Teniamo tutti famiglia [Il Citazionista]

o-figlio-poletti-facebook_optdi Andrea Antonuccio.

«La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta: “Tengo famiglia”»
Leo Longanesi, Roma, 26 novembre 1945

Tra le altre, due sono le notizie di questo fine 2016 che più mi hanno colpito (e stimolato) nella quotidiana lettura dei giornali. La prima: Almaviva, chiude la sede di Roma: partite 1.666 lettere di licenziamento. La seconda: Cassazione, legittimo licenziare per aumentare i profitti.

Pur senza entrare nel merito delle singole vicende (chi ha ragione, chi ha torto), balza subito agli occhi che il problema vero di questo nostro malandato Paese è il lavoro. E, purtroppo, la nostra classe politica è impreparata ad affrontare l’argomento. Da un lato, perché pochi tra i suoi componenti hanno veramente lavorato in vita loro. Dall’altro, perché pochi tra i suoi componenti hanno detto ai rispettivi figlioli: “Cerchi un lavoro? Arrangiati!”. Macché… Tutti ben sistemati, i pargoli dei nostri pensosi governanti. E gli altri, i figli del popolo, tutti all’Almaviva a telefonare.

La questione non è banale, perché tocca il nervo sensibile (e spesso scoperto) del rapporto genitori-figli. Pensateci un attimo: se aveste la possibilità di “piazzare” i vostri figli in qualche posto sicuro, ben remunerato e senza troppi scossoni, rinuncereste a farlo?

Teniamo tutti famiglia, questa è la verità. Soprattutto adesso, che di lavoro non ce n’è. E quello che c’è è precario.