrano un simile attaccamento alla città: davvero lei ama così tanto Alessandria?
Assolutamente sì: dopo la famiglia, che è il mio valore assoluto, vengono la città e la nostra comunità. Alla mia età faccio un po’ il patriarca, e mi piace: se penso a quando sono andato a vivere con Vilma in due stanzette, e con tanti sogni, come faccio a non commuovermi? Ci siamo sposati a Santa Maria di Castello nel 1969, ed è passata una vita. Oggi ci sono i nostri tre figli, Tiziana, Debora e Fabio, e gli adorati nipotini Greta, Mattia, Camilla, e Francesco: detto Checco, lo precisi per carità o si arrabbia. Ha solo cinque anni, ma nel carattere ha preso dal nonno. Quando, due anni fa, ho avuto serissimi problemi di salute e ho temuto fosse arrivato il momento del congedo definitivo mi sono stai vicinissimi, e lo stesso posso dire di medici e infermieri del nostro ospedale. Professionalità e umanità di eccellenza. E’ andata bene, sono guarito. E ora voglio cercare di sdebitarmi ancora un po’ con Alessandria, se ci riesco.

La sua prima esperienza è stata nelle circoscrizioni: in tanti le rimpiangono…
Hanno rappresentato un anello di collegamento importante tra politica e cittadini, e sono state una palestra importante per tanti amministratori. Ricordo le battaglie condotte insieme al collega Mario Bocchio, e il filo diretto che avevo con Tino Rossi: che poi ha preso altre strade, ma per me rimane un amico. E in quella fase ho lavorato fianco a fianco con tanti cittadini. Cito per tutti Graziella Zaccone Languzzi, che i vostri lettori ben conoscono: da tanti anni Graziella è in prima linea, sia sul fronte degli alluvionati che per segnalare ciò che non funziona in città. E si è molto impegnata anche sul fronte dell’ecomostro di Santa Maria di Castello.

A proposito, assessore: lei l’ecomostro lo fece abbattere, durante il suo Atc 1mandato in ATC: esperienza impegnativa, quella alle case popolari?
Molto impegnativa, e molto formativa. Ricordo che Riccardo Molinari, all’epoca giovanissimo consigliere regionale, mi fece ascoltare la mia nomina, per me del tutto inaspettata, in diretta al cellulare, da Torino. Sono stati 4 anni importanti: l’ecomostro lo feci abbattere dopo 6 mesi, e durante tutto il mandato abbiamo cercato di fare investimenti, di ottenere risorse da Torino e Roma, di mettere a disposizione di chi ne ha assoluto bisogno soluzioni abitative dignitose. Ci fu anche una ‘spedizione romana’ in cui al Ministero, colpiti da tanta determinazione, sbloccarono un finanziamento per noi importantissimo, per procedere con la realizzazione di nuovi alloggi. E ricordo soprattutto una cosa: che il mio ufficio in ATC era sempre aperto per le tante persone che avevano bisogno di segnalare la loro situazione.

Copia di Il progetto "La Traccia" del Cissaca per portare aiuto domiciliare ad anziani e disabili CorriereAl 2Oggi con le sue deleghe al sociale. Assessore, si ritroverà a ‘riannodare’ i fili con Cissaca e ATC, tra gli altri. In un contesto forse ancora più complicato…
E’ così: appena il sindaco mi ha assegnato le deleghe ho fatto un incontro con l’assessore Silvia Straneo, che mi ha preceduto in questi mesi, e con i diversi funzionari, per rendermi conto della situazione. Certamente dovremo lavorare con il massimo impegno, e con risorse che sono quelle che sono: ma questa non è una giustificazione, sia chiaro. Daremo il massimo. Il sociale è un ambito che mi ha sempre visto e mi vede impegnato come cittadino: ho in tasca la tessera Aido da tanti anni ormai, e sono attivamente impegnato in Assefa Alessandria, associazione che si occupa di adozioni a distanza.

 

Dobbiamo aspettarci un cambio di passo?
(gli occhi si illuminano, ndr) Totale: non tanto rispetto a questi ultimi mesi, ma al quinquennio precedente. L’attenzione verso chi ha bisogno sarà fortissima, e non mi nascondo: prima verranno gli italiani, o comunque le persone (anche straniere) residenti ad Alessandria da molto tempo, e che quindi molto hanno già dato alla nostra comunità.

Però intanto i migranti continuano ad arrivare in numero significativo: Bonus migranti per Casale Monferrato: perché non aiutare le famiglie casalesi in difficoltà? CorriereAlun’amministrazione comunale che può fare?
Innanzitutto tra poco si vota alle Politiche, e gli elettori daranno un segnale fortissimo, su questo fronte. Lo dico da sempre: più potere ai sindaci, che sono responsabili del loro territorio. Su 10 di questi ragazzoni in forma e palestrati che sono arrivati in questi anni, 9 sono migranti economici e non politici: lo dicono i dati. Ma nessun paese civile accoglie migranti economici se non ne ha bisogno, e senza un progetto: altrimenti si genera il caos, si crea il panico fra la popolazione, cresce l’insicurezza reale e non solo quella percepita. Non possiamo continuare ad uscire di casa e trovare ovunque persone che chiedono soldi, con le buone e con le cattive. Accogliere persone per poi mandarle a fare i mendicanti, o peggio, le pare civiltà?

Ciccaglioni: “Sosterremo i più deboli, tornando ad essere una vera comunità”. E a proposito di migranti…. CorriereAlCiccaglioni, all’interno della Lega lei è amatissimo dai giovani: come fa?
(si mette a ridere, ndr) E’ vero, è sempre stato così, anche prima della Lega. Mi sono occupato a lungo di calcio giovanile, come dirigente accompagnatore, e anche allora il dialogo con i ragazzi era straordinario. Nella Lega forse, anche senza volerlo, mi sono trovato ad essere un po’ il trait d’union tra i giovani della nuova Lega, rilanciata da Salvini e dal nostro segretario nazionale Riccardo Molinari, e la vecchia guardia. E dai giovani c’è sempre da imparare, mi creda, in termini di entusiasmo e capacità di guardare al futuro.

E nel futuro prossimo ci sono le elezioni politiche: il centro destra Molinari: “Alessandria come Novara sarà biglietto da visita per conquistare la Regione Piemonte: nei prossimi mesi scelte strategiche, e programmazione quinquennale” CorriereAlvincerà?
Ne sono certo, e la Lega avrà un’affermazione straordinaria, basta parlare in giro, con la gente, per rendersene conto. Sarà anche una grande responsabilità, perché la sinistra ha portato questo paese sull’orlo del baratro, con tante scelte sciagurate. Ma chi ci chiama populisti in maniera sprezzante dovrà ricredersi: la Lega ha i piedi ben piantati per terra, e non odia nessuno. Sapremo ridare forza e dignità al nostro Paese, puntando su progetti concreti. I demagoghi sono altri…