Formaiano: “A Palazzo Rosso professionalità di eccellenza: dobbiamo solo valorizzarle”. E un po’ di amarcord: “Venivo qui da ragazzina, con mio papà Piero”

Formaiano: “A Palazzo Rosso professionalità di eccellenza: dobbiamo solo valorizzarle”. E un po’ di amarcord: “Venivo qui da ragazzina, con mio papà Piero” CorriereAl 2“Pochi giorni fa, proprio mentre venivo in comune, un signore mi ha fermata per strada e mi ha detto ‘Monica, ti ricordi? Lavoravo con tuo papà all’Annona, e ogni tanto ci passavi a salutare’. Considerato che all’epoca ero una ragazzina, quel signore ha una gran bella memoria!”. Monica Formaiano di mestiere fa l’avvocato “diritto penale e diritto della famiglia, che significa separazioni, diversi, affidamento di minori e molto altro”, e da alcuni mesi ‘fa la spola’ fra tribunale, studio e Palazzo Rosso, dove ha le deleghe di personale, organizzazione, economato e associazionismo. Ed è, appunto, ‘figlia d’arte’, poiché suo papà, Piero, fu storico esponente del Psi alessandrino, e più volte assessore fino alla metà degli anni Ottanta. “Un altro mondo, certamente: ho l’impressione che oggi fare l’amministratore locale sia ancora più complicato di allora, ma ci proviamo. Mio padre certamente è appassionato di politica, e innamorato di Alessandria, ancora oggi: ogni mattina si fa la rassegna stampa cartacea e on line, è sempre sul pezzo”.

 

Ma quali novità ci sono all’orizzonte, appunto, sul fronte della riorganizzazione interna delle attività ‘di Palazzo’? Dobbiamo attenderci novità clamoroso, a partire dall’imminente ‘revisione’ della macrostruttura dirigenziale, o soltanto fisiologici ‘ritocchi’?

Parliamo anche dell’esperienza in Forza Italia: “Le donne non sono un genere in via di estinzione e da proteggere, ma le quote rose servono se sono strumento per portare in politica il punto di vista e la sensibilità femminili, che su tante questioni sono un elemento prezioso, di ricchezza”.

 

Assessore Formaiano, pochi mesi e…?La 'patata bollente' dei rifiuti alessandrini: per Aral un commissario fino ad ottobre? CorriereAl 1
E abbiamo cominciato a lavorare, con concretezza. La giunta si è insediata a metà luglio, e certamente il periodo estivo qualche rallentamento in partenza lo ha causato. Poi mancava il segretario generale, e anche quello è stato un ostacolo. Adesso finalmente siamo operativi davvero.

 

Parliamo del suo, ossia del personale. In città si è spesso mugugnato: “i politici passano, i dirigenti restano. E comandano”. E’ davvero così?
Sono ruoli diversi, e complementari. Certamente i dirigenti in un comune oggi hanno poteri molto ampi, e anche le competenze e la conoscenza specifica della macchina, e di situazioni pregresse che un assessore ci mette tempo ad acquisire, sempre che ne abbia le competenze. Bisogna cooperare.

 

La revisione della famosa ‘macrostruttura’ è quasi pronta?
Direi di sì: ed è da lì che si deve partire, dalla ‘testa’ dell’organigramma. Per poi procedere a ottimizzare il funzionamento dell’intera macchina comunale. Oggi a Palazzo Rosso abbiamo 7 dirigenti, più un’ottava distaccata all’Azienda Speciale Costruire Insieme.

 

Pochi? Sono previste nuove assunzioni?
Certamente sì, pochi per un comune di queste dimensioni. Oltretutto è previsto un pensionamento nei primi mesi del 2018, e un altro nel 2019. E ci sono settori, come quello legato all’Ict e all’innovazione tecnologica, in cui siamo oggettivamente carenti di competenze. Vedremo cosa sarà possibile fare. Per il momento certamente stiamo varando una riorganizzazione della macrostruttura basata sulle risorse a disposizione: nessuna rivoluzione, anche perché ci sono dirigenti con competenze di tipo giuridico o contabile, e altri di tipo tecnico. Non puoi certamente mescolare le carte a caso. Migliorare alcuni processi però, rendendoli più fluidi, sì, è possibile e cercheremo di farlo.

