“Il mondo è più bello in sella ad una bicicletta’, sottolinea uno dei loro slogan più efficaci, e il basso Piemonte alessandrino, con i suoi oltre quaranta percorsi (“ma li stiamo verificando e certificando uno ad uno: vogliamo essere certi di offrire agli appassionati una mappa reale, davvero operativa”),certamente si propone come un laboratorio naturale di straordinaria bellezza e varietà di soluzioni, adatte a tutti: gli appassionati dei percorsi più ‘duri’ (“anche attraverso i sentieri dei boschi”), alle famiglie, ai bambini cui vengono offerte passeggiate ad hoc, assolutamente alla loro portata.
Stefania Grandinetti, titolare dell’agriturismo Le Piagge di Ponzone, (la patria del ‘filetto baciato’, nell’alto Monferrato acquese), è anche vice-presidente di Alexala, e coordinatrice del gruppo di strutture e servizi ‘bike friendly’ della provincia di Alessandria, che si propone di far crescere e sviluppare un segmento di turismo ‘in bicicletta’ dalle grandi potenzialità, e con capacità attrattive che vanno ben oltre i confini locali: “sono tantissimi i turisti del nord Europa potenzialmente interessati al loro territorio. Bisogna solo riuscire a raggiungerli con strumenti efficaci, soprattutto in rete: e naturalmente offrire loro un’accoglienza di qualità, su tutti i fronti”.
La storia di vita, e di impresa, di Stefania Grandinetti non sarà forse paradigmatica, ma merita assolutamente di essere raccontata: “Sono capitata da queste parti la prima volta per caso, 15 o 16 anni fa ormai: vivevo a Milano, avevo un lavoro più che soddisfacente nel settore del credito, ma sentivo dentro di me che non era così che sognavo il mio futuro. Cominciai, dopo essermi consigliata con un funzionario della Coldiretti di Milano, a dedicare i miei week end all’esplorazione di zone collinari nel bresciano, nel pavese e oltrepò, e appunto nel Monferrato. Fu così che scoprii Ponzone e Le Piagge: fermandomi a pranzo qui, di passaggio. Ci tornai 6 mesi dopo, e scoprii che questa splendida struttura, che mi era rimasta nel cuore, nel frattempo era stata chiusa. Ritrovai in agenda, per fortuna, il numero di telefono della proprietaria di allora, e insomma eccomi qui”.
In realtà in questi 15 anni l’Agriturismo Le Piagge, grazie all’entusiasmo e alla caparbietà di Stefania Grandinetti (“ma i primi due anni non ricordo quante sere si sono concluse con le lacrime, e il timore di non farcela: eppure ero qui, al lavoro in banca a Milano avevo dato un taglio netto, licenziandomi: per cui non si poteva che procedere”), passi in avanti ne ha fatti parecchi, e oggi è, in particolare, un punto di riferimento per bambini di tutta Italia (“in questi giorni ne ho qui una quarantina, dai 7 ai 13 anni: studiano inglese, giocano, vanno in bicicletta con apposita guida: per loro è un paradiso”), e per le loro famiglie. “Decisivo – spiega Grandinetti – il rapporto di collaborazione con il WWF: facciamo parte del loro circuito nazionale, aderendo ad una serie di parametri di qualità e protocolli. E questo ci garantisce un flusso turistico costante, e qualificato”.
Particolare attenzione Stefania Grandinetti ha deciso di dedicare ai ‘turisti in bicicletta’, e grazie al coordinamento di Alexala, e al coinvolgimento “più stretto” di una trentina di realtà come la sua (ma altre stanno arrivando) sparse in tutto il territorio della provincia di Alessandria, il percorso sta cominciando a dare frutti significativi: “Siamo partiti da un valore condiviso: il piacere di pedalare, e di farlo in un contesto gradevole, di esplorazione turistica e valorizzazione del territorio. Attorno al turista in bicicletta (tanti gli stranieri in arrivo soprattutto dal nord Europa: ma anche gli italiani in ‘libera uscita’ dalle grandi città) si può e deve costruire un ‘sistema dell’accoglienza’: dall’accompagnatore professionista, che fornisce nel caso tutti gli strumenti necessari per gli spostamenti, ossia bicicletta e accessori, ma soprattutto fa da guida e ‘cicerone’, fino poi alle strutture che offrono ristoro, relax, benessere. Negli anni scorsi abbiamo deciso, con Alexala, di partire da un sito web, www.piemontebike.eu, e dalla volontà di rivitalizzarlo e attualizzarlo: vogliamo che sia un contenitore di indicazioni puntuali e operative: niente di peggio che dare indicazioni sbagliate, o creare aspettative che vengono poi deluse. Tra gli operatori agrituristici del territorio una sessantina avevano aderito al progetto: però si sono ridotti ad una trentina attuali, quando abbiamo chiesto un contributo annuale minimo, di 150 euro, per far fronte ad una serie di progetti di tipo promozionale, legato a visibilità on line e partecipazione a fiere ed eventi, in Italia e all’estero. Francamente, chi non ritiene di investire in un filone di business neanche una cifra minima, significa che non crede a quel business, quindi tutto sommato meglio autoselezionarsi. Oggi siamo un gruppo davvero coeso, che punta a crescere, e che sta ottenendo da realtà come la Camera di Commercio anche un supporto significativo per promuovere il nostro territorio all’estero”.
I percorsi cicloturistici in provincia di Alessandria sono almeno una quarantina, più o meno equamente distribuiti in tutto il territorio, dal casalese al tortonese: ma con Stefania Grandinetti ha senso focalizzarci su quelli dell’acquese (degli altri avremo modo di dire in successivi approfondimenti, ndr): “Qui a Le Piagge ci avvaliamo della collaborazione di Giuseppe Rossi, biker acquese che è in grado di fornire tutto il supporto necessario: da mountain bike sempre oliate e perfette (per chi le gradisce ci sono anche le e-bike, biciclette con un piccolo motore incorporato, attivabile come ‘supporto’, magari nei tratti più impervi di pedalata), al ruolo fondamentale di accompagnatore del gruppo, soprattutto sui sentieri meno battuti e più temerari. Naturalmente tutto dipende dagli obiettivi del turista. Per i bambini nostri ospiti, ad esempio, Rossi ha creato il percorso delle Ginestre, decisamente soft: quattro chilometri soltanto, in un tratto di collina molto gradevole, e per nulla impervio. In ogni caso, in autunno grazie ad un progetto del Gal dovremmo anche riuscire ad acquistare 10 e-bike tutte nostre, a costante disposizione degli ospiti in cascina”.
Certo, il contesto de Le Piagge aiuta anche ad aver voglia di pedalare: una splendida struttura collinare, circondata da 16 ettari di terreno: “Per lo più bosco – conclude Stefania – ma abbiamo anche un ettaro di orto, 4 ettari di pascolo con maiali allevati allo stato brado, e dal prossimo autunno anche un ampio frutteto e una nuova serra. Il tutto ad uso soprattutto nostro, dei nostri clienti: quel che resta va in vendita diretta, ma qui da noi. Abbiamo sia stanze singole e matrimoniali per l’ospitalità, sia ovviamente la ristorazione. Mentre per i bambini e per le comitive numerose c’è anche un’ala della struttura con letti a castello”. Un paradiso fra i boschi, insomma: frutto di lavoro, metodo e programmazione intelligente. L’unica strada che può consentire di trasformare la passione per la natura e l’ospitalità turistica in un’attività professionale seria, qualificata e qualificante.
Ettore Grassano