Le Isole del Sole: mercoledì presentazione libraria e mostra alla Biblioteca di Casale

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Dopo essere stata esposta alla Biblioteca Civica di Alessandria nella prima metà di aprile, sarà inaugurata mercoledì 19 aprile alle ore 17,30 alla Biblioteca Civica “G. Canna” di Casale Monferrato, nella sala multimediale, la mostra “Le Isole del Sole. Guerra, Resistenza e amori degli italiani in Dodecaneso”.

In occasione dell’inaugurazione sarà presentato anche il libro omonimo di Andrea Villa. Discuteranno del volume e dell’esposizione, visitabile ad ingresso gratuito fino a venerdì 5 maggio (dal lunedì al venerdì, 14,30-18,00; sabato, 9,00-12,30, chiusura 24 e 25 aprile e 1 maggio) lo stesso autore, l’assessore alla cultura del Comune di Casale Monferrato Daria Carmi e il direttore della biblioteca Roberto Botta.

L’iniziativa, contemporaneamente di carattere culturale e di rilevanza etica e civile, è frutto dell’importante collaborazione tra le gli Assessorati alla Cultura del Comune di Alessandria e di Casale Monferrato e le Biblioteche Civiche delle due città.

All’interno del ricco palinsesto di celebrazioni legate alla Liberazione, sarà quindi ricordato uno degli episodi meno conosciuti della guerra e della Resistenza oltre confine.

Nella primavera del 1912 un corpo di spedizione italiano occupò le dodici isole delle Sporadi Meridionali, oggi note come arcipelago del Dodecaneso.

In seguito Benito Mussolini decise di ribattezzare l’arcipelago con l’altisonante nome di “Possedimento Italiano dell’Egeo”, trasformandolo di fatto in una colonia. La cosiddetta “colonia bianca”, ovvero l’unica colonia creata in territorio europeo.

Dopo il 1936 le isole principali vennero militarizzate tramite la costruzione di aeroporti a Rodi e Kos e di una base navale a Leros, diventando così, nel corso del secondo conflitto mondiale, importanti centri strategici nel Mediterraneo orientale.

La caduta del regime fascista e l’armistizio dell’8 settembre 1943 colsero di sorpresa migliaia di italiani, sia civili sia militari, residenti nel Possedimento. Buona parte scelse, nonostante la scarsità di mezzi, di lottare contro i nazisti fino alla sconfitta e alla deportazione nei lager in Germania o in Polonia.

Dopo la caduta in mano tedesca di Rodi e di Kos (isola in cui i nazisti giustiziarono per rappresaglia un centinaio di ufficiali italiani), la guarnigione della base navale di Leros, rinforzata da un contingente di truppe inglesi, resistette per 52 giorni ai bombardamenti aerei nemici. Si tratta dell’episodio di resistenza più lungo nella storia delle nostre forze armate, ai cui protagonisti è stato conferito il numero più alto di onorificenze e medaglie. Eppure questa storia è stata dimenticata, così come è stata dimenticata la deportazione via mare di migliaia di prigionieri italiani al porto ateniese del Pireo su vecchi mercantili. Numerose di queste navi affondarono a causa delle mine o delle tempeste, trascinando in fondo al mare circa 15.000 nostri militari, rinchiusi nelle stive dai tedeschi.

La mostra, curata da Pieranna Scagliotti e Andrea Villa, intende riportare alla luce queste vicende, ricostruite da Villa anche nel volume “Nelle isole del sole. Gli italiani nel Dodecaneso dall’occupazione al rimpatrio (1912-1947)”, (Seb.27, Torino, 2016) presentato contestualmente.

Si tratta di una mostra documentaria del tutto particolare, perché presenta immagini scattate da marinai italiani, da soldati inglesi e da paracadutisti tedeschi: le foto esposte consentono perciò di valorizzare i punti di vista dei protagonisti diretti degli eventi accaduti nel Dodecaneso durante gli ultimi mesi della seconda guerra mondiale: gli scatti testimoniano in particolare momenti di vita quotidiana, episodi di guerra e di resistenza, ma anche amori capaci di superare le atrocità del conflitto.

Una mostra e un libro che rendono omaggio a questo episodio dimenticato della resistenza dei militari italiani ma che rappresenta anche un invito a non dimenticare pagine insieme tragiche e ricche di umanità del nostro passato: la collaborazione tra gli Assessorati e le Biblioteche di Alessandria e Casale Monferrato intende dunque simboleggiare il comune impegno per riaffermare il valore imprescindibile della memoria.