 

Quanti sono oggi i dipendenti di Palazzo Rosso?
Intorno ai 600: e vorrei sottolineare che ci sono competenze eccellenti, spesso non adeguatamente valorizzate. Vorrei che questa fosse una delle priorità di questo mandato, ma da subito, non fra 3 o 4 anni. Prima ancora di pensare a nuove assunzioni (che speriamo ci possano essere: ma i vincoli normativi della pubblica amministrazione sono noti, e la carenza di risorse anche), cerchiamo di fare in modo che chi c’è sia posto nelle condizioni di dare il meglio. E al tempo stesso creiamo le condizioni per cui ci sia sempre intercambiabilità: non posso accettare che si chiuda uno sportello o un servizio perché è in malattia l’unico addetto che conosce una certa procedura. Eppure qualche volta è successo.

 

Come si fa? Puntando sulla formazione?
La formazione è fondamentale: esiste un piano formativo messo a punto dai nostri predecessori, di cui prendiamo atto e che se necessario cercheremo di ottimizzare. E in questo percorso formativo, così come nella riorganizzazione, assoluta priorità alle attività di front office: che certamente non sono le uniche in un comune, ma sono quelle che al cittadino interessano più di tutte le altre, e che devono sempre essere all’altezza delle esigenze dell’utenza.

 

Assessore, tra le sue deleghe c’è anche l’associazionismo. Ci spiega meglio cosa significa?
Significa 4 centri d’incontro comunale, e una galassia di oltre 400 associazioni. Un mondo di risorse, che occorre coordinare e valorizzare. I 4 centri di incontro si trovano in Pista (la Casetta), agli Orti, in via Pochettini e al Cristo. E sono realtà importanti, di aggregazione fra generazioni anche diverse. Le strutture sono comunali, la gestione invece è affidata in concessione, tramite convenzioni. Quel che vorrei fare è dare maggior visibilità ai progetti, promuoverli e diffonderli per valorizzarli.

 

Volontariato 3Poi ci sono le associazioni: una miriade….
Una ricchezza straordinaria, il nostro volontariato cittadino. Parola di volontaria, naturalmente: da più di vent’anni ormai sono impegnata con Oftal, che non fa solo il trasporto degli ammalati a Lourdes, ma tante altre attività. Vorrei che, già nei prossimi mesi, il comune riuscisse a mettere a disposizione di questo mondo un valore aggiunto, in termini di coordinamento e promozione. Valuteremo se tramite una nuova Consulta del Volontariato, o seguendo altre strade. L’importante è che non sia nulla di macchinoso, di burocratico, ma che invece si riesca a dare un’accelerazione, e un valore aggiunto in termini di coordinamento. Penso anche ad uno spazio apposito sul sito del comune, con la creazione di un portale delle associazioni di volontariato”.

 

E la politica, assessore? Come esponente di Forza Italia, e come donna, Formaiano: “A Palazzo Rosso professionalità di eccellenza: dobbiamo solo valorizzarle”. E un po’ di amarcord: “Venivo qui da ragazzina, con mio papà Piero” CorriereAl 1cosa pensa dello scenario che si profila anche a livello extralessandrino?
Sono abituata alla concretezza: insieme ad altre donne di Forza Italia stiamo pensando ad una serie di iniziative, vedremo se chiamarle Azzurro Donna o in altro modo. L’importante è ribadire che le donne in politica sono un valore aggiunto, non un’imposizione di legge, per quote rosa o altro. Credo che, in un momento estremamente delicato come questo per il paese, le donne possano e debbano dare un contributo importante e diretto, a tutti i livelli. Palazzo Rosso ne è la dimostrazione: quattro assessori donna (mi perdoni, ma mi fa sorridere chi mi chiama assessora, o avvocata: non è certo quella la strada per ribadire il ruolo delle donne nella società), tutte con curricula professionali e competenze di assoluto livello. In più andiamo anche d’accordo tra noi, e facciamo squadra: e sarà un altro valore aggiunto sul fronte dei risultati, vedrete.

 
Ettore Grassano