Mentre cittadini e stessi dipendenti ed ex dipendenti (‘comandati’ ad altri enti) si chiedono cosa ne sarà delle Province, e soprattutto se e come saranno erogati servizi come manutenzione strade, edifici scolastici e molto altro, domenica vanno in scena le elezioni provinciali ‘di secondo grado’: ossia gli elettori non c’entrano assolutamente nulla, e i consiglieri comunali (ma soprattutto, in virtù del cosidetto voto ponderato, i consiglieri delle città principali, da Alessandria ai centri zona: qualcuno ha scritto, giustamente, ‘na brancà d’amis’) si accordano tra loro per eleggere il nuovo consiglio provinciale.
Quello uscente, tra parentesi, è di fatto un monocolore Pd: quello entrante, si vedrà.
Due le liste in ballo, 2086 gli aventi diritto al voto, 12 i posti da consiglieri.
Per chi conserva della democrazia un’idea diversa, forse retrò, un evento da osservare con moderata, distaccata curiosità antropologica.
Di seguito la nota dell’ente:
Domenica 18 dicembre si vota per il rinnovo del Consiglio provinciale, che durerà in carica due anni, tramite elezione indiretta come previsto dalla legge Delrio.
Voteranno gli eletti, sindaci e consiglieri comunali dei 190 Comuni del territorio provinciale, ognuno nel suo seggio di appartenenza.
I seggi saranno aperti dalle 8 alle 20 nei Comuni di Alessandria, Casale, Ovada, Valenza, Novi, Tortona ed Acqui Terme.
Lo spoglio delle schede riguardanti i Comuni sotto i 3000 abitanti avrà luogo domenica sera alla chiusura dei seggi. Lo spoglio delle schede riguardanti i Comuni più grandi verrà fatto in Sala del Consiglio provinciale, Palazzo Ghilini, lunedì mattina a partire dalle ore 9.