Disastro Grigi al Moccagatta: il Prato pareggia 2 a 2 nel recupero. Cremonese a -1

Grigi, Bocalon e Gonzalez liquidano il Prato: sempre +3 sulla Cremonese CorriereAldi Jimmy Barco

 
Dal Mocca – Serata di gala al Mocca stasera per la Giornata n° 34 del Girone A della Legapro. Avversario di giornata per i Grigi è il Prato, squadra partita con ambizioni importanti e finita nel vortice dei play out. Da quella scomoda posizione non ne è mai uscita ma, nelle ultime partite, ha trovato la quadratura del cerchio e sta vivendo un buon momento di forma al punto da puntare con chance fondate alla salvezza diretta. Obiettivo che per i Lanieri, fino ad un mesetto addietro, sarebbe stata pura utopia.

L’Alessandria invece, in testa al girone dalla prima giornata di campionato, arriva da un momento complesso e difficile, mitigato però dalla franca vittoria di domenica scorsa a Carrara, striminzita nel risultato ma frutto di una prestazione più che positiva. Questo incrocio tra l’altro è un classico: le due squadre sono state fiere duellanti sia in Serie B e, soprattutto, in C, dando vita addirittura a spareggi promozione che sono entrati nella storia di entrambi i club.

Per raccontare quello che ho visto sabato al Mocca al meglio devo partire dalla fine (ho chiesto il permesso e me lo hanno concesso) perché questo pareggio ha davvero del kafkiano. E voglio dirlo subito: è tutta colpa nostra mentre gli avversari c’entrano poco o nulla. E non c’entra un tubo neanche la vittoria casalinga della Cremonese ottenuta un’ora prima del fischio d’inizio al Mocca, non c’entra l’arbitro, non c’entra il mister e, stavolta, non c’entra neppure il fantomatico “braccino” che perseguita la nostra squadra da mesi.

Adesso la partita. 4-4-2 per Braglia con Nava che rileva Celijak, Sestu laterale Mi CorriereAlalto a destra e Marras a sinistra; Cazzola e Nicco mediani interni con il Boca e Gonzalez da punte. Un pratese doc in porta per i Grigi (Vannucchi), un valenzano mediano del Prato (Checchin).

I primi 25’ vedono un’Alessandria stratosferica: pressing asfissiante, giocate d’alta scuola, occasioni a grappoli, corner a pioggia. Al 6’ punizione dal limite di Gonzalez fuori di poco; all’8’ Piccolo di testa su angolo e nuovo corner; al 18’ zuccata di Bocalon fuori di un nonnulla; al 22’ ancora l’argentino dal limite ma para Melgrati. Poi al 24’ Nicco centra la traversa a portiere battuto dai 18 metri e, finalmente, il Boca sbuca con l’istinto del rapace in mischia e deposita in rete.

Dieci minuti di controllo e altra occasione al 36’ per il Gonzo da non più di 10 metri dalla porta: paratona. Devo dire che, a dispetto di una furia agonistica mandrogna, il Prato non si disunisce, arranca, sbuffa ma non entra in apnea. Riposo.

MarrasL’Alessandria non è più la squadra tarantolata del primo tempo ma gestisce a piacimento l’incontro e al 49’ Marras non chiude un ficcante contropiede.

Lo fa invece Gonzalez 5’ dopo: palla rapinata in mezzo da Nicco e messa nel corridoio con la punta sudamericana che rasa l’erba per 20 metri e fulmina il portiere in uscita. 2-0 e tutti a casa, verrebbe da dire, anche perché il Prato gioca ma non riesce mai ad affondare.

Ma se non ci pensa l’avversario provvediamo da soli a complicarci la vita: mischia innocua nella nostra area, e Gozzi, un po’ goffo nella circostanza, tenta di rinviare ma un avversario si frappone con destrezza fra il nostro difensore ed il pallone e lo stopper pelato anziché rinviare la sfera “rinvia” la punta pratese. Un rigorino, quindi, che Moncini non sbaglia.

Al 68’ esce Nava per crampi, sostituito da Celijak il quale non si può godere in pace Iocolano Gonzalezla giornata di riposo. Si arriva senza sussulti o problemi all’82’ quando Iocolano, entrato da una decina di minuti, si conquista un rigorino pure lui.

Senza Bocalon in campo tira Gonzalez e Melgrati fa la parata della vita. Mancano una manciata di minuti alla fine e sfido chiunque ad immaginare che il Prato possa fare ancora male ai Grigi. Ma un modo per pareggiare i Lanieri lo devono pur trovare e ci pensa Tomi che da oltre 35 metri prova un missile su punizione: il nostro portiere è chiaramente sulla palla a mezza altezza, ci va di pugno e la rinvia … nella propria rete (91’). Incredibbile al Mocca!

Al 95’ Gonzalez, al quale rimorde la coscienza per il penalty fallito poco prima, si inventa un’azione personale travolgente e con un diagonale imparabile becca solo il palo lontano. Se l’arbitro non fischiasse la fine ci sta che da metà campo, grazie ad una folata di vento che non c’è, ci becchiamo pure un pallonetto che ci fa perdere una partita dominata, regalata ed ingrata. Ingrata come solo una partita di calcio sa essere, a volte.