Covic: nuovi presidente e direttore generale. Intanto da sinistra si levano altre voci critiche sul Terzo Valico

Terzo valico camionCon una stringatissima nota, il consorzio Cociv informa di aver nominato presidente Vittorio Maria Ferrari, e direttore generale Nicola Meistro.

Giusto in tempo per il convegno di sabato mattina sul Terzo valico al Centogrigio di Alessandria, rispetto al quale da sinistra si leva un coro di voci critiche, che segnaliamo in successione.

 
Ciro Fiorentino (Consigliere Comunale Federazione della Sinistra Alessandria) scrive:Fiorentino Ciro
“E’ con una certa preoccupazione che registriamo l’intenzione di “celebrare” comunque l’assemblea (semi) pubblica di sabato 29 ottobre 2016 presso il “Cento Grigio” di Alessandria organizzato dal Commissario ad acta Romano. Molto meglio sarebbe stato un suo annullamento, oppure un suo rinvio con caratteri e modalità ben diverse. Che senso ha, infatti, andare a
discutere quanto è già stato – da tempo – deciso in modo assolutamente non trasparente? Ricordiamo che l’invito riportava testualmente affermazioni del tipo:“Il Terzo valico dei Giovi, oggi in costruzione, è una linea ferroviaria veloce per il trasporto di merci e passeggeri, nata per connettere i porti liguri con il nord Europa. La linea, lunga 53 km di cui 37 in galleria, attraversa il territorio piemontese nell’alessandrino.”
Tutti sanno che quella linea, nella malaugurata ipotesi di una sua costruzione, si fermerà a Rivalta e ben difficilmente andrà a liberare i vicini tratti autostradali dal peso del trasporto su gomma. Ma non solo, sempre l’invito recita:” Grazie ad un accordo firmato il 12 settembre 2016 dal ministro per le Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, sono a disposizione degli 11 comuni interessati 60 milioni di euro per costruire un progetto condiviso di sviluppo, cioè una serie di iniziative utili a produrre benefici economici e occupazionali.”

Un progetto condiviso di sviluppo è però proprio quello che non è stato perseguito per decenni, evitando in tutti i modi un confronto serio con portatori di interessi importanti, come le associazioni dei pendolari, le associazioni ambientaliste, gli stessi rappresentanti delle Ferrovie e, paradossalmente, non ascoltando nemmeno i suggerimenti di chi opera giornalmente nel campo industriale e nelle varie funzioni legate alla portualità genovese.

A questi motivi, più che sufficienti, per una non partecipazione all’iniziativa in oggetto si aggiunge la gravissima inchiesta in corso che va a coinvolgere tutti i principali responsabili del COCIV e di numerose ditte ad esso collegate. Ridicola, pertanto, ci pare la giustificazione addotta dalla segreteria della dott.ssa Romano che, invece, – pervicacemente – vuole ugualmente celebrare ciò che non si sarebbe nemmeno dovuto pensare. Il testo di “scuse” è chiarissimo: “L’indagine in corso e gli arresti di alcune delle figure ai vertici di COCIV sono elementi di forte preoccupazione. Attendiamo gli esiti delle indagini, ma nel frattempo, insieme al Ministero delle Infrastrutture e a RFI, abbiamo condiviso che sarà fatto tutto quanto necessario per imprimere un cambiamento nel modo in cui si procede con la costruzione dell’opera. In qualità di Commissario, e accogliendo le richieste dei territori piemontese e ligure, ho avanzato due richieste: che la direzione dei lavori sia spostata nelle mani di una figura al di sopra delle parti, possibilmente con il sostegno dell’Autorità Anticorruzione, e che sia al più presto fatta un Audit indipendente sulla corretta esecuzione dei lavori e sulla sicurezza dei lavoratori. Per trasparenza, di concerto con i Sindaci del territorio, ho voluto confermare l’incontro partecipativo di sabato 29 ottobre a cui si sono iscritte 340 persone (di cui 42% singoli cittadini, 20% operatori economici e 38% associazioni del territorio ed operatori economici). La giornata era stata organizzata per costruire insieme un progetto di sviluppo, ma apriremo la discussione anche alle preoccupazioni dei cittadini su qualunque argomento, come ambiente, sicurezza legalità e correttezza dei lavori.” Quindi, nessuna marcia indietro, anzi l’indicazione di un “risolutore” super partes che dovrebbe accollarsi il difficile rilancio (di ridiscussione neanche a parlarne) dell’intero progetto del c.d. “Terzo Valico”. Il tutto aggravato da un non meglio precisato percorso di “audit” immaginato – a quanto pare – più per blindare l’iter dell’opera ormai, evidentemente, decisa che per provare a ragionare sul merito. Evidentemente sette miliardi di appalti fanno gola e la lezione di questi giorni non è bastata.”

 

Cirri GianniAltrettanto critici Panero e Cirri (PRC-SE):

Decine di arresti ieri in tutta Italia per corruzione in due distinte inchieste sulle Grandi Opere e sul Terzo Valico ferroviario.
La linea ad alta velocità denominata “Terzo Valico di Giovi” è stata definita di “interesse strategico nazionale” è un’opera che vale 6,2 milioni di euro.

Dopo la raffica di arresti di ieri si capisce perchè il governo vuole fare le grandi opere: grandi opere, grandi mazzette!

Noi proponiamo invece un piano di “piccole opere” utili per il territorio, dal riassetto idrogeologico alla messa in sicurezza degli edifici, che creerebbe posti di lavoro e non mazzette.

Sabato 29 ottobre mattina si dovrebbe svolgere ad Alessandria l’Open Space Technology (OST), un evento voluto dai fautori del Terzo Valico per dare all’opera una parvenza di condivisione e partecipazione.

“60 milioni di opportunità” è il titolo del convegno di sabato, dopo il pesante scandalo che ha coinvolto ieri il Terzo Valico e falcidiato i vertici del Cociv, consorzio costruttore dell’opera, avrebbero fatto meglio a intitolarlo “60 milioni di opportunità per continuare a rubare”.

Lunedi’ 7 novembre alle ore 21.00 presso la sala Comunale di Arquata Scrivia saremo invece presenti con il Segretario Nazionale del PRC-SE Paolo Ferrero per un incontro pubblico al quale la cittadinanza è invitata.

Fabio Panero (segretario regionale Rifondazione Comunista-Sinistra Europea)

Gianni Cirri (segretario provinciale Rifondazione Comunista-Sinistra Europea Alessandria)