“I dati sulle polveri sottili forniti da Arpa per il Piemonte sono inequivocabili: anche per le festività siamo e saremo avvolti in una nuvola di smog, una cappa di veleni che il mese scorso è stata analizzata anche dall’Agenzia europea dell’ambiente. Secondo l’EEA in Italia diminuisce la presenza del PM10 ma aumenta il particolato più fine (l’ancor più temibile per le vie respiratorie PM2,5) l’ozono e il biossido di azoto. Il giorno di Santo Stefano in particolare l’aria a Torino e in alcuni comuni limitrofi era tossica con punte superiori ai 100 microgrammi al metro cubo di polveri sottili. Sempre lo stesso giorno, lunedì 26 dicembre, uscire a passeggiare non è stato certo salutare ad Alessandria, Valenza, Tortona, Novi Ligure (54 mg/mq), e ancor peggio a Casale Monferrato (56 mg/mq) e a Vercelli e Novara (68 mg/mq). Per questo il M5S chiederà al governo un impegno preciso per tutelare come ‘territorio fragile’ la pianura Padana attraverso una maggiore diffusione dei dati sulla qualità dell’aria nelle nostre città e maggiori controlli a campione e studi epidemiologici ”.
Così Mirko Busto, deputato della commissione Ambiente.
Busto precisa: “Abbiamo allo studio anche una moratoria, cioè un accordo tra Ministeri e Regioni, per valutare con occhio maggiormente critico i progetti di nuovi impianti (o l’ampliamento di quelli già esistenti) che comportino emissioni di sostanze killer, soprattutto particolato e metalli pesanti. Anche i parametri per monitorare la qualità dell’aria dovrebbero cambiare e aggiornarsi al passo con gli ultimi studi internazionali: in Europa il limite annuale per le polveri sottili è di 40 microgrammi al metro cubo ma, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, i problemi per la salute umana s’iniziano a presentare già sopra i 20 mg/mq. In Piemonte, valori così bassi come quelli indicati dall’OMS si sono “respirati” soltanto all’inizio della settimana scorsa quando, nevicando, le polveri sottili sono state portate a terra. Le previsioni per i prossimi giorni sono di nuovo da “semaforo rosso”. Gli enti proporranno i “protocolli antismog” dell’ultimo minuto che sono inutili pezze su un territorio ormai troppo lacerato. Come M5S assieme ai cittadini porteremo invece delle proposte semplici e concrete al governo: più informazione, più studi e più controlli sulle emissioni”.