“Ma che bella idea!”
Non ho mai sentito, in tanti anni di professione, alcun valutatore dire questa frase.
Solo nella testa dei candidati imprenditori inesperti, qualcuno potrà appassionarsi della loro idea. Essi hanno una visione molto ingenua ed infantile delle cose. Pensano che la loro idea di vendita on line di prodotti alimentari, di gestione dei bambini, di cura degli animali o di nuovo ristorante vegano sarà immediatamente apprezzata dal mercato.
La più parte delle volte, esponendomi il loro progetto, si perdono in dettagli del tutto inutili e trascurano, per converso, le cose davvero importanti.
Io li ascolto, paziente, prendendo appunti per capire.
Li lascio parlare per un pò, ponendo saltuariamente qualche domanda.
Alla fine, quando pensano di aver spiegato per bene la loro idea, affermando che se soltanto la gente conoscesse il loro prodotto lo comprerebbe al volo, mi pongono una domanda, alla quale rispondo nel seguente modo.
In quel momento, il mio interlocutore invariabilmente sorride, contento di aver trovato qualcuno cui l’idea piace. Già si vede dolci tipici viaggiare per il mercato, bambini giocosi riempire le sale del suo centro, cagnolini custoditi che scodinzolano e frotte di amanti della cucina vegana in coda all’ingresso del loro ristorante.
Ma dato che sono da me per una consulenza sulla fase di start up e soprattutto sulla finanziabilità dell’idea, mi pongono la logica domanda conseguente.
E lì, il loro sorriso si spegne.
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