Da venerdì 8 settembre per due week end i Colli Tortonesi insieme a Piemonte Land sono protagonisti della Douja D’or, in Piazza San Martino a Asti. Un evento nell’evento, un banco di assaggio dedicato ai Consorzi piemontesi, che si svolge per la prima volta all’interno del programma del grande concorso enologico creato nel 1967 dalla Camera di Commercio di Asti e dall’ONAV, che oggi è una grande celebrazione del vino di qualità.
Da venerdì 8 a domenica 10, dalle 18 alle 24, e così il week successivo dal venerdì 15 a domenica 17 negli stessi orari, il pubblico potrà assaggiare, acquistando il carnet di degustazione, i vini del Consorzio Tutela del Colli Tortonesi in un banco di assaggio che vede schierate le eccellenze vinicole di questa denominazione: Barbera, Cortese, Dolcetto e immancabile Timorasso in abbinamento ad alcune gustose selezioni gastronomiche piemontese IGT e DOP.
La presenza dei vini del Consorzio dei Colli Tortonesi con Piemonte Land interpreta la volontà dei Produttori Tortonesi di presentare in modo sempre più strutturato e coordinato la qualità assoluta della produzione di queste terre, comprese nei territori di 47 comuni in provincia di Alessandria, tra il Monferrato, Gavi e l’Oltrepò Pavese.
“Partecipare con Piemonte Land vuol dire dimostrare la forza del Piemonte viticolo che presenta i suoi grandi rossi e i suoi grandi bianchi in modo coordinato, all’interno di una manifestazione nazionale che ha radici nella storia della qualità enologica italiana” commenta Stefano Bergaglio Presidente del Consorzio Colli Tortonesi.
Il Tortonese del vino – meno conosciuto di altri territori più blasonati – è un paesaggio variegato con saliscendi impervi e scoscesi che tanto piacevano a Fausto Coppi, l’indimenticato campione del ciclismo italiano: un pettine di vigneti che dagli Appennini scivola fino alla pianura toccando i confini di tre regioni, Liguria, Emilia e Lombardia. Le colline che scendono lungo sei valli Scrivia, Curone, Ossona, Grue, Borbera Spinti hanno per lo più terreni argillosi e compatti, costituiti da antichi depositi marini.
Le marne azzurre e il terreno, detto del periodo “Tortoniano”, sono lo stesso della dorsale che da Barolo arriva fino alla Toscana. L’era geologica del terreno, il clima caratterizzato da inverni freddi, le precipitazioni distribuite durante tutto il corso dell’anno e le forti escursioni termiche durante il periodo di maturazione dell’uva contribuiscono a conferire ai vini a denominazione di origine controllata “Colli Tortonesi”.
Un’originalità distintiva e un carattere atipico che ritroviamo nel calice, in assaggio per due settimane in una delle vetrine storiche del vino italiano.