In bici per i colli dell’acquese: “Tanti turisti dal nord Europa: ma la passione del bike tourism ‘contagerà’ anche gli italiani!”

Acqui bici 2“La bicicletta e il nostro territorio sono le mie due grandi passioni, da sempre. Ad un certo punto del mio percorso di vita, e professionale, ho scoperto che ci sono tante altre persone che la pensano come me, e stiamo provando a fare rete, e sistema. Con soddisfazione, e l’ambizione di migliorare giorno dopo giorno”.

Giuseppe Rossi è una guida turistica per mountain bike (“preferibilmente: ma accompagno anche chi utilizza altri tipi di bici: ora si stanno diffondendo molto le e-bike, con motorino elettrico”), e soprattutto un uomo profondamente innamorato delle sue colline. Che sono quelle a cavallo tra bassa Langa e Monferrato acquese, “tra Canelli e Acqui Terme, per intenderci”. Un mondo tutt’altro che stretto, e tutto da scoprire, ed esplorare.

Di Rossi ci ha già parlato (molto bene) Stefania Grandinetti, vice presidente di Acqui bici 1Alexala e titolare di un agriturismo a Ponzone. Per cui abbiamo deciso di contattarlo, incuriositi da quel mestiere un po’ inusuale, di guida per turisti in bicicletta, che invece si sta affermando in maniera sempre più caratterizzante, non solo nell’acquese ma anche in altre parti della nostra provincia, ricca di colline, sentieri, percorsi tutti da esplorare.
“Alla base di tutto c’è naturalmente una grande passione per la bici – spiega Giuseppe: ho cominciato a pedalare sulle nostre colline da bambino, e fino ai 18 anni ho anche praticato ciclismo fra i dilettanti, arrivando a sfiorare il professionismo. Poi mi sono dedicato ad altre professioni, ma naturalmente dal sellino non sono mai sceso. Finchè, 5 o 6 anni fa, capitò un’occasione, per puro caso. Vivo vicino a Canelli, e un gruppo di ragazzi olandesi, di passaggio dalle nostre parti in bici, mi chiese di far loro da guida: capii che mi piaceva, e che poteva esserci anche uno spazio professionale, ed eccomi qui”.

Rossi non ha abbandonato del tutto l’altra sua attività, ma certamente da maggio ad ottobre dedica molto del suo tempo a chi, turista su due ruote tra bassa Langa e Monferrato acquese, lo contatta per poter contare su una guida qualificata, in grado di consigliare percorsi ad hoc in base alle esigenze di ognuno.

“I percorsi possibili sono tantissimi e variegati – spiega Rossi -, dipende da cosa si cerca: ci sono gruppi di ragazzi già esperti ed allenati, che vogliono tracciati ‘sostenuti’, impervi, stimolanti, magari tra i boschi, e invece turisti più tranquilli, magari intere famiglie, che è più opportuno orientare su tragitti meno faticosi, anche se non per questo necessariamente meno stimolanti, anzi. La bicicletta è comunque sempre un mezzo per rilassarsi, e al contempo per godersi la natura circostante, e scoprire angoli di territorio dove diversamente non arriveresti mai”.

Ma chi sono questi turisti? Si riesce a tracciarne un identikit preciso? “Sono stranieri per il 98% dei casi – spiega la guida acquese -, e arrivano dall’Olanda, dalla Danimarca, dalla Svezia, dall’Islanda. In parte anche tedeschi: ma loro tendono più ad organizzarsi da soli. Molti turisti tornano anche più volte, o comunque con il passa parola promuovono la zona, e l’anno successivo arrivano altre persone, spinte dalla testimonianza diretta di amici o conoscenti”.

Acqui bici 3Fondamentale, da questo punto di vista, è ovviamente oggi il ruolo del web, e della capacità di fare marketing e promozione in rete, presentando in maniera adeguata bellezza e potenzialità di un territorio. Su questo fronte, Giuseppe Rossi è uno dei più attivi collaboratori di piemontexperiences.it, ma anche di piemontebike.eu, e collabora attivamente con il gruppo di lavoro (singoli professionisti, e agriturismi) che fa capo ad Alexala: “Il coordinamento e la capacità di fare rete sono fondamentali, ed è un piacere dare una mano, contribuendo alla ‘geomappatura’ costante e aggiornata del territorio ad esempio, o anche quando serve accompagnando sulle nostre colline qualche video-maker straniero, che può poi garantire una buona visibilità a tutto il territorio”.

Ma come funziona, concretamente, il lavoro di una guida turistica in bicicletta? “A contattarmi sono talora i singoli turisti, ma più spesso i titolari di agriturismo che li ospitano: concordiamo giorno e ora dell’escursione in bici, e ovviamente un percorso che risponda alle esigenze dei turisti stessi. Nella zona in cui opero io, tra Canelli, Roccaverano e le collne acquesi, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Per quanto riguarda le bici, dipende: c’è chi arriva già attrezzato, e chi invece desidera noleggiarle in loco. Dove peraltro esistono al momento due soli negozi attrezzati e convenzionati, con cui però esiste un rapporto di collaborazione molto stretto, per cui per ora le esigenze dei turisti si riesce a soddisfarle”. Target particolare, e importante, sono i bambini, e per loro Giuseppe Rossi ha messo a punto diversi itinerari ‘ad hoc’: tra questi il percorso delle Ginestre, già ricordato nella chiacchierata con Stefania Grandinetti: “i bambini Sentiero delle Ginestre2sono interlocutori curiosi, sempre desiderosi di scoprire novità: lavoro bene con loro, sia qui in zona che in centri estivi nell’astigiano: e poi è a quell’età che si dà loro l’imprinting, insegnando ad amare la bici ma anche la natura, e a rispettarla”. La sfida dunque è anche fare in modo che questi bambini, tra qualche anno, contribuiscano a rendere un po’ più ‘italiano’ un settore del nostro turismo in costante crescita, ma anche fortemente ‘sbilanciato’ su fruitori quasi esclusivamente stranieri.

E. G.